Non puoi nasconderti
Una mostra per lo sport con lo sport, una riflessione sui modelli, in un momento dove tutti i punti di riferimento sembrano smarriti, si prova a dare una risposta rivendicando parole che sembrano dimenticate come sacrificio, preparazione, allenamento, salute, lucidità, duro lavoro per raggiungere i risultati.
Comunicato stampa
Il telaio di una tela, il telaio di una bicicletta, ruote e raggi, artisti e idee, ciclismo e arte visiva, due poesie in movimento, due ricerche fatte di sacrificio e sofferenza, di vittorie e di cadute.
Gino Bartali diceva: gli italiani sono un popolo di sedentari. Chi fa carriera ottiene una poltrona.
Chi insegue un traguardo non sogna poltrone, il ciclista e l’artista sono spinti dal piacere della scoperta, dal bisogno di ricercare equilibrio e speranza, arrivano a muovere venti con il corpo e con la mente… nel sogno di una corsa infinita che non si placherà mai.
Una mostra per lo sport con lo sport, una riflessione sui modelli, in un momento dove tutti i punti di riferimento sembrano smarriti, si prova a dare una risposta rivendicando parole che sembrano dimenticate come sacrificio, preparazione, allenamento, salute, lucidità, duro lavoro per raggiungere i risultati. L’allarme per costruire il futuro di una generazione dai muscoli atrofizzati immersa in una realtà virtuale, dove la percezione delle distanze resta come falsata da internet, riscopriamo il piacere di raccontare una pedalata e risuona il respiro di polmoni a lavoro mentre si affronta una salita dove non puoi nasconderti ma solo affrontarla.
Dalle velocità dei Futuristi al “Bycicle Wheel” ready-made di Marcel Duchamp, al “tavolo ciclista” di Gae Aulenti, la bicicletta ha contaminato l’immaginario dell’arte e del design, sentimenti e avversità affini. Nella mostra curata da Luca Petrella “non puoi nasconderti”, 6 le biciclette esposte scelte dal Tim Ciclistico Mastantuoni associate a 6 opere degli artisti Cosimo Servodio, Domenico Tirino e Lello Torchia che raccontano e riflettono sul tema. Opere e Biciclette dialogano e interagiscono fra di loro generando stati d’animo e aprendo nuovi scenari da esplorare.
Solo in provincia si coltivano le grandi malinconie, il silenzio e la solitudine indispensabili per riuscire in uno sport così faticoso come il ciclismo. (Gianni Brera)