Ba.Bau.Corp. – Capitolo I Capitolo II
L’ultimo appuntamento della rassegna Off Label porta sulla scena la ricerca del gruppo Ba.Bau.Corp.
Comunicato stampa
L’ultimo appuntamento della rassegna Off Label porta sulla scena la ricerca del gruppo Ba.Bau.Corp.
Off Label, che per la quinta edizione si è articolata in 10 appuntamenti rivolti alla danza contemporanea, è sostenuta dal Circuito Danza Regione FVG e da un pubblico affezionato alla sperimentazione della giovane scena coreografica.
Sabato 17 maggio alle ore 21 è dunque la volta di una vulcanica formazione di artisti che provengono da diversi paesi e che conducono le loro sperimentazioni artistiche collaborando con architetti, designer, musicisti, meccanici, pittori, danzatori, attori e scienziati: una cifra, questa, che rende Ba.Bau.Corp una vera e propria fucina di nuovi linguaggi.
Ba.Bau.Corp. è stata fondata nel 2012 da Gemma Carbone, Francesco Collavino, Paolo Nikli ed Emanuele Lizzi. Ba.Bau.Corp. non è una compagnia di danza vera e propria bensì, come ama definirsi, “È un momento di estrema confusione, dove tutto si mescola e la spinta entropica sembra tirare più forte, testardamente. Qui la richiesta di visioni, talenti, invenzioni, progetti, coreografie o parole è impellente. Ogni cosa ruota, ogni cosa diventa il vortice attorno a cui chi entra in Ba.Bau.Corp. deve confrontarsi”.
Ba.Bau.Corp. presenterà due studi sulla paura e declinerà il tema in due differenti Capitoli.
Nel Capitolo I_siano le ombre, che vede in scena Francesco Collavino e Gemma Carbone, anche ideatori e coreografi del Capitolo, la domanda che rende urgente l’ agire ruota intorno alla luce e all’ombra. Che cosa conviene fare dinnanzi all’ignoto, al buio? Superare se stessi o nascondersi?
La ricerca sulla paura procederà nel Capitolo II e vedrà in scena, oltre a Collavino e Carbone, anche Maren Fidje Bjørneseth e Riccardo Lanzarone. Gli artisti porranno il pubblico dinnanzi ad una scena claustrofobica, onirica e spaesante. La ricerca di un ambiente e la cura dello spazio è ciò che ha direzionato il loro lavoro durante i giorni di residenza presso la sede della Compagnia Arearea. Due importanti contributi alla creazione saranno Alessandro AGA Agazzi al suono e Daniela Bestetti alle luci.