Note per un collasso mentale – Presentazione
La presentazione dello spettacolo sarà l’occasione per ascoltare dalla voce dei protagonisti le motivazioni e le strategie che hanno portato al libero adattamento dell’opera di J.G Ballard – scrittore fondamentale per la cultura postmoderna e ancora oggi attualissimo.
Comunicato stampa
Presentazione dello spettacolo NOTE PER UN COLLASSO MENTALE della compagnia PHOEBE ZEITGEIST, ispirato a J.G.Ballard - in scena dal 3 all'8 giugno al teatro OUT OFF di Milano.
(Nel corso della serata gli attori Francesca Frigoli e Andrea Barettoni presenteranno alcuni estratti del testo)
Intervengono
GIUSEPPE ISGRÒ - regista e autore dello spettacolo
FRANCESCA MARIANNA CONSONNI - dramaturg e curatrice
FRANCESCA FRIGOLI E ANDREA BARETTONI - attori
Introduce
STEFANO CASTELLI - critico d'arte
Lo spettacolo Note per un collasso mentale della compagnia Phoebe Zeitgeist torna a Milano dopo il debutto del 2011 e le repliche dello stesso anno.
La presentazione dello spettacolo, che si svolgerà presso lo Studio Battisti martedì 20 maggio alle ore 18, sarà l'occasione per ascoltare dalla voce dei protagonisti le motivazioni e le strategie che hanno portato al libero adattamento dell'opera di J.G Ballard - scrittore fondamentale per la cultura postmoderna e ancora oggi attualissimo.
La serata sarà anche l'occasione per dibattere su temi che stanno all'incrocio tra discipline diverse come teatro, letteratura e arti visive. Un incrocio oggi quanto mai necessario, ma che va ripensato rispetto a sterili mescolanze che hanno segnato il recente passato.
Temi come la necessità di affrancarsi da una struttura narrativa tradizionale, il collegamento necessario tra arte e mondo, lo sviluppo di un linguaggio alternativo a quello imperante: questioni oggi fondanti per le arti e che trovano echi consistenti nella poetica della compagnia.
Nel corso della serata gli attori Francesca Frigoli e Andrea Barettoni presenteranno brevi estratti del testo.
Martedì 20 maggio
Studio Battisti, Milano via della Braida 1
informazioni 348-0639708
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NOTE PER UN COLLASSO MENTALE
una partitura per voci, corpi, chitarra, live electronics e altro
liberamente ispirato all’opera di J.G.Ballard
regia, drammaturgia, luci, scena Giuseppe Isgrò
con
Andrea Barettoni voce, corpo, organetto
Francesca Frigoli voce, corpo, flauto traverso
Alessandra Novaga chitarra
Giovanni Isgrò live electronics, suono
Nicola Stravalaci voce registrata
musica Giovanni Isgrò, Alessandra Novaga
maschere, immagini Giovanni De Francesco
visuals Francesca Cianniello
stile costumi Sabina Querci - Q.Connections
dramaturg Antonio Caronia, Francesca Marianna Consonni
Videoriprese Barbara Cicchinè
Consulenza tecnica Giuseppe Marzoli
3 > 8 GIUGNO 2014 ore 20.45
teatro OUTOFF Via Mac Mahon 16 Milano
02 3453 2140 - www.teatrooutoff.it
La scena, spoglia ed essenziale, è abitata dal suono continuo di una chitarra classica torturata ad arte e dall'emergere di immaginari che si avvicendano sulla scena: gli anni sessanta, il pop, il surrealismo, il sogno e l'incubo, il regime ambiguo della sanità mentale, la seduzione, con la sua parte vivace e con quella mortifera. I due attori seguono traiettorie fisiche e gestuali dando voce, corpo, azione alle immagini evocative, analitiche e allusive, proprie del testo letterario non lineare The Atrocity Exhibition di J.G.Ballard. L’interpetazione della realtà artistica e sociale di Ballard ha certo più punti di eccellenza, ma forse nessuno è più acuto e tagliente di quello che realizzò nel vivere e nel commentare gli anni sessanta, e di cui The Atrocity Exhibition è il documento più lucido e spaventevole. Il rovesciamento fra mondi interni ed esterni, l’esteriorizzazione del sistema nervoso, che all’epoca potevano ancora sembrare invenzioni eccentriche e fantastiche di un autore eccessivamente visionario, sono diventate in poco più di trent’anni, col computer e Internet, esperienza quotidiana. Lo spettacolo è una riflessione portata all’estremo sui rapporti di potere e sui sistemi di reciprocità tra individui, verificando questi nelle arene del sesso e della pornografia, nell’immaginario intimo e collettivo, nella malattia e nella cura, nella guerra e nell'impossibilità della quiete umana.