Note per un collasso mentale
Una partitura per voci, corpi, chitarra, live electronics e altro liberamente ispirato all’opera di J.G.Ballard.
Comunicato stampa
NOTE PER UN COLLASSO MENTALE
una partitura per voci, corpi, chitarra, live electronics e altro
liberamente ispirato all’opera di J.G.Ballard
regia, drammaturgia, luci, scena Giuseppe Isgrò
con
Andrea Barettoni voce, corpo, organetto
Francesca Frigoli voce, corpo, flauto traverso
Alessandra Novaga chitarra
Giovanni Isgrò live electronics, suono
Nicola Stravalaci voce registrata
musica Giovanni Isgrò, Alessandra Novaga
maschere, immagini Giovanni De Francesco
visuals Francesca Cianniello
stile costumi Sabina Querci - Q.Connections
dramaturg Antonio Caronia, Francesca Marianna Consonni
Videoriprese Barbara Cicchinè
Consulenza tecnica Giuseppe Marzoli
3 > 8 GIUGNO 2014 ore 20.45
teatro OUTOFF Via Mac Mahon 16 Milano
02 3453 2140 - www.teatrooutoff.it
La scena, spoglia ed essenziale, è abitata dal suono continuo di una chitarra classica torturata ad arte e dall'emergere di immaginari che si avvicendano sulla scena: gli anni sessanta, il pop, il surrealismo, il sogno e l'incubo, il regime ambiguo della sanità mentale, la seduzione, con la sua parte vivace e con quella mortifera. I due attori seguono traiettorie fisiche e gestuali dando voce, corpo, azione alle immagini evocative, analitiche e allusive, proprie del testo letterario non lineare The Atrocity Exhibition di J.G.Ballard. L’interpetazione della realtà artistica e sociale di Ballard ha certo più punti di eccellenza, ma forse nessuno è più acuto e tagliente di quello che realizzò nel vivere e nel commentare gli anni sessanta, e di cui The Atrocity Exhibition è il documento più lucido e spaventevole. Il rovesciamento fra mondi interni ed esterni, l’esteriorizzazione del sistema nervoso, che all’epoca potevano ancora sembrare invenzioni eccentriche e fantastiche di un autore eccessivamente visionario, sono diventate in poco più di trent’anni, col computer e Internet, esperienza quotidiana. Lo spettacolo è una riflessione portata all’estremo sui rapporti di potere e sui sistemi di reciprocità tra individui, verificando questi nelle arene del sesso e della pornografia, nell’immaginario intimo e collettivo, nella malattia e nella cura, nella guerra e nell'impossibilità della quiete umana.