Chiara Dynys – Duel
In mostra i lavori inediti intitolati “Antitesi” e opere della serie “Duale”, in cui l’artista indaga il tema del doppio attraverso le dicotomie e le relazioni che si creano per opposizione linguistica e sdoppiamento dell’immagine.
Comunicato stampa
La galleria Eduardo Secci Contemporary è lieta di presentare la mostra personale di Chiara Dynys con testi di Stefano Pezzato. In mostra i lavori inediti intitolati “Antitesi” e opere della serie “Duale”, in cui l’artista indaga il tema del doppio attraverso le dicotomie e le relazioni che si creano per opposizione linguistica e sdoppiamento dell’immagine. In “Antitesi”, si attua una sospensione, parole di uso quotidiano come Love-Hate e Ice-Fire, diventano nella contrapposizione una forma primigenia e archetipica. La linea di luce colorata è come una traccia impressa nell’acciaio, un segno che demarca le lettere e al contempo annulla lo spazio in cui si riflette. In “Duale”, termine in cui coesiste il doppio nel rapporto di relazione tra due entità, l’immagine appare e poi scompare a seconda del punto di vista e dello spostamento del nostro corpo e per sparizione nel lenticolare si genera un monocromo di colore uguale alla cornice in fusione di metacrilato. Ci troviamo in presenza di costanti binomi come l’immagine dei due leoni gabbia che siedono a fianco o i due bigliardini, uno completamente immobile mentre l’altro si anima con la presenza dei bambini che giocano.
L’opera di Chiara Dynys diventa lo spazio della riflessione sulla natura del doppio, delle sue variazioni, delle sue instabilità, dei legami che continuamente si creano e si dissolvono con una realtà sempre più diversificata ed eterogenea. L’artista crea continue sollecitazioni, siano esse parte del linguaggio che dell’immagine, ci invita a una costante indagine visiva e mentale per cogliere il significato più intimo e profondo di ogni identità e dei legami che essa costituisce con la realtà circostante.
Chiara Dynys lavora a Milano. Sin dall’inizio della sua attività, nei primi anni ‘90 ha agito su due filoni principali, entrambi riconducibili ad un unico atteggiamento nei confronti del reale: identificare
nel mondo e nelle forme la presenza e il senso dell’ anomalia , della variante, della “soglia” che consente alla mente di passare dalla realtà umana ad uno scenario quasi metafisico. Per fare questo utilizza materiali apparentemente eclettici, che vanno dalla luce al vetro, agli specchi, alla ceramica, alle fusioni, al tessuto , al video e alla fotografia.
Chiara Dynys ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in importanti musei e istituzioni culturali pubbliche e private. Tra le principali mostre personali più recenti si ricordano: Centre d’Art Contemporain, Ginevra, 1996; Expression - Centre d’Exposition, Saint-Hyacinthe (Canada), 1997; Museo Cantonale, Ala Est, Lugano, 2001; Galleria Fumagalli, Bergamo, 2002; Galerie Hollenbach, Stoccarda, 2003; Museum Bochum, Bochum, 2003; Kunstmuseum, Bonn, 2004; Wolfsberg Executive Development Centre, Wolfsberg, 2005; Rotonda di Via Besana, Milano, 2007; Museo Bilotti - Aranciera di Villa Borghese, Roma, 2008; Palazzo Reale, Milano, 2008; Galleria De Crescenzo & Viesti, Roma, 2008, ZKM - Museum für Neue Kunst, Karlsruhe, 2009; Galleria Marie-Laure Fleisch, Roma, 2010; Archivio Centrale di Stato, Roma, 2010; Centro Italiano Arte Contemporanea, Foligno, 2010; Damasco, Ambasciata d’Italia, 2011; ZKM | Center for Art and Media, Karlsruhe, 2012; Museo Poldi Pezzoli, Milano, 2013; Spazioborgogno, Milano, 2013; Galerie Hollenbach, Stoccarda 2014.
Opere di Chiara Dynys si trovano in importanti collezioni pubbliche e private, quali: Civiche Raccolte d’Arte, Milano; MART, Rovereto; VAF-Stiftung, Francoforte; UBS, Milano, Manno, Zurigo; Banca Intesa San Paolo, Milano; Museo Cantonale, Lugano; Kunstasammlung, Weimar; Atel Energia, Milano; ZKM, Karlsruhe; Collezione Panza, Varese; Accademia di Architettura - Casa dello Studente, Mendrisio; GNAM - Galleria Nazionale di Arte Moderna, Roma; Terna Energia, Roma; Fondazione Cassa di Risparmio di Foligno, Fologno; Mobimo AG, Zurigo; Fondazione Rocco Guglielmo, Catanzaro.