Roberto Pugliese – Concerto per natura morta
Con questo progetto, Roberto Pugliese approfondisce la ricerca sulla relazione suono/spazio sviluppando flussi di energia che coinvolgono lo spettatore in un’esperienza percettiva complessa e plurisensoriale.
Comunicato stampa
Al MUSE, a partire dal 28 maggio, la mostra “Concerto per natura morta” dell’artista Roberto Pugliese (Napoli, 1982) permette di ascoltare i suoni della natura, del bosco e dell’ambiente attraverso la mediazione dell’arte.
La molteplicità delle forme naturali è, da sempre, fonte di ispirazione per artisti, poeti e musicisti che raccontano e interpretano l’ambiente attraverso l’immaginazione e la creatività e in quest’esposizione 13 tronchi di albero risuoneranno dell’interazione tra naturale e artificiale.
Prima mostra di arte contemporanea a trovare spazio al MUSE, Museo delle Scienze di Trento, “Concerto per natura morta” si colloca nel percorso tracciato dal MUSE quale ente che si apre alla contaminazione tra diverse forme del sapere. Arte visiva, musica, teatro, scienza nel MUSE si plasmano e si fondono l’un l’altra per coinvolgere i visitatori e trasmettere loro, assieme alle conoscenze specifiche, anche l’amore per la natura e l’ambiente, sempre protagonisti delle iniziative.
Infine, la mostra costituisce la trasfigurazione in chiave poetica dell’esposizione “WOOD. Legno, edilizia, tecnologia”, che inaugurerà il 16 maggio. Il legno, dunque, nell’estate 2014 sarà il vero protagonista degli allestimenti del museo, sia nella dimensione pratica del costruire e fare impresa sia in quella poetica della rappresentazione artistica.
Il progetto “Concerto per natura morta”, realizzato da Studio la Città e curato da Valerio Dehò e Olimpia Eberspacher, prevede l’installazione di 13 tronchi cavi di castagno, giunti alla fine del loro ciclo vitale e sospesi a diverse altezze, in posizione orizzontale.
All’interno di ciascun tronco sono posizionati degli speakers che consentono la propagazione del suono nello spazio circostante, quest’ultimo modulato dalla forma del tronco stesso.
I suoni riprodotti dall’installazione provengono dai luoghi in cui i tronchi sono stati prelevati e sono stati captati sia tramite registratori, sia con l'aiuto di accellerometri, microfoni a contatto ed altri dispositivi atti alla registrazione di attività soniche fuori dalla portata dell'orecchio umano. Queste sonorità sono state successivamente elaborate in digitale mediante software realizzati ad hoc ed in seguito assemblate compositivamente.
Con questo progetto, Roberto Pugliese approfondisce la ricerca sulla relazione suono/spazio sviluppando flussi di energia che coinvolgono lo spettatore in un’esperienza percettiva complessa e plurisensoriale.
Le piante adoperate erano già morte per cause inerenti lo sviluppo del bosco che popolavano. L’artista ha creato così dei diffusori naturali in grado di trasmettere suoni elaborati, a partire proprio da rumori e frequenze generate meccanicamente dall’operazione di preparazione dei tronchi stessi. Si può dire che il “Concerto per natura morta” rivitalizzi gli alberi e che la musica diventi la loro nuova linfa. Valerio Dehò, 2014
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Roberto Pugliese è nato a Napoli nel 1982. Vive attualmente a Bologna.
Tra le mostre personali più recenti si possono citare Concerto per Natura Morta, realizzata presso Studio la Città di Verona; Emergenze Acustiche, alla Tenuta dello Scompiglio di Capannori - Lucca; Echi Liquidi, al TRA - Treviso Ricerca Arte di Treviso; Gervasuti Mix, omaggio a Cage alla Fondazione Gervasuti di Venezia e Aritmetiche Architetture Sonore presso Studio la Città a Verona.
Tra le principali mostre collettive ricordiamo invece Los Maquinistas presso il Centro Arte Complutense di Madrid, Noise (evento collaterale alla 55° Biennale di Venezia) a Venezia; Digital Life 2013 presso il Macro Testaccio a Roma, Ghostbusters al Charlottenburg Museum di Copenaghen e Sount Art. Sound as a Medium of Art presso lo ZKM - Center for Art and Media di Karlsruhe.