Ravello Festival 2014 – Tony Cragg
Sono dodici le sculture monumentali dell’artista inglese in esposizione fino alla fine del Ravello Festival.
Comunicato stampa
La mostra di Tony Cragg nasce sull'onda del grande successo di pubblico e critica suscitato dalla personale di Mimmo Paladino, allestita negli spazi di Villa Rufolo e sulla terrazza dell'Auditorium Oscar Niemeyer, nel 2013. In seguito a quella esperienza si è formato un comitato artistico nell'ambito del quale Paladino ha svolto un ruolo fondamentale di indirizzo, mentre a Flavio Arensi è lasciata la curatela della mostra clou del Festival. Sono dodici le sculture monumentali dell'artista inglese in esposizione fino alla fine del Ravello Festival (21 giugno – 20 settembre). Tutte insieme formano un percorso che mette in luce le possibilità del linguaggio plastico in dialogo con le architetture, antiche e recenti, come pure con il paesaggio artificiale e naturale. Dunque, l'idea perseguita da Cragg è quella di sviluppare un'indagine della forma all'interno delle strutture inventate dall'ingegno umano e le ricchezze di un luogo unico al mondo.
La mostra comincia dai suggestivi giardini di Villa Rufolo dove “Wild Relatives” accoglie il visitatore proprio sotto la monumentale torre d'ingresso. Si tratta di una delle più note figure di Cragg: due volti che si incontrano e diventano una sorta di vortice. Nel chiostro moresco è invece esposta “Outspan” che, con il suo colore giallo acceso, illumina la pietra dell'edificio.
Sul Belvedere, che si affaccia ad Oriente sul meraviglioso panorama che costituisce la naturale platea degli eventi del Ravello Festival, tre grandi colonne in bronzo: “Ever after”, “Accurate Figures” e “Runners”, stanno in equilibrio fra il verde della villa e l'orizzonte azzurro. Nella antica sala da pranzo, invece, si trova “Cauldron” (“Calderone”) che prende possesso dello spazio.
Il viaggio attraverso i luoghi incantati della Villa si conclude nella vecchia cappella, dove è stata allestita la grande nave uncinata di Cragg, “Congregation”, un'opera che vuole essere un omaggio al mare e che rappresenta perfettamente la ricerca del maestro tesa ad analizzare la forma attraverso il movimento e la luce con l'impiego di materiali anche non tradizionali.
Il percorso espositivo si sviluppa anche sulla terrazza dell'Auditorium Oscar Niemeyer, dove cinque sculture, la più grande “Luke” è alta quasi 4 metri, si mettono in relazione diretta con il panorama ma sopratutto con la forma rotonda della struttura architettonica pensata dal celebre architetto brasiliano. “False idol”, “Manipulation”, “Caught Dreaming”, “Turbo” formano anche un ideale viaggio all'interno dell'opera dell'artista degli ultimi quindici anni; si tratta infatti di opere composte a partire dalla fine degli anni Novanta fino ad oggi.
Per Flavio Arensi, curatore della mostra, “l'incontro coi lavori di Cragg può diventare un momento unico per capire come la tradizione scultorea occidentale ha cercato, lo scorso secolo, una nuova grammatica linguistica, rendendo la riflessione sulla forma il pretesto migliore per parlare della vita, delle sue dinamiche, dei suoi segni”. www.ravellofestival.com. www.villarufolo.it
Villa Rufolo e Piazzale dell’Auditorium Niemeyer
Dal 27 giugno al 31 ottobre
TONY CRAGG a RAVELLO
a cura di Flavio Arensi
In collaborazione con Fondazione Tramontano Arte
Il grande scultore inglese espone per il Festival in esclusiva italiana
I biglietti per i singoli eventi del Ravello Festival sono disponibili in prevendita (per info: www.ravellofestival.com e infoline: 089 858422). Il servizio di biglietteria del Ravello Festival 2014 sarà attivo a partire dalle ore 9.00 di sabato 31 maggio.
Il box office a Ravello (in Piazza Duomo) sarà aperto fino al 2 giugno. Tra il 3 ed il 12 giugno, invece, sarà possibile acquistare i biglietti esclusivamente on line su www.bookingshow.it e presso i punti vendita convenzionati, il cui elenco sarà riportato su www.ravellofestival.com.
Cenni biografici
Antony “Tony” Cragg è uno Scultore britannico (nato a Liverpool nel 1949). Dopo aver lavorato come tecnico in un laboratorio di biochimica (1966-68), Cragg ha iniziato la sua formazione artistica, conclusa presso il Royal college of art di Londra (1973-77). La sua prima mostra è nel 1977 e coincide con il trasferimento a Wuppertal in Germania, dove ancora risiede e lavora. Da 1978 ha insegnato in varie facoltà e accademia, dirigendo la Kunstakademie di Düsseldorf fino al 2013, dove ancora esercita il suo magistero. Esponente di rilievo della scultura inglese (ha vinto il premio Turner nel 1988), ha incentrato la sua ricerca sull'uomo e sull'ambiente, naturale o artefatto, e la sua prima esperienza di laboratorio emerge spesso nel metodo e nelle forme delle sue opere. Con materiali e procedimenti diversi - dall'accumulo di objets trouvés degli anni Ottanta, alle composizioni più scultoree e monumentali in legno, gesso, ceramica, vetro, bronzo e resina, il suo percorso artistico è segnato da un vocabolario che traduce la grande scultura antica in una uova lingua dove la forma, il dinamismo, l'equilibrio e la spazialità sono elementi fondamentali. Nel 2007 gli è stato assegnato il Praemium Imperiale per la scultura in Giappone, la massima onorificenza per uno scultore. Nel 2008 apre a Wuppertal il parco di sculture Skulputernpark-Waldfrieden dove ha sede anche la Fondazione Cragg.
Flavio Arensi (Milano, 1975) è giornalista e critico d’arte. Ha lavorato per varie testate nazionali occupandosi di arte per le pagine culturali. Dal 2001 collabora con istituzioni e musei per l’organizzazione di mostre. È consulente di Editalia – Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, per la quale segue il progetto dedicato all’arte contemporanea e ai multipli. Dal 2003 per dieci anni ha diretto gli spazi espositivi della città di Legnano. È stato direttore artistico delle iniziative espositive del Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (BS) e presiede il comitato scientifico del Parco della Scultura dell’Idroscalo per conto della Provincia di Milano. Ha pubblicato una cinquantina di titoli d’arte di autori storici con gli editori Allemandi, Artem, Electa, Silvana editoriale, Skira, Giunti. In collaborazione con il Musée Rodin di Parigi, cura due fra la più importante mostra dedicate all'artista, una sulla sua giovinezza nel 2010 a Legnano e quella dedicata ai suoi marmi nel 2013 a Palazzo Reale di Milano e portata nel 2014 alle Terme di Diocleziano a Roma. A Ravello ha curato la monografica di Paladino nel 2013.