14. Mostra Internazionale di Architettura – Perù

Informazioni Evento

Luogo
ARSENALE
Campo Della Tana (Castello) , Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
05/06/2014

ore 17.15 il padiglione sarà inaugurato alla presenza di:
Magali Silva, Ministro del Commercio Estero e del Turismo
Amora Carbajal, Consigliera Ufficio Economico Commerciale Ambasciata del Perù a Milano
Pedro Reátegui, Ministro Incaricato d’Affari, Ambasciata del Perù in Italia
José Orrego, Presidente de la Asociación Peruana de Arquitectos del Perú,
Marco Aveggio, Rappresentante della Fundación Wiese,
Sharif Kahatt, Curatore

Contatti
Email: contactoprensa.peru@gmail.com
Patrocini

Produttore

Fundación Wiese www.fundacionwiese.com
El Comercio www.elcomercio.com.pe

Con la collaborazione di:

Ministero di Commercio e Turismo del Perù PromPerú
Ministero di Cultura del Peru
Ministero degli Esteri del Peru

Curatori
Sharif S. Kahatt
Uffici stampa
SILVIA MACCHETTO
Generi
architettura

La Repubblica del Perù partecipa alla Biennale di Architettura con il progetto In/Formal: : Incontri Urbani per i prossimi 100.

Comunicato stampa

Il Perù partecipa per la seconda volta alla Mostra internazionale di Architettura di Venezia “La Biennale di Venezia” però da quest’anno con uno spazio proprio.

La Mostra IN / FORMAL: incontri urbani per i prossimi 100 anni, prodotta dal quotidiano El Comercio e dalla Fondazione Wiese, è una prima riflessione sulla nostra realtà, è soprattutto, è una gran opportunità per riflettere su come si debba sviluppare la modernità nel Perù.

Grazie all'accordo firmato fra La Biennale di Venezia e Ministero di Commercio Estero e Turismo del Perù (Mincetur) tramite PromPerù e Fundaciòn Wiese si è ottenuto il Diritto di Ospitalità per vent'anni del Padiglione Peruviano: uno spazio di 250 metri quadrati appena restaurato in uno degli edifici dell’antico complesso navale conosciuto come l'Arsenale. Questo spazio servirà a garantire la partecipazione nazionale per le prossime dieci biennali di Architettura e Arte.

Con la presenza di quest’anno si consolideranno le basi per iniziare un’ampia convocazione nazionale di università, istituzioni e persone che possano partecipare attivamente per i prossimi anni nei diversi ambiti che si formeranno per promuovere l’arte e l’architettura del Perù con una piattaforma ben strutturata.

La mostra peruviana In / Formal: Incontri Urbani per prossimi 100 è il titolo della proposta peruviana presentata dal 7 giugno al 23 novembre 2014 a Venezia, Italia.

Il curatore incaricato è l'architetto peruviano Sharif S. Kahatt. Master of Architecture and Urban Design presso l'università di Harvard e Dottorato in Architettura presso l'Universitat Politècnica di Catalunya, insegna attualmente nella facoltà di Architettura e Urbanismo della Pontificia Universidad Católica del Perú.

Il curatore spiega così il progetto: "Attraverso gli incontri fra il formale e l'informale nella città, la modernità peruviana ha messo le basi per la nuova architettura ed urbanismo dei prossimi cent'anni. In particolare nell'architettura residenziale collettiva, questi incontri parlano di conflitti sociali, politici ed economici e degli ideali della popolazione che si integrano nello spazio e nel territorio come cultura materiale. Questa modernità ibrida ha accolto, fuso e negoziato fra due movimenti opposti in origine, l'occidentale e il locale. Questo si fa evidente nelle molteplici fessure, tensioni e particolarità presenti in tutte le espressioni culturali. La mostra esplora il processo di assorbimento nel Perù, nel quale due mondi apparentemente opposti si sono integrati nell'architettura e nella città e cerca di evidenziare le idee e momenti cardinali di questo processo. Inoltre, attraverso questa rassegna, la mostra cerca di valorizzare un processo unico di modernizzazione che agisce "dall'alto verso il basso e viceversa per poi chiedersi come l'architettura costruirà la città durante i prossimi cent'anni”.

Il curatore attraverso una rassegna del processo di assorbimento della modernità in Perù, punta i riflettori sull'architettura residenziale popolare della città, dove si celano la sua forza di sviluppo e le basi della crescita futura.

In questo modo la mostra espone le idee più rilevanti di questa nuova urbanità ed enfatizza il giusto valore del processo di modernizzazione che è in atto in Perù con uno sguardo ottimista per il futuro prossimo.

L'architetto José Orrego, commissario della rappresentazione peruviana e gestore dell’iniziativa per il Progetto del padiglione peruviano descrive lo spazio del nuovo padiglione: "Il padiglione è uno spazio rettangolare che ha permesso per questa biennale di inserire un percorso attraverso due modernità parallele, la modernità occidentale e quella locale. Entrambe rappresentate da linee di tempo che trovano punti d’incontro e fusione in vari progetti scelti dal curatore. In essi si espongono le idee che hanno mediato fra le due modernità. I progetti vengono esposti in profondità, soprattutto il loro valore come nodi socioculturali che hanno condizionato e dato forma agli insediamenti urbani moderni del Perù. La fine del percorso temporale si conclude in una grande proiezione della città odierna, risultato di mediazioni fra convivenze sociali che si materializzano in una città diffusa. Il Perù, attraverso il Padiglione Nazionale a La Biennale di Venezia si convertirà in un ambito fondamentale per la promozione dell’arte e dell’architettura nazionale. Inoltre permetterà al Perù di contare su una vetrina culturale permanente pronta a proporsi e confrontarsi nel dibattito intellettuale internazionale”.

La Fondazione Wiese ed il quotidiano El Comercio sono gli incaricati della produzione della mostra.