Internamente
La giovane pop up gallery di Londra Kunsthaus approda, per la prima volta, a Roma con la mostra Intern-a-mente, a cura di Clio Bulgarella e Ludovica Palmieri.
Comunicato stampa
La giovane pop up gallery di Londra Kunsthaus approda, per la prima volta, a Roma con la mostra Intern-a-mente, a cura di Clio Bulgarella e Ludovica Palmieri. Una giornata dedicata all'esposizione delle opere di Alessandro Del Pero, Elena Boni, Noidea Lab - Mauro Pace, Saverio Villirillo - e Giovanni Andrea Panebianco.
Pittura, design, installazione e fotografia, si incontrano all'interno di una suggestiva location per focalizzare l'attenzione sul tema del rapporto tra interno ed esterno, tra fisico e psichico. Come suggerisce il titolo della mostra Intern-a-mente, lo scopo è quello di indagare le dinamiche che spingono o inibiscono la profondità del pensiero.
Il percorso espositivo, agevolato dalla particolare intimità del luogo, un'abitazione privata risalente agli anni Cinquanta, induce i visitatori ad addentrarsi non solo all'interno degli spazi fisici in cui si muovono, ma anche ad esplorare gli angoli reconditi del proprio pensiero, ponendo così in essere quel viaggio all'interno della propria mente che rappresenta il denominatore comune ai lavori esposti.
Il lancio della pop-up gallery di Londra sul territorio capitolino avviene all'insegna dell'eterogeneità, dando l'opportunità a ciascuno degli artisti proposti di esplorare la tematica della mostra secondo una linea assolutamente intima e personale.
Le opere pittoriche di Alessandro Del Pero (1979, Bolzano) raffigurano interni semi-vuoti, caratterizzati dalla forte opposizione di luce ed ombra, metafora atavica della dialettica tra coscienza e inconscio. L'approccio concettuale dell'artista alla tela emerge soprattutto dal modo di trattare la figura umana, sempre rarefatta e scomposta, per metterne in risalto l'aspetto psicologico rispetto a quello fisico.
Elena Boni (1972, Roma) opera a cavallo tra arte e design. La sua ricerca parte da un oggetto per arrivare a disegnare uno spazio, spesso animato da performance. Le opere di Elena hanno un carattere introspettivo e catartico nella misura in cui, attraverso la stratificata rielaborazione dell'esistente, l'artista evoca l'importanza di ritagliarsi uno spazio mentale, intimo e personale, nella vita di tutti i giorni.
Il duo di architetti NoideaLab (2009, Roma) - Mauro Pace, Saverio Villirillo - presenta l'installazione Frozen Nature, una suggestiva cascata che nel suo scorrere segue, goccia dopo goccia, il ritmo del passaggio degli spettatori e del loro sostare presso di essa. Proponendo così un approccio meditativo al tema della mostra.
La fotografia di Giovanni Andrea Panebianco (1979, Roma), presenta visioni fugaci di un'umanità varia, che documentano come attraverso viaggi in bicicletta, in diverse parti del mondo, l'artista abbia in realtà condotto un percorso all'interno di se stesso, affrontando le sue paure e superando i propri limiti.