Asta di Arte Orientale
In un’unica giornata, si terrà una ricca vendita di Arte Orientale. In due sessioni, una alle ore 11 e una alle ore 15, nella sede fiorentina di Palazzo Ramirez Montalvo, in borgo degli Albizi 26, andranno all’incanto circa 300 lotti tra ceramiche, maioliche, sculture in bronzo, avori e intagli in giada.
Comunicato stampa
Prima delle aste che chiuderanno la stagione di Pandolfini, dal 10 al 12 giugno, mercoledì 4, in un’unica giornata, si terrà una ricca vendita di Arte Orientale. In due sessioni, una alle ore 11 e una alle ore 15, nella sede fiorentina di Palazzo Ramirez Montalvo, in borgo degli Albizi 26, andranno all’incanto circa 300 lotti tra ceramiche, maioliche, sculture in bronzo, avori e intagli in giada.
Tra i lotto, spicca una Coppia di cani di Pho, cinesi della dinastia Qing, secolo XIX, in ceramica invetriata (stima 8.000/12.000 euro). Splendida poi una grande Scatola porta lavoro, Cina, prima metà del XIX secolo, in avorio, finemente e riccamente intagliata, con scene di paesaggio e una moltitudine di persone, tra le quali dignitari, cacciatori a cavallo e pescatori. L’interno cela un vassoio estraibile con marchi a finto bamboo e tredici scomparti. Un esemplare simile per misure, lavorazione e composizione è conservato nelle collezioni del Victoria and Albert Museum di Londra (stima 12.000/18.000 euro). Ancora, bellissima una grande giada verde pallido, della dinastia Qing, secolo XVIII, intagliata a tutto tondo, nella forma di un paesaggio montano con alberi (stima 30.000/40.000 euro). Sempre tra gli intagli, spicca Giadeite verde lavanda, Cina XIX secolo, modellata nella forma di quattro gru all’ombra di un albero (stima 3.500/4.500 euro). Si segnalano poi Tre grandi coppe e sei piatti, cinesi, dinastia Qing, periodo Guanxu (1875-1907), in porcellana Canton, decorati con motivi geometrici di fondo, riserve sagomate e, all’interno, scene di vita di corte. Si tratta di una parte del servito realizzato per il sultano Mas’ud Mirza Zill Al Sultan di Persia nel 1897, proveniente dalla collezione privata dei discendenti di un medico operante nell’Egitto di re Faruk (stima 6.000/7.000 euro). Infine citiamo due bronzi: una Grande figura raffigurante Avalokitesvara, Nepal XVIII-XIX secolo, in bronzo dorato (stima 6.000/8.000 euro) e un frammento, sempre tibetano, del XV-XVI secolo, in bronzo dorato con pietre semipreziose, raffigurante una divinità femminile danzante, con quattro braccia reggenti oggetti rituali (stima 3.000/4.500 euro).