Un omaggio alla Città di Fiesole

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO COMUNALE
Piazza Mino Da Fiesole 26, Fiesole, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lunedì/giovedì 09.00 -18.00, venerdì 09.00 -13.00

Vernissage
26/06/2014

ore 17,30

Patrocini

Città di Fiesole

Artisti
Andrea Simoncini, Lorenzo Galligani
Curatori
Roberta Fiorini
Generi
arte contemporanea, doppia personale

“Un omaggio alla Città di Fiesole nella pittura e nella scultura” opere di Andrea Simoncini e Lorenzo Galligani.

Comunicato stampa

I due artisti, entrambi fiorentini, hanno già condiviso appuntamenti espositivi di rilievo che li vede costituire un affascinante binomio artistico pur nel distinguo delle rispettive personalità (al Palazzo Ghibellino di Empoli nel 2009, all'Auditorium del Comune di San Casciano val di Pesa nel 2013).
Andrea Simoncini è presente da anni sulla scena artistica, con mostre personali, rassegne e fiere e numerosi riconoscimenti; fa parte del consiglio direttivo della Società di Belle Arti, Circolo degli Artisti “Casa di Dante” di Firenze, in rappresentanza del quale ha esposto a Bratislava, Palazzo Palfy dell' Accademia delle Arti, nel 2013. Sue opere sono presenti in gallerie e collezioni private e nella raccolta della Regione Toscana.
Lorenzo Galligani dirige dal 1996 una propria “bottega” nell'esperienza di restauratore di materiali lapidei che lo ha visto partecipe di importanti “cantieri” (Palazzo Pitti e Santa Croce a Firenze, il Colosseo a Roma). Espone con successo dai primi anni Duemila.
Come scrive Roberta Fiorini: “Nel clima metafisico la pittura di Andrea Simoncini, negli olii e nelle tecniche miste con inserti anche materici, è permeata da un inconfondibile timbro enigmatico e teatrale con cui compone spartiti narrativi che coniugano insieme riferimenti al mito, alla storia, alla spiritualità ed alla contemporaneità. Figure e spazio sono scanditi dalla luce e da timbri cromatici di forte energia, tali da attribuire valenza plastica alle forme, sempre sottolineando quella costante contaminazione non solo tra passato e presente ma tra passato e futuro, tra memoria e immaginazione.
D'altro canto, la scultura di Lorenzo Galligani, precisa i suoi contorni espressivi stabilendo un suadente dialogo tra classicismo e modernismo, tra romanticismo e realismo, prediligendo l'uso del marmo e del “levare” con mezzi manuali e non meccanici, ed infondendo alla forma una peculiare sinergia tra levigatezza e “non finito”, tra concretezza e sospensione, da cui trae quel sapore di transitorietà e di silenzio che ne esalta l'intimismo esistenziale.”