Gianni Novak – Omaggio
La retrospettiva “Omaggio a Gianni Novak” curata da Antonio Del Guercio è un’occasione per riscoprire un’importante artista del Novecento. Gianni Novak spaziò dalla scrittura, al fumetto, alla pittura. Importante fu la sua ricerca formale e la volontà di narrare storie.
Comunicato stampa
ARTE:
Gianni Novak, “Omaggio a Gianni Novak”
all’Officina delle Zattere
Il 21 giugno, in occasione dell’Art night 2014, i visitatori potranno assistere alle ore 18 a una video-intervista del curatore Antonio Del Guercio e a una presentazione della critica d’arte Roberta Semeraro relative alla mostra “Omaggio a Gianni Novak” (fino al 20 luglio).
A dodici anni dalla sua morte, avvenuta il 12 ottobre 2002, questa retrospettiva è l’occasione per riscoprire un artista importante del Novecento italiano.
Nato a Perugia nel 1933, Gianni Novak è un artista eclettico, la cui arte spazia dalla pittura alla scrittura, dalla filosofia alla musica, dal fumetto al teatro, dall’arte figurativa a quella astratta.
La ricerca formale svolge per questo pittore un ruolo chiave nella sua attività, è l’essenza stessa dell’essere artista. Per lui il compito di un artista era comunicare agli altri un messaggio poetico in qualsiasi modo e con qualunque mezzo.
Osservando le sue opere si viene risucchiati in un mondo caleidoscopico, popolato da figure ricorrenti: donne sensuali ispirate ad un’attrice degli anni Cinquanta, animali notturni ed esotici, simboli magici e alchemici, arlecchini e una fitta schiera di politici, prelati, uomini mascherati e sadici e gente comune che vengono utilizzati dal pittore per raccontare storie, per esprimere le più delicate sfaccettature della sua personalità e la sua visione, talvolta critica e ironica, sul mondo circostante.
Scrive Antonio Del Guercio: “La pittura è, per Gianni Novak, uno degli strumenti più esemplari e più efficaci per ritrovare la via smarrita che può collegare i modi moderni della conoscenza, dell’espressione, della comunicazione, alle antiche saggezze, e ai loro sepolti patrimoni. Questo ritrovamento possibile deve passare, da una parte, attraverso una lettura comparata dei diversi codici simbolici delle antiche saggezze (dalle mitologiche alle alchemiche, sino ai tarocchi), e, dall’altra, attraverso una rielaborazione moderna.”
Cenni biografici di Gianni Novak (1933 - 2002)
Importanti per la sua formazione e per la sua ispirazione furono i lunghi soggiorni a Parigi, e la frequentazione di artisti e circoli letterari come ad esempio il Gruppo 63. La sua prima mostra personale risale al 1955 a Roma, a soli ventidue anni, seguita da una lunga serie di esposizioni in tutto il mondo (fra cui Montreal, Parigi, Torino, Napoli, Firenze, Bruxelles, Beirut, New York, Grenoble, Madrid e Damasco).
Tra il 1965 e il 1975 collabora con il teatro sperimentale di Mario Ricci, con Paese Sera e con l’Alitalia. Fra i suoi diversi progetti editoriali, ricordiamo nel 1969 i volumetti “Cavallo imperatondo” con disegni di Giò Pomodoro, i libri “Il Bagatto”, con una prefazione di Giorgio Manganelli, e “Il Diavolo”, con prefazione di Ivan Arnaldi (1975).
Negli anni Ottanta insegna all’Accademia di Costume e Moda e progetta i costumi per il Flauto magico della Fenice a Venezia con le scene di Gio’ Pomodoro.