Jodice | Izu | Fotografia storica andina
Per l’autunno 2014 Fondazione Fotografia Modena punta su due grandi nomi della fotografia contemporanea internazionale – Mimmo Jodice e Kenro Izu – e sul fascino esercitato dalla cultura peruviana sui fotografi sudamericani tra Ottocento e Novecento.
Comunicato stampa
Modena – Per l’autunno 2014 Fondazione Fotografia Modena punta su due grandi nomi della fotografia contemporanea internazionale – Mimmo Jodice e Kenro Izu – e sul fascino esercitato dalla cultura peruviana sui fotografi sudamericani tra Ottocento e Novecento.
Sono tre, infatti, le mostre in programma dal 12 settembre 2014 all’11 gennaio 2015 negli spazi del Foro Boario di Modena, che continueranno ad ospitare l’attività espositiva di Fondazione Fotografia fino alla conclusione dei restauri del Polo Santagostino: due personali e una collettiva, che affiancano lo sguardo sul contemporaneo ad una prospettiva storica, come nella tradizione delle mostre di Fondazione Fotografia. Ad accomunare i tre percorsi, pur estremamente differenti tra loro, è la rappresentazione di luoghi dell’antichità avvolti nel mito, siano essi le rovine di Machu Picchu, i volti e le architetture della classicità greco-romana, le piramidi egizie o i monoliti di Stonehenge.
Con il titolo Arcipelago del mondo antico, la personale di Mimmo Jodice (Napoli, 1934) presenta con un allestimento originale la grande indagine sul Mediterraneo con cui l’artista da oltre trent’anni continua ad affascinare il pubblico di tutto il mondo. Attraverso un percorso di cinquanta opere fotografiche, in parte inedite, l’autore ricompone l’immagine delle civiltà che hanno scandito la storia antica del mare nostrum, facendo rivivere statue e templi, eroi e miti, in un tempo sospeso in cui passato e presente convivono.
La raffinata ricerca artistica di Kenro Izu (Osaka, 1949) è al centro della mostra personale Sacred Places, interamente dedicata al lungo lavoro che ha spinto l’artista ad esplorare i più importanti “luoghi sacri” del mondo, dalla Cambogia al Tibet, dall’Indonesia all’India, dall’Egitto e alla Siria. Affascinato dalla sublime bellezza delle vestigia antiche, Izu individua nel recupero di stili e tecniche di stampa tipici della fotografia ottocentesca il mezzo più adatto per imprimere le atmosfere mistiche dei luoghi incontrati.
A cura di Jorge Villacorta, direttore della IIª Biennale di Fotografia di Lima, la collettiva Fotografia de los Andes conduce in un viaggio nella straordinaria ricchezza della cultura peruviana, raccontata attraverso il lavoro di numerosi fotografi che tra la seconda metà dell’Ottocento e la prima metà del Novecento aprirono i loro studi nella capitale. Tra le opere presenti, anche le preziose fotografie di Martin Chambi, autore di un esteso lavoro di documentazione dei dintorni di Cuzco, tra siti archeologici, paesaggi e comunità indigene, per testimoniare e riscoprire la vera anima della propria terra.
Le mostre sono promosse da Fondazione Fotografia Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con il sostegno di UniCredit, da sempre impegnato in favore dell’arte e delle iniziative culturali dei territori in cui è presente.
Accompagnate da tre diverse pubblicazioni, sono inserite nel programma del festivalfilosofia 2014, che si svolgerà dal 12 al 14 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo e sarà dedicato al tema della Gloria.