Luca Reffo – No less
La mostra alla Kunsthalle Eurocenter Lana presenta un’ampia selezione delle opere più recenti dell’artista.
Comunicato stampa
La mostra alla Kunsthalle Eurocenter Lana presenta un'ampia selezione delle opere più recenti dell'artista. Il percorso espositivo si sviluppa secondo stazioni di opere e attinge ampiamente dall'immaginario visivo del lavoro di Reffo, rappresentandone la varia e complessa trattazione tematica. Alcuni oggetti presi dal quotidiano innestano un dialogo con i dipinti in mostra, suggerendo connessioni semantiche che attivano l'associazione visiva dell'osservatore.
I soggetti richiamano serie appena nate o già avviate negli anni ma esprimono una particolare ricerca imperniata sul tema dell'immaterialità e trasparenza della visione/oggettivazione in pittura. Le immagini innestano le une con le altre una relazione permeabile, declinano una ripetizione differente che esplora tratti decisamente misteriosi, gesti e pose che interrogano la nostra percezione più immediata.
L'immagine, che è sempre allo stesso tempo più immagini in sé, è un'avventura umana prima che culturale. L'espressione pittorica invita a un'empatia percettiva che coinvolge in primis il godimento dei sensi ma che non manca di stimolare un punto di vista più concettuale.
Nello svolgimento delle relazioni visive dell'esposizione, si dà misura all'invisibile possibilità del divenire delle forme così simile a quello della nostra interiorità. Il fruitore si trova così immerso in proiezioni inedite e allo stesso tempo identificabili come parte di un immaginario che non si discosta mai dal reale, ma che piuttosto ne sconvolge gli accostamenti, le aspettative, per inventare situazioni che stupiscono e coinvolgono per la poeticità veicolata dal gesto pittorico.
Le immagini di Luca Reffo sono pregne di suggestioni sospese. Qualcosa pare accadere, eppure rimane fermo, trattenuto nella campitura di sfondo. V'è una realtà tremendamente tangibile in esse, più viva del reale, espressa in forma di un'immobilità inquieta. L'autoreferenzialità apparente dei soggetti si estende attraverso riferimenti simbolici ritracciabili come segni di una disquisizione iconologica che rientra in confini determinati. È così che si dispiega un linguaggio complesso, che dalla dimensione formale assume corpo compiuto in quella contenutistica.
La bellezza del gesto pittorico di Reffo si manifesta nel suo tocco inconfondibile e più immediato, nella combinazione tra tonalità timide e linee che fanno assumere ai corpi una presenza quasi tridimensionale. La pittura, sapientemente orchestrata, si fa linea viva, assumendo una delicatezza talvolta commovente, ma esprimendo anche tutta la tensione controllata connaturata alla sapienza del gesto stesso. La sostanza si addensa grazie alla trattazione tematica della serie dei lavori proposti, tracce concluse di un percorso spirituale votato all'approfondimento di vari argomenti, come sovente nel lavoro di Reffo, in senso preciso, meditato, quasi fosse un'immersione totale al di là dei confini del tempo e dello spazio.
L'attenzione ai gesti e al linguaggio del corpo che caratterizza tutta l'opera dell'artista popola gli spazi della Kunsthalle e porta a Lana un'esperienza fruitiva del tutto singolare. I corpi di Luca Reffo sono in un certo senso sempre "parlanti", o almeno, lo sono i loro gesti. Le pose raccontano di una tensione al nascondimento, all'interdizione del sé. È così che le figure si profilano come un susseguirsi di presenze-assenze, che paiono da un lato voler esprimere qualcosa attraverso la loro corporeità, ma d'altra parte negarla, negando alla stessa ogni forma di espressione davvero spontanea.
"L’arte vuole la figura", così lo studioso Giuseppe Patella intitolava un saggio dedicato al figurale, a ribadire che una certa riconoscibilità è condizione necessaria per far sì che lo spettatore possa davvero addentrarsi sensorialmente nell’opera d’arte ed esserne coinvolto. É il corpo stesso a dare e ricevere la sensazione, a essere insieme oggetto e soggetto. Qui lo spettatore non prova sensazione se non entrando nel quadro, diventando voyeur, accedendo all’unità del senziente e del sentito.
Lo stile pittorico di Reffo si allinea e dichiaratamente ispira a delle esperienze del grande figurativismo contemporaneo internazionale, tra i maggiori riferimenti i pittori belgi Michael Borremans e Luc Tuymans e il polacco Wilhelm Sansnal. Ma gran parte del sostrato iconico va rintracciato nel linguaggio di arti anche confinati con la pittura, quali la fotografia e il cinema, mezzi espressivi sperimentati in prima persona consuetamente anche dallo stesso artista.
Apertura:
Inaugurazione venerdì 27 Giugno alle 20.00
La mostra sarà visitabile anche il giorno seguente,
sabato 28 Giugno, dalle 11.00 alle 16.00.
Breve intervista all'artista.
C.M. La mostra presenta le ultime opere che hai realizzato, dipinti ascrivibili a serie già affrontate, soggetti che rimandano al tuo percorso artistico in senso più ampio.
Quali consonanze visive ti hanno guidato nello sviluppo e intreccio delle varie tematiche? Gli elementi dominanti sono affiorati spontaneamente o i soggetti proposti in mostra muovono da una scelta motivata da un approccio di tipo più concettuale?
L.R. In qualche maniera i percorsi tematici per quanto distanti per premesse e sviluppi molte volte sembrano intrecciarsi. Tal volta un'opera proveniente ad esempio dal ciclo sull'anima (De Anima, 2012) sembra adattarsi esattamente ad una nuova serie che apparentemente poco o nulla aveva in comune (Fortune, 2014).
Spesso l'approfondimento di un nuovo tema sembra esser anticipato da serie anche lontane nel tempo. Gli elementi attraverso cui è possibile questo gioco di amplificazione dell'intreccio saltano agli occhi solo successivamente alla messa in opera di un nuovo lavoro. Per certi versi questa circolarità mi lascia perplesso, è il timore del refrain, per altri invece mi consente, attraverso triangolazioni e verifiche, di proseguire fiducioso di non essermi smarrito.
C.M. Il titolo della mostra "No Less", letteralmente "Non meno", ci immette direttamente nel carattere indefinito di un'espressione che nega un valore minore, a cosa si riferisce esattamente e in che modo esprime il percorso espositivo?
L.R. Ho cercato di sviluppare un percorso espositivo netto, crudo, all'osso, per lasciar spazio e tempo all'opera in rapporto all'opera piuttosto che alla bontà o meno delle qualità formali di lavori. Personalmente trovo l'autore troppo presente nella sua opera: troppa emotività e sentimento a scapito della intrinseche possibilità del mezzo. "No Less" significa semplificare togliendo, ovvero cercar di tradurre il concetto fin dove possibile. L'idea è quella di presentare un percorso espositivo essenziale perché in equilibrio tra le ragioni delle conclusioni e la necessità di un nuovo principio.
Biografia.
Luca Reffo è nato a Padova nel 1973 ed ha conseguito la laurea in pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. La sua opera è stata esposta in occasione di varie mostre personali e collettive in Italia e all'estero. Nel 2008 si è tenuta la personale "Shine on crime" presso la Galleria Rubin di Milano e nel 2012 la personale "Looking Within" presso la Robert Kananaj Gallery di Toronto (Canada). Tra le collettive piú recenti si ricordano: "The Others/Fair" Podbielski Contemporary Berlin, Torino (2011), "The Italian Job, Pintura Italiana Contemporánea", presso la Galeria Patricia Acal di Madrid e "Arte in Sarpi", Milano (2013). Vive e lavora a Milano.
Mostra: Luca Reffo NO LESS
A cura di: Camilla Martinelli
Inaugurazione: Venerdì 27 Giugno 2014, ore 20.00
Apertura: Sabato 28 Giugno 2014
La mostra rimane aperta dalle 11.00 alle 16.00
Luogo: Kunsthalle Eurocenter Lana
Via Industriale 1/5, Lana (BZ)
http://kunsthalleeurocenter.wordpress.com/
Facebook: Kunsthalle Eurocenter Lana
Comitato organizzativo: Arnold Mario Dall'O, Hannes Egger, Ulrich Egger
Erwin Seppi, Camilla Martinelli.
Contatto stampa: Camilla Martinelli tel. +39 338 9332412
[email protected]
La KUNSTHALLE EUROCENTER LANA
è una piattaforma creativa, una project-room dedicata alle posizioni più interessanti della creatività contemporanea. Ospita mostre temporanee della durata di 48 ore, proposte come eventi-focus arricchiti da concerti e performance.
COME RAGGIUNGERE LA KUNSTHALLE
All'uscita dalla Me-Bo "Merano Sud" si prosegue a sinistra, direzione Lana. All'incrocio successivo è segnalata la zona industriale di Lana, lì seguire il cartello a destra. In fondo alla strada passato Bartolini proseguire a sinistra. Qui arriverete in pochi metri all'Eurocenter, segnalato con una grande insegna. Lo spazio si trova al secondo piano del parcheggio, dove potrete parcheggiare anche le vostre auto.