Mauro Andreini – Terre di Nessuno
In mostra una raccolta di acquerelli e fotovisioni di Mauro Andreini presentata, con un originale allestimento, nelle suggestive sale dello storico Palagio di Parte Guelfa a Firenze.
Comunicato stampa
Apre martedì 1 Luglio la mostra “Terre di Nessuno”, una raccolta di acquerelli e fotovisioni di Mauro Andreini presentata, con un originale allestimento, nelle suggestive sale dello storico Palagio di Parte Guelfa a Firenze, patrocinata dal Comune di Firenze e dai comuni di Montalcino e di Montale. “Terre di Nessuno” è una selezione di circa 300 acquerelli, ordinati in mostra secondo un’ideale percorso di visita suddiviso in otto tappe, corrispondenti ad altrettante sezioni tematiche: “Nova Atlantide”, “Architetture visionarie”, “Fotovisioni”, “Dopo la fine del mondo”, “Futuro dell’abitare.Vivere ai margini”, “Architettura morta”, “Ritratti di luoghi”, “Massacro del Sand Creek”. Gli acquerelli di “Terre di Nessuno” costituiscono lo sviluppo recente della produzione disegnativa di Mauro Andreini, colori e linee essenziali che danno vita a paesaggi e luoghi immaginari, caratterizzati dal “naturalismo metafisico”, tipico dell’autore, che partendo dalla realtà la trasforma, con molto disincanto, in una nuova dimensione onirica e fantastica.
http://www.mauroandreini.it/it/mostra.asp
A.2. Descrizione estesa:
“Terre di Nessuno” è una raccolta di acquerelli e fotovisioni di Mauro Andreini presentata, con un originale allestimento, nelle suggestive sale dello storico Palagio di Parte Guelfa a Firenze. E’ esposta una selezione di circa 300 acquerelli ordinati in mostra secondo un’ideale percorso di visita suddiviso in otto tappe, corrispondenti ad altrettante sezioni tematiche. Mauro Andreini da sempre unisce all’attività architettonica una intensa produzione disegnativa, entrambe ampiamente documentate in numerose riviste, libri ed in importanti mostre e rassegne, in Italia e all’estero. “Terre di Nessuno” costituisce la più recente produzione disegnativa di Mauro Andreini, colori e linee essenziali che danno vita a paesaggi e luoghi immaginari, caratterizzati dal “naturalismo metafisico”, tipico dell’autore, che partendo dalla realtà la trasforma, con molto disincanto, in una nuova dimensione onirica e fantastica.
L’introduzione alla mostra è affidata a “Nova Atlantide”, una sintesi della raccolta omonima, realizzata negli anni ’90 e qui presente a documentare il punto di partenza della ricerca dell’autore. Un atlante di luoghi, ispirati dal mistero della città scomparsa di Atlantide, suddiviso in “città di mare” e “città di terra”. Segue la sezione “Architetture Visionarie”, una sorta di catalogo di appunti di architetture “in nuce”. Le suggestive “Fotovisioni”, chiudono la prima parte del percorso di visita, si tratta di alcune delle principali architetture edificate da Mauro Andreini “immerse”, in un immaginario dialogo ideale, con quei paesaggi naturali toscani che le hanno ispirate. La seconda parte del percorso si apre con “Dopo la fine del mondo”, paesaggi e luoghi della Terra avvolti in un silenzio lunare come potrebbero apparire dopo una ipotetica fine del mondo. Case come nature morte, carcasse di edifici adagiati in un paesaggio tetro, fatto di terre brulle senza limiti di confine in un’aria lugubre e funerea. A seguire il “Futuro dell’Abitare”, una ironica e scanzonata riflessione sul futuro dell’abitare si trasforma in un divertente inventario di ipotesi. Abitare spazi finora considerati ai margini delle città e della società e nei quali nessuno si sognerebbe di andare a vivere. La sezione “Architettura morta”, descrive una muta distesa di rovine, di paesi fantasma, di case scoperchiate e di edifici interrotti dal tempo. Ruderi, resti, costruzioni abbandonate e cadenti che, cambiando ruolo, assumono ora quello di testimoni e custodi della memoria. I “Ritratti di Luoghi” raccoglie acquerelli di posti “ridisegnati” con vedute stilizzate. Paesaggi naturali dominati dal verde delle campagne toscane, e ancora, vecchi opifici e angoli di paese o di città. Chiude il percorso della mostra una serie dedicata a “Il massacro del Sand Creek”, dove l’autore ricorda la tragedia con una serie di suggestive e dolorose immagini disegnate dei villaggi distrutti.
http://www.mauroandreini.it/it/mostra.asp
Orari apertura:
Lunedì/Venerdi 9.00-18.00
Sabato/Domenica 9.00-17.00
Artista:
Mauro Andreini – www.mauroandreini.it
Architetto e pittore, ha esordito a Firenze e Roma, presentato da G.K.Koenig, con esposizioni personali di acquerelli sul tema dell’architettura immaginaria urbana e rurale. La sua opera grafica e architettonica è ampiamente documentata su varie e numerose riviste italiane. E’ autore dei libri Mauro Andreini.Permanenze e Modificazioni dell’Architettura (Murst), Mauro Andreini. Architettura in corso (Electa), Mauro Andreini. Nova Atlantide (Librìa). Nel 2002 e 2003 è fra gli autori selezionati a rappresentare l’architettura italiana contemporanea nelle mostre di Tokio e Bruxelles “dal Futurismo al possibile futuro” . Nel 2011 e 2012 è selezionato nell’esposizione sull’architettura italiana contemporanea “Architecture Italy Now 2000-2010” a Tokio e Toronto.
Abstract testi critici:
“………….. quando si vedono i disegni di Mauro Andreini non si può che restare sorpresi. Si contano decine e decine di variazioni sullo stesso nucleo tematico-morfologico: disegni che messi in ordine, hanno la logica interna dell’Arte della fuga di J.S.Bach…..”
( Giovanni Klaus Koenig )
“….Architetti come Mauro Andreini si propongono come autori di opere che continuano esemplarmente la tradizione italiana, rivivendola con rigore e poesia nel quale il lessico dell’architettura popolare toscana viene trasfigurato acquistando una trattenuta tonalità metafisica…..Nei disegni di Mauro Andreini riaffiorano le atmosfere di Carlo Carrà, dense di silenzi metafisici; le suggestioni paesistiche e urbane di Ottone Rosai, i volumi solidi e assoluti di Giorgio Morandi,……”
( F.Purini )
“…. A volte nel deserto cartaceo vedo affiorare qualche traccia amica. Allora mi prende un gran senso di gratitudine e uno strano sentimento di felicità. E’ quello che mi è successo guardando gli acquerelli di Mauro Andreini….”
(A.Natalini)
“….le tavole affascinanti di Andreini sembrano trovare una corrispondenza con i brani urbani tracciati da Ambrogio Lorenzetti, non a caso suo conterraneo e di grande tempra…”
( M.Pisani )
“……..Visitando di tavola in tavola, di pagina in pagina, questi luoghi riproposti dal bel disegno di Mauro Andreini ci accompagnano in questa passeggiata dello sguardo, dove si respirano arie colorate di Rosai, Carrà, Savinio….”
( B. De Batté )