Cesare Ferro – Opere dalla GAM di Torino
Una mostra dedicata all’artista Cesare Ferro Milone (Torino 1880-1934).
Comunicato stampa
In occasione del compimento degli interventi previsti in Valle dal progetto Lungo la Stura di Viù e del decennale della nascita del Museo Civico Tazzetti di Usseglio, nei mesi di luglio e agosto si terrà una mostra dedicata all’artista Cesare Ferro Milone (Torino 1880-1934).
Iscrittosi nel 1894 all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove fu allievo di Giacomo Grosso, ne diverrà docente dal 1910 e presidente dal 1930. Fu artista versatile e prolifico, fortemente legato alla tradizione figurativa piemontese; nel corso della sua carriera si dedicò con successo all’elegante ritrattistica di società come alla produzione più intima e accorata di dipinti di famiglia, al paesaggio come ai temi sacri e allegorici, sperimentando varie tecniche: pittura a olio su tavola, tela e pannelli d’argilla, miniatura e incisione, grande decorazione parietale ad affresco o fresco-secco, acquerello e pastello, fotografia, progettazione di servizi da tavola, monete, francobolli.
Su invito del sovrano Rama V, fu in Siam dal 1904 al 1907 e nuovamente nel 1923-1924 per la decorazione dei palazzi reali; nel 1911 espose numerosi bozzetti nel padiglione nazionale siamese all’Esposizione internazionale delle industrie e del lavoro di Torino. Partecipò a sei edizioni della Biennale di Venezia (e una retrospettiva postuma gli fu dedicata nel 1940), alle esposizioni della Società Promotrice di Belle Arti e del Circolo degli Artisti di Torino, all'Esposizione Internazionale della Società Amatori e Cultori delle Belle Arti di Roma, l'Esposizione Nazionale di Belle Arti a Milano.
Originario della frazione Quagliera e amante dell’alpinismo, Ferro frequentò assiduamente Usseglio e le dedicò numerosi dipinti, tra i quali le grandi tele Alba a Benot, Portatori di slitte al monte e Il ballo in montagna, realizzate alla vigilia del primo soggiorno siamese e oggi eccezionalmente riunite in mostra: una sorta di trittico laico, che inaugurò l'interesse dell’artista per la pittura all'aperto e per i paesaggi montani, dopo il periodo propriamente accademico dedicato dalla pittura di figura.
Le quattro sezioni tematiche - Usseglio, Il Siam, Il Ritratto e l’Accademia, Gli affetti – ospitano cinque dipinti della GAM – GALLERIA CIVICA D'ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI TORINO: lo splendido, elegantissimo Ritratto della contessa Tournon, il Ballo in montagna ambientato al chiaro di luna di una notte ussegliese, l’affettuoso ritratto familiare Il cesto delle arance (o La Mamma, Marco e Checco), il delicato Ritratto di Elena Cibrario e una delle tavolette realizzate nel corso del primo soggiorno siamese con l’Ingresso al Wat Phra Kew, il Tempio di Smeraldo, il più importante di Bangkok. In mostra, anche dieci importanti opere di collezioni private, tra i quali un Autoritratto del 1919, il delicato Ritratto di Rosamond Gariazzo, L’ora del bagno con la moglie e il primo figlioletto, Me Ciani, ballerina della Regina, realizzato dopo il secondo soggiorno in Siam, e gli inediti Ritratto della moglie e un curioso Soggetto cinese; l’esposizione è corredata da documenti originali, disegni, lettere, stampe, incisioni e fotografie.
La mostra intende offrire uno sguardo su esperienze cruciali che segnarono la vita e la produzione dell’artista: il profondo legame con Usseglio, le esperienze in Siam, il suo peculiare talento per la ritrattistica.
Una nuova, importante occasione di lettura e riflessione cui contribuiscono i saggi raccolti in catalogo, di Rosanna Maggio Serra (Riflessioni su Cesare Ferro Milone e la sua pittura in margine alla mostra), Daniela Berta («La mia rude di montanaro anima contemplativa». Lettere 1913-1919) e Gian Giorgio Massara (La fortuna critica), preceduti da testi introduttivi di Alberto Tazzetti, presidente dell’Associazione Amici del Museo Civico di Usseglio, Virginia Bertone, conservatore della GAM, e Francesco e Luca Mattia Ferro Milone, figlio e nipote dell’artista.