Sotto le stelle della Zisa
Ricucire un tessuto lacerato, ritessere la tela infinita tra Palermo e il cinema, tra la città e le sue stelle, tra il mediterraneo e l’Europa. Riabituarsi alla visione su grande schermo, recuperare gli appuntamenti mancati per le carenze di una distribuzione che considera ancora per molti versi la sicilia una terra straniera.
Comunicato stampa
Ricucire un tessuto lacerato, ritessere la tela infinita tra Palermo e il cinema, tra la città e le sue stelle, tra il mediterraneo e l’Europa. Riabituarsi alla visione su grande schermo, recuperare gli appuntamenti mancati per le carenze di una distribuzione che considera ancora per molti versi la sicilia una terra straniera.
Il tutto nei viali di quella che potrebbe essere la cittadella del cinema a Palermo, a due passi dal cinema De Seta e dal Centro Sperimentale di Cinematografia. E provare nelle sere calde di mezza estate - dal 23 luglio al 10 agosto con due proiezioni al giorno, una alle 21 e una alle 23 - a rappacificarsi - "Sotto le stelle della Zisa" - con il cinema nazionale, quello popolare e quello di ricerca, due anime di uno stesso corpo di cui riscoprire la voce (ingresso libero).
"Sotto le stelle della Zisa" - nell'ambito dei Cantieri del Contemporaneo - è un'iniziativa dall'associazione culturale Sudtitles, con la direzione artistica di Andrea Inzerillo e l'organizzazione di Tatiana Lo Iacono. La rassegna si apre mercoledì 23 luglio, alle ore 21, con la proiezione dell'atteso documentario "Le cose belle", in presenza del regista Agostino Ferrente.
Di cosa parla il cinema italiano contemporaneo? Che paese racconta, quali sono le sue storie, le sue angosce, le sue paure, le sue forze? È possibile ancora oggi considerare il cinema italiano come un corpo vivo che riesca a parlare ai suoi concittadini come all’epoca gloriosa del neorealismo e forse più ancora della commedia all’italiana? E contemporaneamente guardare oltre, per vedere di cosa parla invece un cinema che viene dall’altra parte del mondo, con uno degli autori più importanti del cinema contemporaneo come il sudco- reano Hong Sang-Soo, soltanto da poco distribuito anche in Italia ma punto di riferimento conclamato del panorama internazionale? Come riallacciare il rapporto tra il mondo dei festival e quello delle visioni di massa e ripensare in questo modo il cinema come grande vera arte popolare, nella cornice estiva di un’arena cittadina proprio nell’epoca della rilocazione del cinema, della rarefazione delle sale, della chiusura delle arene?
"Sono queste le domande che danno il via a questa rassegna. Tutte domande che rimarranno senza risposta, probabilmente. Ma il grande cinema, quello che ci ha insegnato a essere troppo seri per essere dilettanti ma non abbastanza per diventare dei professionisti, non è forse proprio quello che pone domande piuttosto che dare risposte?" spiega Andrea Inzerillo, direttore artistico dell'iniziativa "Sotto le stelle della Zisa".
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23 luglio
Ore 21
Le cose belle
di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno Italia 2013, 88’ Documentario
Sarà presente il regista Agostino Ferrente
Si dice che il tempo aggiusta tutto… Ma chissà se il tempo esiste davvero? Forse il tempo è solo una credenza popolare, una superstizione, una scaramanzia, un trucco, una canzone. Il tempo si passa a immaginare, ad aspettare, e poi, all'improvviso, a ricordare. Ma allora, le cose belle arriveranno? O le cose belle erano prima? Quattro vite a confronto nella Napoli piena di speranza del 1999 ed in quella paralizzata di oggi. La fatica di diventare adulti attraverso gli occhi di quattro ragazzi napoletani: Fabio ed Enzo, due maschietti dodicenni ancora bambini, e Adele e Silvana, due signorinelle quattordicenni. Quattro sguardi pieni di tristezza, ironia, ingenuità, fragilità, cinismo, paura e bellezza.
AGOSTINO FERRENTE (Cerignola, 1971) ha diretto i pluripremiati cortometraggi Poco più della metà di zero (1993) e Opinioni di un pirla (1994). Nel 1997 con Giovanni Piperno realizza Intervista a mia madre (1999) e Il film di Mario (1999-2001). Nel 2001 fonda a Roma il gruppo "Apollo 11" che salva lo storico cinema-teatro Apollo dal rischio di diventare sala bingo. Con Apollo 11, insieme a Mario Tronco degli Avion Travel, crea L'Orchestra di Piazza Vittorio, e ne racconta la nascita nel 2006 con il documentario omonimo. È ideatore del progetto OPV i Diari del ritorno, i cui primi due episodi pilota sono stati diretti da Alessandro Rossetto e Leonardo Di Costanzo. Con Anna Maria Granatello crea il Premio Solinas – Documentario per Il Cinema.
GIOVANNI PIPERNO (Roma, 1964) Ha lavorato come aiuto e assistente operatore per registi come Terry Gilliam, Martin Scorsese, Nanni Moretti. Dal 1997 ha cominciato diretto programmi televisivi e documentari tra cui Intervista a mia madre, Il film di Mario e L'esplosione, vincitore del Torino Film Festival 2003. CIMAP! centoitalianimattiapechino ha partecipato al Festival di Locarno 2008 ed ha vinto il Premio Libero Bizzarri 2009. Il pezzo mancante, sulla famiglia Agnelli, ha vinto al TTF 2010 il Premio Cinema Doc e il premio miglior regia Cinema Doc. Da alcuni anni è uno dei conduttori di Hollywood Party, storica trasmissione di Radio 3 dedicata al cinema.
A seguire, ore 23:
Il sud è niente
di Fabio Mollo Italia 2013, 90’ Drammatico
Grazia vive a Reggio Calabria con suo padre Cristiano. Aveva 12 anni quando suo fratello maggiore Pietro è emigrato in Germania. Da allora non l’ha mai più rivisto. Cristiano le ha detto che Pietro era morto, e non ne ha più riparlato. Oggi Grazia ha 18 anni. Il suo corpo è cresciuto con sembianze maschili, come a voler riempire quel vuoto che Pietro ha lasciato. Una notte, dopo un litigio con Cristiano, Grazia va in spiaggia, entra in acqua, e dal fondo nero del mare vede riemergere una figura umana, che sparisce nella notte, nella quale pensa di riconoscere il fratello. Da quella notte Grazia inizia a credere che suo padre non le abbia detto tutta la verità e che Pietro sia nascosto da qualche parte, aspettando di essere ritrovato.
FABIO MOLLO è nato a Reggio Calabria nel 1980. Nel 2002 si è laureato a Londra presso la University of East London con il BA Honour Bachelor of Arts in Visual Theory, Film History. Nel 2007 ha ottenuto il diploma di regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha lavorato come assistente alla regia per vari film e come videomaker per MTV. Ha scritto e diretto diversi cortometraggi e documentari. Tra questi “Al Buio” (62a Mostra del Cinema di Venezia) e il suo saggio di diploma "Giganti" che ha vinto il premio per miglior cortometraggio al Torino Film Festival 2007, la menzione speciale per la regia ai Nastri d’Argento 2008, la menzione speciale della stampa internazionale a Clermont-Ferrand 2008 ed è stato selezionato in concorso al 58esimo Festival di Berlino. Nel 2005 è stato finalista al Premio Solinas. Nel 2010 è stato selezionato per l' Universal Filmmaster Program a Los Angeles. Nel 2011 ha vinto il Premio Giovani Registi Italiani – Young Italian Filmmakers Prize dell'Istituto di Cultura Italiano di New York e una borsa di studio presso la New York Film Accademy. "Il Sud è Niente" è il suo primo lungometraggio.