Coexistence: per una nuova koinè adriatica
La suggestiva Piramide accoglie, nell’ambito del progetto Artvision, una importante mostra itinerante internazionale coordinata dalla Fondazione Pino Pascali di Polignano a Mare, che partirà dall’Albania per raggiungere Venezia, Croazia, Montenegro e Puglia.
Comunicato stampa
Tirana è la prima capitale ad ospitare “Coexistence”. Dalla suggestiva location della Piramide, uno degli edifici simbolo del dismesso potere dittatoriale di Hoxha e, ancora oggi, al centro di una complessa vicenda di recupero, prende il via dal 1 al 24 agosto la prima delle cinque tappe del progetto espositivo di arte contemporanea “ART IN PORT - Coexistence: for a new Adriatic koinè” che vedrà coinvolti, fino a marzo 2015, gli artisti dei cinque Paesi partner della rassegna: Albania, Montenegro, Croazia, Italia (Veneto e Puglia).
La mostra è inserita nel progetto “arTvision. A live art channel” finanziato nell’ambito del Programma di cooperazione territoriale europea IPA Adriatico 2007/2013, con l’intento di mobilitare e connettere l’energia creativa di giovani artisti chiamati a partecipare da protagonisti. È un progetto pilota guidato dalla Regione Puglia - Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti, con il supporto tecnico dell’Apulia Film Commission, che coinvolge: Fondazione Pino Pascali Museo d'Arte Contemporanea; Regione del Veneto - Direzione Attività culturali e Spettacolo; Accademia di Belle Arti di Venezia; Ministero della Cultura del Montenegro; Facoltà di Arti Drammatiche di Cetinje – Montenegro; Ministero della Cultura dell’Albania; Università delle Arti di Tirana – Albania; Contea Litoranea-Montana – Croazia; Kanal RI - Croazia.
L’idea promotrice è volta a strutturare un dialogo ravvicinato tra nazioni transfrontaliere attraverso un’operazione culturale al fine di rintracciare comunanze e discontinuità tra popoli che condividono il mare nostrum del Mediterraneo adriatico. Una mostra e cinque declinazioni in location e territori differenti per affermare il concetto di una nuova Koinè linguistica che traduca le identità territoriali nelle dinamiche della relazione, dell’apertura e del confronto.
Gli artisti provenienti dalle differenti aree geografiche, coordinati da un team di curatori diretti dalla Fondazione Museo Pino Pascali, in collaborazione con i rispettivi coordinatori dei Paesi partner, si sono confrontati su tematiche comuni quali storie e narrazioni, miti e leggende, spiritualità e religioni, migrazioni e nomadismo, per giungere a rafforzare un'idea di europeità comune troppo spesso dimenticata.
La curatela della mostra è affidata al critico e curatore Roberto Lacarbonara, in stretta collaborazione con l’Università delle Arti di Tirana (referenti: Vladimir Myrtezai Grosha e Pjeter Guralumi) e la GKA – Galleria Nazionale di Tirana (referente: Ardian Isufi)..