Principia Bruna Rosco – I Colori del Parco

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO SIPARI
via Principe di Napoli, 30, Pescasseroli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ore 10-12.30-16-24

Vernissage
08/08/2014

ore 18 performance di Tiziana Cera Rosco

Artisti
Principia Bruna Rosco
Generi
arte contemporanea, personale

La mostra dell’artista lucana ospita una serie di dipinti che catturano i colori del paesaggio circostante.

Comunicato stampa

Principia Bruna Rosco nasce nell’Ottobre 1944 a Lavello, in Basilicata, ma è grata alle città di Milano e Barrea (AQ) che l’hanno adottata come artista. Dotata di un evidente talento artistico, ha al suo attivo più di cinquecento mostre di pittura, personali e collettive, sia in Italia sia all’estero. Le sue opere sono presenti in molti Musei; le più importanti sono nel Museo d’Arte Sacra di Chieti, nel Museo d’Arte Contemporanea di Praia a Mare (CS) e nella Sede del Comando Militare Esercito Lombardia e NATO. La Rosco, circa cinquant’anni fa, è stata tenuta a battesimo dai grandi maestri dell’arte come Schifano, Brindisi, Poli e altri di grande autorevolezza, ha saputo aprirci le porte al vero, pertanto, dalla sua anima artistica, sprigiona un’inesauribile energia nella quale riaffiora lo spirito del pittore, del poeta e dello scrittore che la caratterizza nel campo dell’arte a largo spettro. Questo speciale coraggio di mettersi in gioco fa sì che la tensione creatrice non si addormenti, anzi, implicitamente, amplifica l’energia, la ribellione, la potenza e la creatività; sono simboli di passione, emblemi della sua arte che l’agitano felicemente, inesorabilmente e che affida alle ali della libertà.

“Quali e quante anime ha l’artista Principia? - si domanda il noto poeta, attore e critico d’arte Alberto Figliolia - Principia è Terra nascente, coi suoi silenzi sonori, colle trasparenze della sua voce d’artista incontaminata – e pure strettamente, dolorosamente ancorata alla quotidianità – il suo essere artista totale”.
Donna dal carattere passionale, forte e battagliero, la Rosco ha dato corso alla sua vita di pittore, ma ha voluto fortemente dedicarsi anche a un’altra nobile arte: la scrittura. Ha pubblicato due libri di poesie “Vorrei” e “Conoscere il Vento” e tre romanzi “PETRA – La donna del Vento”, “La Ragione del Destino” e “L’Incursore”. Ora ha terminato l’ultimo romanzo dal titolo “Kamikaze” di prossima pubblicazione. E’ una storia di guerra, e non di una guerra qualsiasi perché si parla di una guerra non convenzionale, scritto insieme a un alto Ufficiale del settore che, per ragioni di sicurezza Nazionale e Personale, non può essere menzionato. “Per la prima volta, in Italia, – afferma nella prefazione il Generale di Brigata Antonio Pennino, Comandante Militare Esercito Lombardia - uno scrittore affronta tali tematiche ed è un "plus valore" al primato, il fatto che si tratti di una donna. Situazioni che, anche solo in termini di storie fantastiche e romanzate, sembravano per soli uomini, hanno, ora, in una donna, l'ultima, efficace divulgatrice”.

Palazzo Sipari, costruito tra il 1700 e il primo decennio del 1800, è la casa dove nacque Benedetto Croce, il filosofo, storico, scrittore e politico "rifondatore" del Partito Liberale Italiano.
E’ il più importante edificio civile di Pescasseroli, realizzato dalla famiglia Sipari, il cui maggiore esponente fu Erminio Sipari, deputato nei primi decenni del Novecento e promotore e primo presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo. L'edificio è un’importante testimonianza di architettura gentilizia con un’impostazione architettonica di tipo tardo-rinascimentale. Si segnala il portale di accesso in pietra, il monumentale cortile e scalone interno e l’insieme degli edifici annessi quali scuderie e magazzini che ne caratterizzano l'aspetto. Nel Palazzo nacque Benedetto Croce, illustre filosofo italiano che nel 1910 da Pescasseroli tenne l’importante “discorso di Pescasseroli”.

Ospiti della famiglia Sipari nel palazzo sono state le più alte personalità della reale casa di Savoia come ad esempio il principe Amedeo Duca d’Aosta e il Principe di Napoli, il futuro Re Vittorio Emanuele III.
Il Palazzo è stato abitato dalla famiglia Sipari fino al 2006 e nel 2010 è stata aperta al pubblico la Casa-Museo, sede anche della Fondazione Sipari che ha fini culturali e di gestione del ricco patrimonio della famiglia Sipari. Fanno parte del Palazzo le Scuderie, dove vengono realizzate numerose mostre d’arte, così come la Cappella dell’Addolorata.