Scultori a Brufa – Tito Amodei

Informazioni Evento

Luogo
SALA POLIVALENTE COMUNALE
Via del Pozzetto Brufa, Brufa, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ore 18-24

Vernissage
19/08/2014

ore 18

Contatti
Email: info@patriziacavalletticomunicazione.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Tito Amodei
Generi
arte contemporanea, personale, collettiva

Inaugurazione dell’opera permanente dello scultore, padre passionista, Tito Amodei, più noto con il solo nome di Tito, artista invitato dalla Pro Loco della frazione del Comune di Torgiano, per festeggiare la 28a edizione di “Scultori a Brufa. La Strada del Vino e dell’Arte”.

Comunicato stampa

Martedì 19 Agosto 2014, alle ore 18, a Brufa (PG), in Piazza Mancini, si terrà la cerimonia d’inaugurazione dell’opera permanente dello scultore, padre passionista, Tito Amodei, più noto con il solo nome di Tito, artista invitato dalla Pro Loco della frazione del Comune di Torgiano, per festeggiare la 28a edizione di “Scultori a Brufa. La Strada del Vino e dell’Arte”.

“Vibrazioni” è il titolo che lo scultore ha dato all’opera in acciaio inox: è alta 6 metri, con una base di 2,60 mt. x 1,20 mt.
Sarà collocata lungo la strada che da Brufa porta a Ponte San Giovanni.

Fino al 31 Agosto 2014, presso la Sala polivalente comunale del borgo medievale, si potrà visitare anche una mostra con 20 opere circa dell’artista, a cura del critico d’arte Massimo Duranti.

In occasione dell’evento di Brufa, con ospite il M° Tito, verrà stampato un catalogo.

Tito Amodei, in arte Tito, pittore, scultore e incisore, nasce a Colli al Volturno nel 1926 e nel 1957 si diploma all’Accademia di Belle Arti di Firenze con Primo Conti e per la grafica con Giuseppe Viviani.
Inaugura la sua prima personale nel 1958 e negli stessi anni inizia ad esporre in Italia e all’estero. Nel 1959 chiamato da Primo Conti partecipa al Premio Arezzo insieme con Turcato, Campigli, Severini e altri. Nel 1960 Giulio Carlo Argan lo invita a Porto Ercole a prendere parte alla mostra collettiva Omaggio a Caravaggio insieme a Pirandello, Verna, Berti, Purificato e nello stesso anno inizia a lavorare all’opera Il grande nudo, presentata da Giorgio Saviane nel suo libro La Donna del Legno edito da Rizzoli nel 1979. Esposta a Torino nel 1964.
Nel 1962 pubblica per le Edizioni De Luca di Roma 50 artisti per la Passione, un’antologia di opere d’arte contemporanea sulla Passione di Cristo. Nel 1967 fonda il Centro di Sperimentazione Artistica Sala 1 nei locali attigui alla Scala Santa di cui cura le prime mostre con artisti come Matta e Wotruba. Nel frattempo partecipa a numerose mostre in Italia e all’estero (Vienna, Innsbruck, Colonia) e porta avanti la sua intensa attività di scrittore e curatore.
Nel 1970 esegue il monumento ai caduti di Colli al Volturno, suo paese natale. Nel 1983 viene nominato membro dell’Accademia dei Virtuosi al Pantheon e negli stessi anni riceve numerose committenze per opere pubbliche e private. Nel 1987 riceve da Filiberto Menna l’invito a partecipare alla rassegna Italy on Stage presso lo Sculture Center di New York accanto a Nunzio, Lucilla Catania, Paul Klerr e altri. L’anno successivo Giorgio di Genova lo sceglie per la Biennale di Baghdad. Tra il 1990 e il 1994 inizia la sua grande antologica itinerante Le Grandi Sculture presentata da Costantino Dardi e che si tiene al Palazzo dei Consoli di Gubbio, alla Rocca Paolina di Perugina, al Palazzo dei Papi di Viterbo, nella Chiesa di San Lorenzo ad Aosta e nella Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano. Nel 1999 riceve una committenza dal Collegio Massimo all’EUR per illustrare con un’opera in terracotta di 30 metri di lunghezza i 400 anni della Compagnia di Gesù poi documentata dalla pubblicazione Trenta Metri di Storia nella Chiesa del “Massimo”; Massimo Carboni cura la presentazione della sua mostra personale Semi della Forma presso la Chiesa di Ss. Giovanni e Paolo di Roma; viene invitato dalla CEI a far parte della giuria per i progetti pilota delle Nuove Chiese Italiane. Alcune sue opere vengono scelte come scenografie per lo spettacolo Gilgamesh di Sharoo Kheradmand al Teatro Salauno.
Nel corso della sua attività Tito ha realizzato numerosi lavori su committenza e soprattutto ha partecipato a centinaia di iniziative, mostre ed eventi.
Nel 2000 si tiene una sua antologica curata da Simonetta Lux e Achille Pace alla Galleria Civica di Termoli e Giuseppe Appella lo chiama a partecipare alla mostra Presenza Spazio, Forte Stella (Porto Ercole) insieme ad Almagno, Lorenzetti, Magnoni e altri. Nel 2002 a San Giovanni a Piro (Salerno) viene inaugurato il suo Monumento ai Caduti della Resistenza. Nello stesso anno inizia a lavorare all’imponente mosaico (250 mq) per il Santuario di Santa Maria Goretti a Nettuno, terminato tre anni dopo. Nel 2004 realizza la Via Crucis nei Sassi di Matera presentata da Giuseppe Appella. Nel 2005 è co-curatore della sezione Già…e non ancora, artisti e liturgia oggi, della 51ˆ Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, alla Chiesa di San Lio; partecipa insieme a Guttuso, Mirko, Sironi, Chagall, Campigli e altri a Deposizioni fiorentine anni ’60 curata da Fausto e Carmela Moreschi presso Casa Masaccio – Arte Contemporanea a San Giovanni Valdarno (Arezzo). Sempre nel 2005 si inaugura la sua grande antologica al Complesso del Vittoriano di Roma a cura di Giuseppe Appella, Tito. Opere dal 1979 al 2005 e nel 2006 il MUSMA – Museo della Scultura di Matera acquisisce tre sue grandi sculture. Nel 2007 Massimiliano Fuksas sceglie un suo tabernacolo per la Chiesa di San Giacomo a Foligno progettata dall’architetto stesso. Nel settembre 2008 la Fondazione Paolo VI organizza una sua piccola antologica a Brescia e nel 2009 la galleria Sala 1 ospita la mostra Pensare la Forma, a cura di Giuseppe Appella: accurata selezione di sculture realizzate tra il 1964 e il 2006. Attualmente è impegnato in vari progetti pubblici nonché nella progettazione della Fondazione intestata al suo nome.
Tra le numerose pubblicazioni e monografie:
Tito. Le Sculture, Roma 1976; Tito. Sculture Grafica, Galleria San Fedele, Milano, 1980; Tito, Quaderni artisti italiani d’oggi, 1983; Tito, con testo di Mirella Bentivoglio, Edizioni del Brandale, Savona, 1984; In materia di Enrico Crispolti, Edizioni Sala 1, 1984; Tito. Strutture di Segni con testo di Enrico Crispolti, Edizioni Sala 1, 1985; La Grande Scultura, di Filiberto. Menna, 1987; Le Grandi Sculture, a cura di Costantino Dardi, catalogo della mostra itinerante a Palazzo dei Consoli di Gubbio, alla Rocca Paolina di Perugina, al Palazzo dei Papi di Viterbo, alla Chiesa di San Lorenzo ad Aosta, alla Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano, 1990-1994; Tito Semi della Forma. Ultime Sculture, testo di Massimo Carboni, Edizioni Accademia degli Incolti, Roma,1995; Tito. Scultura, Pittura Grafica 1962-2000, a cura di Simonetta Lux e Achille Pace, 2000; Tito. Opere dal 1979 al 2005, a cura di Giuseppe Appella, Edizione Della Cometa, Roma, 2005; Tito. Il Segno. Grafica 1955-2005 con testo di Antonello Rubini, Edizioni Artetempo, Teramo, 2007. Signum Magnum. Perché la Madonna vuole apparire kitsch?, Tito Amodei, Edizioni Feeria, Comunità di San Leonino, 2010. Tito. Piccolo formato sculture 1958-2009 cera-legno-bronzo con testo di Lorenzo Canova, Edizioni Staurós, San Gabriele Teramo, 2010.
Le sue opere sono presenti in importanti collezioni private e pubbliche e nelle raccolte di prestigiosi musei del mondo, tra le quali:
Albertina di Vienna; Art Gallery e Museum Kelvingrov di Glasgow (Scozia); Museo di Arte Moderna di Tel Aviv; Museo di Gand, Belgio (Raccolta di Jan Hoet); Musei Vaticani; Museo Staurós di San Gabriele (Teramo); Museo Bargellini di Cento (Ferrara); Museo Nazionale della Grafica di Roma; Collezione della Farnesina - Ministero degli Affari Esteri; MUSMA- Museo della Scultura di Matera.

28a edizione di “SCULTORI A BRUFA, LA STRADA DEL VINO E DELL'ARTE”:
promossa ed organizzata dalla Pro Loco di Brufa
in collaborazione con il Comune di Torgiano – Città del Vino;
con il patrocinio della Provincia di Perugia - “Perugia 2019, Assisi e i luoghi di S. Francesco”;
con il sostegno della Regione Umbria - Camera di Commercio di Perugia - Banca Popolare di Spoleto – Gesenu;
sponsor Megacolor Geniale - Impresa Edile Francesco Martinelli - Barbetti Materials - Banca Mediolanum, filiale di Foligno.

La manifestazione fu ideata dalla Pro Loco di Brufa nel 1987: invitando uno scultore all’anno ad esporre i propri lavori per le strade che dominano i vigneti e le piazzette del borgo e acquisendo un’opera per ciascun artista, è arrivata alla 28a edizione con risultati entusiasmanti. Oramai, durante tutto l’anno, molti turisti e collezionisti arrivano a Brufa per visitare le sculture all’aperto in permanenza e per il mondo dell’arte l’iniziativa è un appuntamento consolidato.

In questo paesaggio sono state inserite le sculture degli artisti: Massimo Pierucci, Marcello Sforna, Mario Pizzoni, Agapito Miniucchi, Giuliano Giuman, Aurelio De Felice, Bruno Liberatore, Nino Caruso, Loreno Sguanci, Umberto Mastroianni, Mirta Carroli, Carlo Lorenzetti, Joaquín Roca-Rey, Nicola Carrino, Giuliano Giuliani, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Mauro Staccioli, Valeriano Trubbiani, Pietro Cascella, Teodosio Magnoni, Federico Brook, Umberto Corsucci, Ettore Consolazione, Beverly Pepper, Federica Marangoni, Marco Mariucci.

Brufa è un piccolo centro del Comune di Torgiano, sulle cui colline sono situati i vigneti della prestigiosa produzione enologica torgianese; domina la piana del Tevere e la pianura di Assisi fino a Foligno. Fa parte della dorsale Torgiano - Brufa - Miralduolo - Torgiano, dove si sviluppa “La Strada del Vino e dell’Arte”.

“Scultori a Brufa” è nell’ambito della 46a edizione di “BRUFA IN FESTA”, che si tiene dal 19 – 31 Agosto 2014. IN CARTELLONE: intrattenimento musicale nelle tre "taverne" (taverna, tavernetta al Castello e Giardino del Vino), teatro e la seconda edizione della “Maratona dell'Arte” (31 agosto 2014, percorso fra i vigneti).

Da segnalare tra le iniziative di “Brufa in Festa”, il 19 Agosto, alle ore 21.30, presso il Parco delle Sculture, la terza edizione del GRAN CONCERTO VOCALE E STRUMENTALE con l'esecuzione di arie di opera lirica.
Sul palco, si esibiranno 150 coristi circa, provenienti da cori dell'Umbria e del Lazio e l’Orchestra di Fiati dell’Alta Umbria; il concerto sarà diretto dal Maestro Antonio Pantaneschi.

STORIA DI BRUFA
II centro abitato di Brufa si trova in posizione strategica su un colle di circa 300 m slm fra la pianura del Tevere e la piana di Assisi. Nel territorio è attestata la presenza romana ed etrusca da numerosi rinvenimenti. Tra XII e XIII secolo l’intera area è interessata da un notevole riassetto urbanistico promosso dal comune di Perugia nell’ambito di un progetto di costituzione e consolidamento del proprio territorio, indirizzato alla difesa dei confini e all’incremento demografico; infatti proprio la costituzione dei centri di Torgiano e Brufa, ora citato come Castel Grifone, avvenuta nel 1274 e nel 1276 conferma questa volontà di fortificare il confine con il territorio di Assisi caratterizzato fino alla metà del Duecento solo dalla presenza di ville. Il territorio di Torgiano e in particolare Castel Grifone sono ricordati per un'importante battaglia combattuta nel 1367 fra le truppe del Papa Urbano V, guidate dal famoso capitano Giovanni Acuto (John Hawkwood), e le milizie del comune di Perugia guidate dall'Anichino; lo scontro fu fatale per Perugia che perse il dominio dell’Umbria.
Nel 1415, prigioniero in una torre del castello, Giovanni da Capestrano ebbe la visione di San Francesco che lo spinse sulla via della santità. La storia del castello di Brufa si lega, nella seconda metà del Milleseicento, a quella di Andrea Angelini Bontempi, musicista, architetto, pittore, letterato, uomo di grande cultura e di grande ingegnosità, che a Brufa aveva acquistato fabbricati e terreni; qui morì nel 1705 e fu sepolto nella chiesa dei S.S. Cosma e Damiano da lui stesso fatta edificare nel castello; la chiesina è andata distrutta e le spoglie sono state trasferite nella chiesa principale dedicata al patrono del paese S. Ermete che si trova all’esterno della cinta muraria. La chiesa è già menzionata nel 1568 quando il vescovo Della Corgna fa trasferire qui il fonte battesimale e venne edificata su un terreno di proprietà dei Cavalieri di Malta che ne conserverà il diritto di patronato fino al 1925. Accanto alla chiesa nel 1896 viene fatto erigere il campanile alto 25 metri.