I Carabinieri nella storia
La mostra già esposta a Nissoria EN prosegue il suo iter espositivo ed affronta all’Oratorio del S.S. Rosario il pubblico di Valledolmo, dopo l’esposizione al Castello La Grua di Talamanca di Carini.
Comunicato stampa
La mostra già esposta a Nissoria EN prosegue il suo iter espositivo ed affronta all’Oratorio del S.S. Rosario il pubblico di Valledolmo, dopo l’esposizione al Castello La Grua di Talamanca di Carini. La grande disponibilità degli artisti sta rendendo possibile che l’evento abbia la maggiore e capillare visibilità. Infatti dopo questo appuntamento sono previsti altri appuntamenti a Sant’Angelo di Brolo e a Catania. Realizzare questo, come tanti altri appuntamenti d’arte, non è cosa facile soprattutto quando le risorse come in questo caso sono pari a zero. Ma è l’apporto degli artisti e la loro disponibilità che ci fanno continuare a credere che l’arte non ha ancora detta l’ultima parola malgrado i neri disegni culturali del ministero del Beni Culturali e dell’assessorato regionale siciliano ai beni culturali. Importante è in questo senso la manifesta sensibilità e volontà dei Comuni che via via offrono spazi di prestigio per una mostra che è certamente di qualità e sensibilità per il territorio e per l’Arma dei Carabinieri.
Un straordinaria location quella dell’Oratorio del S.S. Rosario di Valledolmo, risalente al 1645 che ospiterà fino al 26 agosto le opere di: Antonella Affronti, Luciana Anelli, Bartman (Batolomeo Manno), Om Bosser, Alessandro Bronzini, Ilaria Caputo, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Angelo Denaro, Daniela Gargano, Giuseppe Gargano, Pippo Giambanco, Maria Grazia Lala, Antonino Liberto, Maria Pia Lo Verso, Pino Manzella, Franco Murer, Vanni Quadrio, Turi Sottile, Gianni Maria Tessari, Emanuela Tolomeo e Tiziana Viola Massa. Ognuno di loro in maniera diversa ha voluto rendere omaggio ai 200 anni di storia dell’Arma, rappresentando uomini e situazioni presenti e passate in Italia e all’estero e fornendo uno spaccato che colpisce oggi come in passato. Questi uomini, che vivono la veste di carabiniere per tutta la vita, sentono, amano, soffrono, ma la loro umanità non trascende mai i limiti delle norme disciplinari. È una condizione inderogabile che non può non trovarci d’accordo.