Tu se sai dire dillo
Terza edizione della rassegna Tu se sai dire dillo, dedicata alla memoria del poeta Giuliano Mesa (1957-2011) e ideata da Biagio Cepollaro.
Comunicato stampa
Lo Spazio Ostrakon ospita, tra il 18 e il 20 settembre 2014, la terza edizione della rassegna Tu se sai dire dillo, dedicata alla memoria del poeta Giuliano Mesa (1957-2011) e ideata da Biagio Cepollaro. Anche quest’anno l’attenzione è rivolta a poeti importanti e radicali del ‘900, ancora poco conosciuti, come Gianni Toti (1924-2007), tra l’altro pioniere della video poesia in Italia, di cui viene presentata per la prima volta, a cura di Daniele Poletti, l’intera opera in versi; Emilio Villa (1914-2003), precursore delle neoavanguardie,in nome del quale si sono svolte nel corso dell’anno molte iniziative promosse da Enzo Campi, a partire proprio dalla galleria Ostrakon, e Paola Febbraro (1956-2008), poetessa prematuramente scomparsa intorno alla cui opera parleranno Anna Maria Farabbi ,Viola Amarelli e Giusi Drago.
Ad arricchire il programma vi è la presentazione dell’ambizioso progetto Phonodia, curato da Alessandro Mistrorigo della Ca’ Foscari di Venezia, relativo ad un archivio di voci di poeti di tutto il mondo. Sulla questione della critica letteraria oggi, infine, verterà una conversazione tra Luigi Bosco e Lorenzo Mari, redattori del blog In realtà, la poesia, e Luciano Mazziotta.
La manifestazione pone a contatto diretto alcune radici novecentesche della ricerca in poesia e le riflessioni critiche dei più giovani che operano prevalentemente in rete.
18 SETTEMBRE, GIOVEDÍ
ore 19.00
Biagio Cepollaro legge Giulia Mesa
Buffet e aperitivo
ore 21.00
Gianni Toti e la Casa Totiana
a cura di Daniele Poletti e con la collaborazione della Casa Totiana
Invitati e interventi:
Daniele Poletti, Ermanno Moretti, Daniele Bellomi, Pia Abelli Toti, Dome Bulfaro, Giovanni Anceschi, Pier Luigi Ferro, Raffaele Perrotta, Giacomo Verde, Giacomo Cerrai
Pia Abelli Toti parlerà della Casa Totiana e di Gianni Toti.
Daniele Poletti e Ermanno Moretti presenteranno [dia•foria e il libro TOTILOGIA
E’ la prima antologia completa dell’opera poetica di Toti, corredata da interventi critici, creativi e da un inedito. Il libro è stato pubblicato, con il sostegno de La Casa Totiana, da [dia•foria, edizioni Cinquemarzo.
Giacomo Verde presenterà il video Fine Fine Millennio, che partecipò all’UTAPE del 1987, con Gianni Toti in giuria
Proiezione di 2/4, video di Gianni Toti
19 SETTEMBRE, VENERDÍ
ore 19.00
La critica letteraria: In realtà, la poesia
Luigi Bosco e Lorenzo Mari dialogano con Luciano Mazziotta.
Invitati:
Francesco Forlani, Vincenzo Frungillo, Andrea Inglese, Giorgio Mascitelli, Luigi Metropoli, Davide Racca, Italo Testa, Pino Tripodi
Buffet e aperitivo
ore 21.00
Progetto PHONODIA Ca’ Foscari di Venezia
a cura di Alessandro Mistrorigo
20 SETTEMBRE, SABATO
ore 19.00
La poesia di Paola Febbraro
a cura di Giusi Drago
Intervengono:
Viola Amarelli e Anna Maria Farabbi
Buffet e aperitivo
ore 21.00
Un anno per Villa
a cura di Enzo Campi
"Il Clandestino", video-intervento di Stelio Maria Martini su Emilio Villa
Saranno presenti alcuni degli autori che hanno collaborato alle imprese editoriali e performative del progetto Parabol(ich)e dell’ultimo giorno, Dot.Com Press – Le Voci della Luna.
Il libro raccoglie, oltre ai testi villiani, contributi critici e operazioni verbovisive di:
Daniele Bellomi, Dome Bulfaro, Giovanni Campi, Biagio Cepollaro, Tiziana Cera Rosco, Andrea Cortellessa, Enrico De Lea, Gerardo de Stefano, Marco Ercolani, Flavio Ermini, Ivan Fassio, Rita R. Florit, Giovanna Frene, Gian Paolo Guerini, Gian Ruggero Manzoni, Francesco Marotta, Giorgio Moio, Silvia Molesini, Renata Morresi, Giulia Niccolai, Jacopo Ninni, Michele Ortore, Fabio Pedone,
Daniele Poletti, Davide Racca, Daniele Ventre, Lello Voce, Giuseppe Zuccarino, Enzo Campi
Biografie e notizie
Giuliano Mesa è nato nel 1957 a Salvaterra (Reggio Emilia) e morto nel 2011. Ha vissuto a Roma e a Vasanello (Viterbo). Ha pubblicato le raccolte poetiche Schedario (Geiger 1978), I loro scritti (Quasar 1992), Improvviso e dopo (Anterem 1997), Quattro quaderni (Zona 2000).
Nel 2001, con Agostino Di Scipio, ha realizzato l'opera per poesia e musica Tiresia. È stato tra i redattori di "Ákusma. Forme della poesia contemporanea" (Metauro 2000).
Giuliano Mesa (1957-2011), tra i poeti della sua generazione, è stato uno dei pochi che ha intrecciato nel suo fare poesia sia le esigenze della letteratura (la ricerca formale, la coerenza dello stile) sia quelle del pensiero critico, la necessità storica della visione etico-politica del mondo e, cosa più rara, il rigore concreto del proprio comportamento, l’incarnazione quotidiana dei propri valori senza compromessi. E’ stato uno dei pochissimi della sua generazione a sottrarsi sia ad un certa idea accademica dell’avanguardia letteraria,sia ad una sua ideologica negazione, restando immune rispetto alle trappole delle sterili opposizioni e fedele a qualsiasi costo all’esperienza diretta della storia, senza narrazioni posticce e ‘innamorate’ e senza illusioni palingenetiche.
La poesia come forma di conoscenza: per lui questo voleva dire assegnare alla poesia qualcosa di molto più importante di qualsiasi funzione decorativa, consolatoria e narcisistica a cui troppo spesso è stata ridotta e si riduce. Ma voleva anche dire sottrarre la poesia al manierismo di una tecnica fine a se stessa. La poesia di Mesa è la poesia che vive e fa vivere il presente, al di fuori di ogni conformistica e obbligata attualità, è la presenza di un’emozione legata strettamente ad un pensiero e a un giudizio. La poesia ha per oggetto la condizione umana, se è meno di questo, se è mero esercizio di stile o peggio di non stile, non può importare molto. Giuliano Mesa è stato un poeta che si è occupato appassionatamente della condizione umana, escludendo la sua biografica vicenda per usare se stesso come un sensore di linguaggio, per così dire, un radar straordinario capace di captare le voci taciute dell’umanità: dal primo libro al Tiresia, all’opera che allude tragicamente all’orrore della storia senza riscatto, la poesia è stata per lui l’unico modo per andare al di là della comprensione intellettuale e dell’indignazione, il modo per riportare un’emozione-pensiero all’alterità, alla storia non raccontabile degli altri. La musica della e nella poesia, in particolare, con l’insistenza delle assonanze e delle allitterazioni, è stata chiamata da Mesa a produrre senso guidando il tracciato delle sue figure reticenti e intense e, insieme, una sorta di lenimento, di malìa.
Biagio Cepollaro
Biagio Cepollaro (Napoli,1959) poeta e artista visivo, vive a Milano. E’stato co-fondatore della rivista Baldus (1990-1996) e promotore del Gruppo 93. Per più edizioni è stato consulente di Milanopoesia. Dal 2003 è stato tra i primi in Italia a produrre edizioni on-line di poesia di ristampe e inediti. Poesia: Le parole di Eliodora, pref. di Carlo Villa, Forum/Quinta generazione, 1984.Scribeide, pref. di Romano Luperini, Manni, 1993; Luna persciente, pref. di Guido Guglielmi, Mancosu, 1993; Fabrica, pref. di Giuliano Mesa, Zona, 2002; Versi nuovi, pref. di Giuliano Mesa, Oedipus, 2004; Lavoro da fare, postfazione di Florinda Fusco, e-book, 2006; Le Qualità, La Camera Verde, Roma 2012. Arte visiva: Da strato a strato, introduzione di Giovanni Anceschi, La Camera verde, 2009 mostra all'Oratorium Passionis-Basilica di S.Ambrogio a Milano 2010. La materia delle parole, catalogo a cura di Elisabetta Longari, Galleria Ostrakon, Milano, 2011.L’Intuizione del propizio, Officina Coviello, Milano, 2011. da verso. transizioni arte-poesia, Accademia di Belle Arti di Brera, ex chiesa S. Carpoforo. Mentre il pianeta ruota è il titolo della mostra del 2013 presso il Laboratorio Primo aprile. Le tre vie è la mostra del 2014 nella galleria torinese Voyelles et Visions.
Giovanni Toti (Roma 1924-2007), “Vania” nella Resistenza romana (1943- 1945), è stato per decenni giornalista de “L’Unità”, de “La voce della Sicilia” e “Paese Sera”, inviato speciale in tutto il mondo per “Vie Nuove” e direttore del rotocalco della Cgil “Lavoro” dal 1952 al 1958.
In Ungheria ha incontrato Marinka Dallos, la compagna amatissima, mancata agli inizi degli anni ’90, coloratissima pittrice naïf, che si era scoperta intensa interprete delle antiche memorie della campagna ungherese sposate sapientemente con le nuove esperienze di vita italiana e soprattutto romana.
Dal mondo egli ha portato e tradotto in Italia testi sconosciuti e a volte scomodi, ha partecipato ai “cinegiornali liberi” con Cesare Zavattini e Jean-Luc Godard nel ’68-‘69, curato la rivista “Carte Segrete”. Negli anni Novanta ha ideato e diretto la collana “I Taschinabili”, edita da Fahrenheit 451.
Tra i tanti suoi amici possiamo annoverare Neruda, Pasolini, Metz, Cortàzar, Lilj Brik, Che Guevara, ma anche artisti e poeti di ogni età meno conosciuti di tutto il mondo.
Lo spirito di Toti è sempre stato combattivo, provocatorio, indagatore, coraggioso nell’accendere dibattiti e sempre pronto a contrastare le approssimazioni e le mode culturali, la “falsa coscienza” dei festival e dei convegni, da Pesaro a Venezia, da L’Avana a San Paolo, a Mosca, a Parigi.
Gianni Toti era un autore coltissimo dell’avanguardia letteraria e audiovisiva, avversario dei realismi più o meno socialisti. Lungi dal negare la sua appartenenza al partito comunista italiano, non è mai venuto meno alla personale identità creativa e a un’attenta critica degli automatismi del linguaggio. Ha sempre affermato con convinzione, erede in questo di pensatori quali Croce e Gramsci, che “l’arte è educatrice in quanto arte, non in quanto arte educatrice“. Sentiva e viveva l’arte come creazione sempre sperimentale e strumento privilegiato per pensare l’impensabile. Sovente avvertiva la necessità di ripetere anche a se stesso: “Il faut penser l’impensable”.
Negli anni ’80 ha fatto parte degli autori della breve stagione della “Sperimentazione Programmi” della Rai-radiotelevisione italiana, dedicata alle tecnologie elettroniche con videopoemi non trasmessi dalla nostra tv ma conosciuti, studiati e premiati in tutto il mondo. Ha realizzato la parte più consistente delle sue VideoPoemOpere soprattutto in Francia, sia a Marsiglia che al Centre International de Creation Vidéo (CICV) di Hérimoncourt (Montbéliard-Belfort) dove gli è stato intitolato un edificio, l’Espace Gianni Toti, dedicato a mostre e attività artistiche.
http://www.lacasatotiana.it/giannitoti/?page_id=10#sthash.Csvir49K.dpuf
Emilio Villa è nato ad Affori (MI) nel 1914. Si è spento a Rieti nel 2003. Studioso di varie lingue morte come il sumero e l’accadico. Pro-fondo conoscitore e manipolatore del greco, del latino e del francese. Traduttore della Bibbia e dell’Odissea. Critico d’arte, artista egli stesso, fautore e precursore delle avanguardie e delle sperimentazioni letterarie, si è industriato, nel corso della sua vita artistica, nel disseminare una gran quantità di scritti su quotidiani, riviste, cataloghi e di pubblicare opere a tirature limitatissime e oramai introvabili.
Tra le sue opere principali ricordiamo: Adolescenza, La Vigna ed., Bolo-gna, 1934; E ma dopo (con una litografia di Mirko), Le Edizioni d’Argo, Roma, 1950; 17 variazioni su temi proposti per una pura ideologia fonetica (con opere di Burri), Origine, Roma, 1955; Heurarium, Edizioni EX, Roma, 1964; Ash overritual, Emilio Villa to Philippe [sic] Lamantia, Luqsor, Roma, 1964; Traitée de pédérasthie céleste, Colonnese, Napoli, 1969; Attributi dell’arte odierna. 1947-1967, Feltrinelli, Milano, 1970; L’homme qui descend quelque: roman metamytique, Magma, Roma, 1974; hisse toi re d’amour da mou rire (romansexe), Geiger, Torino, 1975; le mûra di t;éb;é, Galleria Multime-dia, Brescia, 1981; Verboracula, in Tauma N°7, Ed. Maramotti, Reggio Emilia, 1981; Geometria Reformata, Collezione Tauma, Albinea (RE), 1990; Opere poetiche I, Coliseum, Milano, 1990; Letania per Carmelo Bene, Scheiwiller, Milano, 1996; Pittura dell’ultimo giorno. Scritti per Alberto Burri, Le lettere, Firenze, 1996; Zodiaco, Empiria, Roma, 2000; L’arte dell’umo primordiale, Abscondita, Milano, 2005.
Paola Febbraro è nata a Marsciano (PG), il 9 gennaio 1956. Ha scritto testi per la radio. Nel 1979 partecipa al Festival di Castelporziano come ideatrice e redattrice della Quotidiana
di Poesia.. Ha pubblicato racconti sperimentali su "Frigidaire". Ha lavorato come aiuto-regista e drammaturga con S.Carella, A.Vanzi, V.Cavallo, G,Frigerio. Con la raccolta Turbolenze in aria chiara è finalista al Premio Laura Nobile 1993. Nel 2000 pubblica a fratello stefano (La Volpe e
l’Uva, BO). Ha vinto il Premio Renato Giorgi 2002 con“La Rivoluzione è solo della Terra”(Manni Editore).
Opere di poesia:
Il Drago Addormentato (Antologica Poetromachia con R. De Angelis, R. M.Trovato e A. Trovato - Joyce & C.,Roma 1993).Turbolenze in aria chiara (Antologica i 5 poeti del premio Laura Nobile 1993 , Scheiwiller,1995) a fratello stefano (La Volpe e L’Uva, Bologna 2000) ho volto il capo ed
è uscito il sole (plaquette, Ed. La Casina, BO 2001), La Rivoluzione è solo della Terra (Premio Renato Giorgi, Manni, Lecce 2002).
Curatele e Saggi
Dossier del Primo Festival Internazionale dei Poeti (Kane editore 1979), Bella Addormentata nel bosco di Elio Pagliarani, testo drammaturgico (Corpo 10, 1987),
Lezioni e Conversazioni di Amelia Rosselli (Galleria n1/2/ 1997 a cura di D.Attanasio e E.Tandello), Il romanzo di Castelporziano, con S.Carella e S.Barberini (Stampa Alternativa 1999). Ecchime, antologia sinfonia di Victor Cavallo (Stampa Alternativa 2003)
Al giusto verso – Dialogo con Brunella Antomarini (Il Cannocchiale, Salerno,2002 ).
Lezioni di metrica di Amelia Rosselli a cura di Biagio Cepollaro e Paola Febbraro E-book
di Biagio Cepollaro (ottobre 2006)
Testi per il teatro: ‘Dove esita l’immagine del mondo’ con la regia di Gustavo Frigerio (Parigi-Taormina 1992).
Riviste su cui ha pubblicato:
“Guida Poetica Italiana”, “Next” “L’Unità”, “Ritmica”, “Pagine”, “Galleria”, “Inchiostri”, “Il
Vascello di Carta”, Exile (Canada).
Muore nel 2008 a Roma.
Anna Maria Farabbi ha pubblicato le raccolte di poesia Fioritura notturna del tuorlo, Tracce,1996; Il Segno della Femmina, Lietocolle, 2000 con cd; Adlujè, Rovigo, Il ponte del sale, 2003; Kite, con portfolio di 9 opere grafiche di Stefano Bicini, Studio Calcografico Urbino, 2005; Segni, con opere grafiche di Stefano Bicini, Pescara, Studio Calcografico Urbino, 2007; La magnifica bestia, Travenbooks, 2007.
Ha anche pubblicato libri di prosa (Nudità della solitudine regale, Zane Editrice, 2000 e La tela di Penelope, Lietocolle, 2003) e di saggistica con traduzioni (Le alfabetiche cromie di Kate Chopin, Lietocolle, 2003, una monografia su Kate Chopin; Un paio di calze di seta, Sellerio, 2004, una scelta di racconti di Kate Chopin; Il lussuoso arazzo di Madame d’Aulnoy, Travenbooks, in uscita 2007/2008).
Sull’opera della Farabbi, Francesco Roat ha curato la monografia L’ape di luglio che scotta, anna maria farabbi poeta, Lietocolle, 2005.
Giusi Drago, nata a Trento, vive a Milano. Nel 1995 ha vinto il Premio internazionale Eugenio Montale per la sezione inediti pubblicati da Scheiwiller. È stata per cinque anni direttrice della rivista «Dialogica. Semestrale di ricerca e culture letterarie». Nel 2011 ha ricevuto il Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria. Ha pubblicato La pazienza della mano (Nicolodi, 2005), la plaquette Delta Dunării per i tipi de Il ragazzo innocuo (2011) e Tempo negoziato(La Camera verde, 2014).
Enzo Campi, nato a Caserta nel 1961, vive e lavora a Reggio Emilia dal 1990.
Critico, poeta, scrittore,autore e regista teatrale, dal 1982 al 1990, con le compagnie “Myosotis” e “Metateatro”. Dal 1991 videomaker indipendente, ha realizzato svariati cortometraggi e un lungometraggio dal titolo “Un Amleto in più”.
Realizza performance, installazioni ed eventi multimediali a livello nazionale ed oltre e collabora a vario titolo con molti artisti e compagnie teatrali.
Sono presenti, in rete molti suoi scritti (articoli, saggi brevi e poesie)ed alcune interviste, su diversi siti d’arte e di scrittura contemporanea ed è presente in diverse antologie poetiche.
È autore del saggio filosofico Chaos: Pesare-Pensare scaricabile sul sito della compagnia teatrale Lenz Rifrazioni di Parma.
Pubblicazioni:
Donne – (don)o e (ne)mesi, 2007, saggistica, Liberodiscrivere edizioni (Genova)
http://www.liberodiscrivere.it/biblio/scheda.asp?IDOpere=130179
Gesti d’aria e incombenze di luce, 2008, Liberodiscrivere edizioni (Genova)
http://www.liberodiscrivere.it/biblio/scheda.asp?IDOpere=132999
L’inestinguibile lucore dell’ombra, poesia, 2009, BCE-Samiszdat (Parma)
http://www.pchelp.it/Lara/Negozio/index.html
Ipotesi Corpo, 2010, poesia, Edizioni Smasher (Messina)
http://www.edizionismasher.it/campi/enzocampi.html
Sempre per lo stesso editore ha curato una postfazione in Collezione di piccoli rancori di Lara Arvasi nel 2009 e l’antologia di prosa e poesia Poetarum Silva nel 2010..
Ha curato inoltre una postfazione nel volume di poesie Di sole voci di Silvia Rosa (Lieto Colle).
È rintracciabile su
http://rebstein.wordpress.com/category/enzo-campi/
http://enzocampi.splinder.com/
http://sguardidautore.splinder.com/
http://poetarumsilva.wordpress.com/tag/enzo-campi/
VIDEO
Gesti d’aria e incombenze di luce
http://www.stroboscopio.com/gesti-daria-e-incombenze-di-luce/2010/01/28/
AUDIO
Faraòn Meteosès (Stefano Amorese) interpreta Casta Carta Cauta Canta di Enzo Campi
http://sguardidautore.splinder.com/post/22055124#comment