Simone Martina – Arguzie e amenità
Arguzie e amenita’. Considerando gli oggetti quotidiani come espressione della tradizione pop, l’artista da’ sostanza al suo immaginario rifiutando tavolozze di colori e pennelli.
Comunicato stampa
Scaramuzza Arte Contemporanea, in collaborazione con Ergot - Officine culturali, presenta giovedì 4 settembre, alle ore 19.00, all’interno della prima rassegna estiva di arte contemporanea, "The solo art exhibition of…”, la mostra personale dell’artista Simone Martina, opere a tecnica mista su svariati supporti, in corso sino al 18 settembre 2014.
L’iniziativa prevede di stimolare il pubblico verso tematiche universali della società moderna, atte a promuovere comportamenti socialmente ed ecologicamente sostenibili.
L’apertura della mostra vedrà dialogare l’artista Simone Martina con l’esperto in pratiche ecosostenibili e video maker e videomaker Alfredo Melissano, perchè vengano fuori le idee e le esperienze alle quali l’artista è maggiormente legato. A seguire ci sarà un vivace intrattenimento musicale.
Simone Martina nasce a Copertino nel 1989 in una famiglia dove il padre è pittore. Trasmette a lui gli elementi base della buona pittura, ma successivamente, seguendo le emozioni e l'ammirazione per le avanguardie americane e la transavanguardia italiana il nostro progetta e realizza sintesi con oggetti emergenti da campiture tra l'ironico e la denuncia sociale. Il suo è un lavoro di innesto per creare con vari oggetti che, per la loro forma e fattezza, evocano in lui immagini da realizzare subito, fulmineamente, su un qualsiasi supporto ritenga idoneo, dando così corpo al suo sogno più elaborato, alle sue visioni più immaginifiche, ai suoi desideri artistici più complessi.
Ostinatamente utilizzando questa sua voglia creativa Simone Martina, considerando la banalità degli oggetti di vita quotidiana, come nella migliore espressione della tradizione pop, dà sostanza al suo immaginario, rifiutando quasi totalmente l'uso delle armi classiche del buon pittore (tavolozze di colori e pennelli). Artista giovane, che ama definirsi “visionario”, con coraggio afferma il valore della libertà creativa, tentando anche un'ardua sintesi tra la povertà culturale degli oggetti di consumo, usati e poi dismessi o resi “rifiuto” e il bisogno stesso che anche tali povertà della nostra epoca assumano una dignità artistica e culturale.
Alfredo Melissano, attivista, videomaker freelance e studioso delle dinamiche locali su territorio, paesaggio, salute, storia, biodiversità-natura e relazioni sociali e antropiche con esse nel verso dell'ecosostenibilità ed ecocompatibilità. Coordinatore per il Sud Puglia del Movimento LIP Rifiuti Zero, aderente e promotore di varie associazioni e coordinamenti salentini in ambito culturale e a difesa della Salute, dell'Ambiente e del Territorio.