Hiroshige

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO GRIMANI
Castello 4858, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Lunedì 8.15 – 14.00 (chiusura biglietteria 13.15)
Martedì – Domenica 8.15 -19.15 (chiusura biglietteria 18.15)

Vernissage
19/09/2014

su invito

Patrocini

Mostra ideata e promossa
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e dei comuni della Gronda lagunare

in collaborazione con
Università Ca' Foscari di Venezia, Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa mediterranea
Art Research Center, Ritsumeikan University di Kyoto

con il patrocinio di
Istituto Giapponese di Cultura in Roma
Consolato Generale del Giappone a Milano

Prodotta da
Venezia Accademia

Editori
MARSILIO
Artisti
Utagawa Hiroshige
Uffici stampa
CIVITA TRE VENEZIE
Generi
personale, disegno e grafica

La mostra Hiroshige. Da Edo a Kyoto: vedute celebri del Giappone. La collezione del Museo d’Arte Orientale di Venezia presenta le più note e amate immagini del grande interprete dell’ukiyoe (immagini del mondo fluttuante, della vita che passa), indiscusso maestro del paesaggio, uno dei più grandi protagonisti dell’arte giapponese di tutti i tempi, definito il “cantore della natura”.

Comunicato stampa

Dal 20 settembre il Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa espone l'intero corpus di xilografie policrome di uno dei più conosciuti artisti giapponesi Utagawa Hiroshige (1797-1858), prezioso materiale conservato presso il Museo d'Arte Orientale di Venezia. La mostra Hiroshige. Da Edo a Kyoto: vedute celebri del Giappone. La collezione del Museo d'Arte Orientale di Venezia presenta le più note e amate immagini del grande interprete dell'ukiyoe (immagini del mondo fluttuante, della vita che passa), indiscusso maestro del paesaggio, uno dei più grandi protagonisti dell'arte giapponese di tutti i tempi, definito il "cantore della natura". Una visione della vita che a fine Ottocento affascinò e conquistò l'Europa, i pittori impressionisti e soprattutto Van Gogh, che replicò a olio due delle xilografie presenti in mostra, I pruni di Kameido e il celeberrimo Acquazzone improvviso sul ponte Ōhashi ad Atake.
Dopo la mostra monografica delle opere di Hokusai al Museo d'Arte Orientale nel 2013, prosegue con questa esposizione l'impegno della Soprintendenza a far conoscere stampe e libri della collezione veneziana: quasi 20.000 stampe, tra le quali quelle realizzate da Hiroshige sono oltre 400. La mostra, prodotta da Venezia Accademia, è in collaborazione con l'Università Ca' Foscari di Venezia, Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa mediterranea e l'Art Research Center, Ritsumeikan University di Kyoto ed ha il patrocinio dell'Istituto Giapponese di Cultura di Roma e del Consolato Generale del Giappone a Milano.

Il percorso espositivo comprende soprattutto opere del periodo maturo dell'autore, a partire dagli anni Quaranta dell'Ottocento. Tra queste le serie dei Racconti illustrati dell'antica Edo, il Confronto dei cento poemi scelti dai cento poeti a Ogura, le Immagini della storia dei Soga e le notissima Gojūsan tsugi meisho zue del 1855, conosciuta come la Tōkaidō verticale, ovvero le vedute delle 53 stazioni del Tōkaidō, la strada che congiungeva Edo (antico nome di Tokio) a Kyoto lungo la costa, ed infine la raffinatissima ultima serie realizzata dall'artista nel 1858, Le trentasei vedute del Fuji.
Di altissima qualità e assoluto pregio è la raccolta di Cento vedute di luoghi celebri di Edo, capolavoro della maturità dell'artista, composta lo stesso anno della sua morte e nella quale egli sperimenta le tecniche più raffinate dell'incisione xilografica.
In mostra è testimoniata anche la frequente collaborazione con altri artisti della scuola Utagawa, come i grandi maestri Kunisada e Kuniyoshi, con i quali collabora al progetto Le cinquantatré stazioni del Tōkaidō (Tōkaidō gojūsan tsugi) nel 1845: un abbinamento di luoghi famosi con personaggi e leggende resi celebri dai drammi del teatro kabuki. Ancora, con Kunisada, Hiroshige collabora alla serie Le cinquantatré stazioni [del Tōkaidō disegnate] a due pennelli (Sōhitsu gojūsan tsugi) tra il 1854 e il 1857, nella quale i due artisti si dividono lo spazio di uno stesso foglio per disegnare uno le figure in primo piano (Kunisada), l'altro i paesaggi sullo sfondo.
A Palazzo Grimani saranno esposte anche alcune rarità, come i trittici Bassa marea a Shinagawa (Shinagawa shiohi no zu), Parodia, la longevità di Genji (Mitate Genjibana no kotobuki), Otto parodie: Notte di pioggia a Gion (Mitate hakkei: Gion hayashi yosame). In queste composizioni l'artista si confronta con generi per lui meno abituali, come le figure femminili o i temi storico-leggendari.

Molte delle località rappresentate da Hiroshige sono riprese in alcune foto storiche della seconda metà dell'Ottocento appartenenti alla collezione Vittorio, a testimoniare l'interesse per il genere della veduta anche dopo l'introduzione del nuovo medium fotografico in Giappone.
In mostra anche preziosi oggetti, sempre appartenenti alla collezione del Museo d'Arte Orientale, che compaiono nelle stampe o sui quali sono raffigurati gli stessi luoghi celebri del Giappone e di Edo proposti nelle xilografie di Hiroshige.

Per il pubblico e per la scuola sono in programma diverse iniziative per scoprire il mondo che così bene Hiroshige ha ritratto nelle sue opere cogliendo, nell'avvicendarsi delle stagioni, l'incanto dei luoghi amati.