Yashima Mishto – Life of a Singularity
Nel suo ultimo lavoro fotografico, Life of a Singularity, Yashima Mishto affronta il problema della censura da un punto di vista intimo, privato.
Comunicato stampa
Per comprendere la fotografia di Yashima Mishto bisogna partire dall´artista stesso, che non “vede” solo il mondo che rappresenta, ma lo vive in prima persona, assecondando i suoi desideri attraverso i suoi soggettti totalmente liberi di esprimersi senza alcun tabú.
Ed é proprio qui, tra sensualitá e desiderio che l´erotismo trova il suo terreno piú fertile e sullo stesso terreno la comune morale taccia la fantasia, la trasgressione e gli impulsi piú primitivi come atti osceni. La censura diventa dunque il mezzo per reprimere le pulsioni e controllare l´individuo omologandone il pensiero.
Nel suo ultimo lavoro fotografico, Life of a Singularity, Yashima Mishto affronta il problema della censura da un punto di vista intimo, privato.
Life of a Singularity é un percorso di vita, é la biografia immaginaria di una singolaritá, quella del genere umano.
É una storia divisa in tre atti: la mimesi, un atto di autocensura da parte dell´individuo, un tentativo di conformarsi alla realtá imitandola. La clinica, la censura, in cui avviene la diagnosi delegando ad altri l´atto di controllo per sentirsi adatti. Il circo, atto conclusivo, la liberazione mentale in cui si scopre il piacere della propria singolaritá.
In Life of a Singularity, l´atto carnale, sublimato dalla creazione artistica, muta il suo significato portando il fruitore a riflettere sulla diversitá e sull´accettazione di sé prima di tutto come essere unico, diverso da tutto il resto del mondo.
La donna, soggetto preferito dall´artista, offre il suo corpo allo sguardo altrui, ma prima di tutto lo offre a se stessa; ritorna ad essere padrona della propria sessualitá e singolaritá, diventa quindi il simbolo, al di lá delle differenze di genere, di un´anima che trova il coraggio di mostrare la propria unicitá combattendo i cliché di una societá retrograda.
Negli scatti fotografici di Yashima Mishto, l´utilizzo del bianco e nero e la delicata simmetria dell´immagine dialogano insieme per restituire allo spettatore una narrazione conturbante da cui non si fugge, ma ci si sente attratti. Le ambientazioni scelte dall´artista e le sperimentazioni di stampa sono gli elementi utilizzati per ottenere atmosfere sospese, oniriche, ricordi lontani di una vita irreale.
Yashima Mishto vive e lavora a Berlino dal 2003. Lavora con la fotografia dal 1994 e in particolare con la fotografia erotica. Collabora con modelle non professioniste proponendosi di rappresentare una sessualitá libera, un esibizionismo e fantasie normalmente censurati da una cultura ancora lontana dalla maturitá sessuale.
Nel 2002, dopo dissavventure iniziali, l ́artista “diventa donna”, una delle sue modelle piú care veste i suoi panni, partecipando a mostre ed eventi pubblici. Solo nel 2007, yashima mishto assume di nuovo la sua identitá maschile, consapevole che la sua arte sia finalmente in grado di avvicinare un pubblico senza preconcetti sessisti. Yashima Mishto sta combattendo una censura prepotente che colpisce sia gli uomini che le donne e che agisce, prima di ogni discriminazione di genere, su qualsiasi tipo di inclinazione sessuale.
www.yashimamishto.com