La Coscienza Espansa
Le opere esposte nella restaurata sede della Casa della Cultura, concepita come nuovo spazio aperto alle forme espressive culturali e intesa come una diramazione della cultura in tutti i luoghi della capitale, si faranno voce di un attuale sentore di rivalsa della coscienza e dell’arte, verso un tacito e distruttivo consenso durato troppo a lungo.
Comunicato stampa
Sabato 4 ottobre, dalle ore 18,30, si inaugura la bipersonale d’arte contemporanea “La Coscienza Espansa”, dello scultore genovese Filippo Canesi e dell’installatrice bolognese Barbara Matera, organizzata dall’Associazione Culturale Orizzonte contemporaneO. La mostra si terrà presso la Casa della Cultura, situata all’interno del parco di Villa De Sanctis, con il patrocinio della Regione Lazio e dell'Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale. Le opere esposte nella restaurata sede della Casa della Cultura, concepita come nuovo spazio aperto alle forme espressive culturali e intesa come una diramazione della cultura in tutti i luoghi della capitale, si faranno voce di un attuale sentore di rivalsa della coscienza e dell’arte, verso un tacito e distruttivo consenso durato troppo a lungo. La bipersonale sarà visitabile dal 2 al 12 ottobre.
Per un semplice caso – e forse per questo, ancor più significativo e rivelatore -, lo scultore Filippo Canesi e l’installatrice Barbara Matera, si trovano a trattare il tema dell’acqua tramite i loro distintivi codici artistici: per loro mezzo l’arte riassume il suo ruolo semioforo e di plasmatore di coscienze, capace d’intervenire come spunto di riflessione interiore e specchio dell’interiorità, nel caso di Canesi e, quale glossatore del vivere odierno, come monito di una maggiore attenzione verso ciò che ci circonda e che ci è indispensabile per la vita, nel caso di Matera.
La mostra dialogica La coscienza espansa, pone in essere i due caratteri degli artisti proposti, l’uno, Canesi, con una weltanschauung riflessiva e compassata sul sociale; l’altra, Matera, con una poetica, si potrebbe dire da “attivista”, ma senza eccedere mai nella provocazione fine a se stessa e nel caos, ma anzi, dimostrando una forte propensione etica, nonché simbolica. Piuttosto, i due artisti, invitano lo spettatore, più o meno tacitamente e senza forzature, a concepire la propria coscienza come un sistema adattabile ed espandibile – esattamente come si comporta l’acqua -, che trova la sua dimensione più propria nell’intima spiritualità dell’essere o nella spinta verso l’interrogarsi e l’intervenire sul mondo. Così ci dimostrano, che l’arte può e deve essere uno strumento di denuncia, sia a livello interiore che sociale.
Curatore: Marina Ciangoli – Orizzonte contemporaneO
Patrocini: Regione Lazio
Roma Capitale - Assessorato alla Cultura Creatività e Promozione Artistica
Partner ufficiale dell’evento: Assicurazioni Antonello Poeta e Katia Sas – Agenzia Groupama, Largo Itri 19/20 - 00177 ROMA