Pop Up Revolution
La rivoluzione Pop di Andy Warhol e della prima mitica stagione della street art di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat sta dando oggi i suoi frutti: è in arrivo Pop Up Revolution, un nuovo movimento, virale, dinamico, insensibile alle tradizionali categorie che separano l’arte con la “A” maiuscola dalle forme diffuse del design, della moda, della comunicazione, dell’arredamento, del decoro urbano.
Comunicato stampa
POP UP REVOLUTION!
Introducing
KEITH HARING &
JEAN-MICHEL BASQUIAT
Special guest
ANDY WARHOL and MIMMO ROTELLA
DIRETTAMENTE DALL' MdM Museum di Porto Cervo
La rivoluzione Pop di Andy Warhol e della prima mitica stagione della street art di Keith Haring e Jean-Michel Basquiat sta dando oggi i suoi frutti: è in arrivo Pop Up Revolution, un nuovo movimento, virale, dinamico, insensibile alle tradizionali categorie che separano l’arte con la “A” maiuscola dalle forme diffuse del design, della moda, della comunicazione, dell’arredamento, del decoro urbano. Una nuova corente artistica figlia dunque di Haring e Basquiat, che per primi hanno portato l’arte nella strada, come di Andy Warhol, che per primo ha portato l’oggetto d’uso quotidiano nell’opera d’arte e nei musei, ma anche di artisti Italiani come Mimmo Rotella, che si appropriò della “pelle della città” (i manifesti pubblicitari) per costruire i suoi quadri.
Il termine Pop Up riprende da una parte l’utopia Pop di Andy Warhol e dall’altro il gergo informatico delle finestre che si aprono automaticamente durante la visualizzazione di un sito, sintomatico dunque di questa nuova “rivoluzione artistica”, che vuole dilagare nella vita quotidiana “comparendo all’improvviso” (to pop up) in ogni momento della nostra esistenza.
La rivoluzione “Pop Up” rappresenta un’arte che compare quando meno te l'aspetti, dalla strada alla casa, dall’abbigliamento alle mille forme della comunicazione virale, che passa attraverso i social network.
La mostra presenta, quindi, opere dei maestri della Pop Art da Andy Warhol a Mimmo Rotella ai pionieri della street art americana Keith Haring e Jean-Michel Basquiat.
A fianco di questi artisti già ampiamente storicizzati sarà presente una selezione dei lavori degli artisti più significativi e rappresentativi del nuovo movimento, figli ideali e continuatori della cultura Pop nell’era contemporanea, riuniti sotto lo slogan “Pop Up Revolution!”.
Ecco allora le grandi composizioni di street artists come Pao, TvBoy, Mr. Wany e Atomo, che con la forza di colori piatti e acidi e dei loro messaggi diretti sulla strada, e sugli oggetti d’uso quotidiano, entrano nell’immaginario della gente comune; ecco le complesse composizioni, a metà strada tra astrazione e stilizzazione, di Eloisa Gobbo, Dany Vescovi, Tancredi Fornasetti, Sergio Raggio, Shamira Minozzi, Marco Colazzo e Michele Lostia; i collages coloratissimi di Felipe Cardeña e di Angelo Formica, in bilico tra sacralità e immaginario pop; i mondi colorati di Gianpaolo Atzeni, Andrea Kim Mariani, Sergio Picciaredda e Stefano Esposito; ecco i personaggi a metà strada tra fumetto e satira di Dario Arcidiacono, di Max Ferrigno, di Giovanni Motta e di Aidan; i supereroi “glocali” di Domenico Pellegrino, decorati come i carretti siciliani, le donne stilizzate di Paolo Cassarà e Giancarlino Benedetti Corcos, Verdiana Patacchini e Piera Scognamiglio; i puzzle colorati di Daniele Fortuna e i personaggi pop-nipponici di Tomoko Nagao e Luigi Athos de Blasio; ecco i mondi immaginari di Enrico T. De Paris, di Antonio De Luca, di Faber, di Florencia Martinez e di Pautiero; ecco, ancora, le icone neopop di Francesca Manca di Villhermosa, Paul Manazza, Miss Salopette, Anna Muzi, Marcello Reboani, Carlo Alberto Rastelli, Sara Baxter e Cikita Zeta; e infine i folli e coloratissimi mondi fantascientifici di Sasha Frolova.