Sergio Ceccotti – La vita enigmistica
Con oltre ottanta opere suddivise in sette sezioni seguendo un ordine tematico e cronologico, l’esposizione ripercorre tutta la produzione di Ceccotti, lungimirante erede della metafisica dechirichiana e del realismo magico, fortunato antesignano della figurazione italiana contemporanea.
Comunicato stampa
Dal 22 ottobre 2014 all’11 gennaio 2015 si svolgerà a Roma, nelle sale del Casino dei Principi di Villa Torlonia, la mostra “La vita enigmistica” dell’artista Sergio Ceccotti, curata da Cesare Biasini Selvaggi, organizzata da Maniero associazione culturale e promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Con oltre ottanta opere suddivise in sette sezioni seguendo un ordine tematico e cronologico, l’esposizione ripercorre tutta la produzione di Ceccotti, lungimirante erede della metafisica dechirichiana e del realismo magico, fortunato antesignano della figurazione italiana contemporanea. Dai primi dipinti della fine degli anni Cinquanta dalle suggestioni neocubiste a quelli della prima metà degli anni Sessanta nei quali riecheggia potente l’espressionismo tedesco, la mostra prosegue con gli intensi lavori dei decenni successivi immersi in quello che potrebbe essere chiamato realismo ceccottiano, dai riflessi Pop agli influssi cinematografici, dei fotoromanzi, delle strisce a fumetti (come quelle delle prime edizioni di Diabolik delle sorelle Giussani) e, persino, dei rebus che gli appassionati di riviste enigmistiche conoscono bene. Spesso, pertanto, si ha l’impressione che l’artista romano dipinga come se scrivesse un romanzo oppure girasse un film noir. Come in una pellicola di Alfred Hitchcock, inquietanti enigmi si nascondono al di là di porte e finestre, scale e corridoi di asettici appartamenti borghesi o di modeste camere d’albergo. Spazi quasi sempre anonimi, ma al tempo stesso altamente simbolici che, per la presenza di indizi talvolta allarmanti, sembrano precedere o seguire di un attimo un dramma che non vedremo.
Nelle sezioni dedicate alle visioni urbane di Roma e Parigi il pennello dell’artista rivela le sottili malvagità celate nei condomini apparentemente tranquilli della periferia romana o della Parigi del secondo Ottocento. Ecco allora un’ombra lunga di un viaggiatore/voyeur solitario in impermeabile e cappello Borsalino, oppure un uomo terrorizzato aggrappato a un cornicione mentre la vita della città sottostante scorre tranquillamente o, ancora, una donna che assiste a una scena terribile da una finestra d’albergo che, con sapiente regia, è preclusa al nostro sguardo e che possiamo solo immaginare.
Le sale dedicate a I concetti essenziali della poetica di Ceccotti: il tempo, lo spazio, la memoria e L’erotismo di Ceccotti ben documentano l’originalità e la novità della figurazione dell’artista e, soprattutto, la sua raffinata abilità nel rendere evidente il mistero che si cela ai confini della realtà, oltre la normalità quotidiana. Un mistero metafisico e sottilmente spiazzante.
In occasione della mostra sarà pubblicata, per i tipi di Carlo Cambi editore, una monografia sulla produzione artistica di Sergio Ceccotti dal 1958 al 2014 e sarà proiettata un’antologia delle video-interviste rilasciate dall’artista nell’ultimo decennio.
Nei mesi di novembre, dicembre e gennaio 2015, come corollario didattico alla mostra, si svolgerà l’iniziativa Incontro con l’opera di Sergio Ceccotti con visite guidate a cura di Cesare Biasini Selvaggi. La visita è gratuita previo pagamento dell’ingresso al museo. Max 25 persone. Prenotazione obbligatoria al numero 060608 attivo tutti i giorni dalle ore 9.00 alle 21.00.