Arrêts sur images
Arrêts sur images si propone di valorizzare la ricerca di giovani artisti toscani, o che operano nelle nostra regione e nel contempo di mantenere aperto un rapporto con le precedenti edizioni della rassegna L’evento immobile, tenutesi dal 2007 al 2012. In esse, sin dalla prima edizione, l’indagine della dimensione incoativa dell’evento ha consentito di indagare quella zona intermedia, nata dalla separazione disciplinare tra fotografia e cinema, in cui sono fiorite sperimentazioni fondate su scambi reciproci fra stasi e dinamicità, divenute cifra costitutiva della ricerca artistica contemporanea.
Comunicato stampa
Lo sviluppo delle tecnologie digitali non consente più di stabilire rigidi confini tra immagine statica e immagine in movimento, e ha reso definitivamente obsolete le distinzioni moderniste che contrapponevano il mondo dell’immagine fissa (fotografia/pittura) a quello dell’immagine animata (cinema/video). Stasi e movimento sono divenute delle semplici possibilità, alternative e mutevoli, di un unico segnale, che ha trasformato l’opposizione di principio (tra immobilità e movimento) in una semplice modulazione. Si è così dischiuso per la percezione contemporanea il paradosso di nuove immagini: immagini di un’era caratterizzabile, al contempo, come ‘post-fotografica’e ‘post-cinematografica’.
Ad essere cambiata, radicalmente, oggi non è tanto la possibilità di modificare l’immagine (le manipolazioni rese possibili dalle procedure di intervento digitale erano già praticabili, grazie a procedimenti chimicomeccanici) quanto la disponibilità ad accettare, in fase di ricezione, questa intrinseca plasmabilità, ad accettare che una foto o un video contemporanei possano non solo registrare tempo spazio movimento ma anche costruire il proprio tempo-spazio-movimento. L’immagine contemporanea plasma oggi il proprio tempo, esattamente come un materiale, ed è questa materia-tempo dell’immagine che si offre direttamente alla percezione dello spettatore che Arrêts sur images si propone di declinare, a partire dalle suggestioni derivate dalle opere di Vanni Meozzi, di Anna Rose e Chiara Bettazzi.
L’acquisita consapevolezza della plasmabilità della materia tempo, magistralmente utilizzata nei video di Anna Rose, sembra agire anche retroattivamente ripercuotendosi su immagini legate a pratiche fotografiche ed installative: l’opera tende così a trasformarsi esplicitamente in operazione, come nel caso di Rear Window di Vanni Meozzi e l’immagine in evento, rivelando esplicitamente le proprie stratificazioni e incorporando e ri-giocando, sempre di nuovo, le proprie potenzialità come, ed esemplarmente, in Still Life di Chiara Bettazzi.
Chiara Bettazzi vive e lavora a Prato. Dopo aver frequentato il Dams di Bologna, ha partecipato a vari workshop, tra cui si ricorda Manuale per autostoppisti dell’arte”, a cura di Lorenzo Bruni e Dryphoto, 2009 e “Ghiaccio” con Marcello Maloberti, a cura di Pietro Gaglianò, 2009. Tra le esposizioni, ricordiamo 2014 ni Haut ni Bas a cura di Alessandro Gallicchio, Galleria Lato, Prato, 2014 ; L’Economia del dono, Dryphoto Prato, 2013; WONDER OBJECTS, Galleria MOO, Prato2013; XXV. XII Florence Design Week, MLab Architetti Firenze 2013 ; 54 Biennale d’arte. Padiglione Toscana, a cura di Marco Bazzini, Museo Pecci Prato, 2011; Gemine Muse,Trame d’arte identità e inganni, a cura di Stefano Pezzato, Museo del Tessuto Prato, 2010
Anna Rose nasce nel 1982 nel Massachusetts (USA) e si laurea in arte (Master of Fine Arts, M.F.A) presso il San Francisco Art Institute. Dal 2004 vive e lavora a Firenze. Tra le sue ultime mostre, Detroit Center for Contemporary Photography, Frame/s, selezione di artisti video emergenti, July 2014; Incubarte Festival Internacional de Arte, Valencia, Novembre 2013; -Proyector 2013 Festival Internacional de Videoarte, Madrid, Novembre2013. Ha ricevuto inoltre la menzione speciale al premio TFHMF, January 2014;la Borsa di Studio Murphy e Cadogan per l’Arte Contemporanea, 2013, e il premio ArtSlant Showcase, Vincitrice, 2013
Vanni Meozzi (Prato, 1984), architetto e artista visivo, dopo diverse esperienze professionali in Svezia, Australia e India, vive e lavora tra Prato, Milano e Mendrisio. La sua ricerca muove intorno ai temi della scala, della riproduzione, della rappresentazione, dell’entropia. Selezione esposizioni personali e collettive: 2013 Rear Window, Qahwa, Prato 2013; Casabella: Selezionato per la mostra Giovani architetti grattano il cielo, 2012; TUM-Project: realizzazione di opere Site Specific che escono dagli spazi tradizionalmente adibiti alla produzione artistica; per la provincia toscana, 2011 - 2012 ; Private Flat #06, Firenze, Italia, 2010; Videominuto #17, Finalista selezionato, 2009; RMIT, University Melbourne Australia, 2008-2010; Digiarte, Firenze, Italia, 2008 ; Primo premio al concorso ArchArt Firenze con il video O.dio, 2007.