Future Forum
Seconda edizione del “Future Forum”, progetto nato da un’idea della Camera di Commercio di Udine per le imprese e il territorio, dedicato alle visioni e alle pre-visioni di futuro nell’economia e nella società.
Comunicato stampa
Da mercoledì 22 a martedì 28 ottobre approda a Napoli al Forum Universale delle Culture la seconda edizione del "Future Forum", progetto nato da un'idea della Camera di Commercio di Udine per le imprese e il territorio, dedicato alle visioni e alle pre-visioni di futuro nell’economia e nella società.
In contemporanea e in sinergia con Udine, dove l'evento avrà inizio il 21 ottobre, nelle sale del Teatro di San Carlo di Napoli si svolgeranno incontri, dibattiti, conferenze, workshop che avranno come protagonisti i più importanti e autorevoli studiosi italiani insieme ad esperti di fama internazionale. Tra gli ospiti gli economisti Jay Mitra, Sergio Arzeni, Carsten Beck, Peter Marsh, Harald Von Witzke e David Halabisky, il luminare dell’Internet Governance Viktor Mayer Schönberger, i genetisti Guido Barbujani e Michele Morgante, l’urbanista Alastair Donald, l’esperto di policy del territorio Olaf Merk, i ricercatori Antonello Pasini, Lionel Devlieger, Marco Orioles e l’antropologo Mark Pagel.
Il programma napoletano - promosso dal Comune di Napoli, realizzato in partnership con il Forum Universale delle Culture e con la collaborazione della Camera di Commercio di Napoli, del Corriere del Mezzogiorno, dell'Italian Institute for the Future e della Fondazione Premio Napoli - raccoglie numerosi appuntamenti di grande interesse scientifico e culturale e rappresenta un’occasione unica per confrontarsi e discutere sui temi più importanti dello sviluppo mondiale: dalle nuove tecnologie al lavoro e all'imprese, dalla città alla salute e all'alimentazione, dal turismo alle industrie creative e alla trasmissione dei saperi, fino al mare, una delle risorse più preziose del Pianeta.
"In questi mesi, a Napoli, stiamo esplorando le culture contemporanee alla ricerca di strade capaci di accompagnare la città verso il futuro. In tal senso il Future Forum costituisce un'occasione felice per costruire reti e per determinare opportunità nuove di crescita e di sviluppo" dichiara Daniele Pitteri, commissario della Fondazione Forum Universale delle Culture. Nel corso delle giornate, saranno presentate a Napoli ricerche, scoperte, esperienze, cambiamenti che modificheranno la nostra vita nel prossimo ventennio. Laboratori e centri di ricerca offriranno nuovi sguardi e visioni, sollecitando una riflessione collettiva e sempre più urgente sul prossimo futuro.
"Il Future Forum sposa pienamente lo spirito del Forum delle Culture e dell'Amministrazione comunale che stanno facendo uno sforzo nella direzione dell'internazionalizzazione della città - dichiara Nino Daniele, assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli - creando occasioni per connettere il tessuto culturale economico e produttivo di Napoli con il resto del mondo. Il Future Forum, stringendo partnership con organismi di grande prestigio, costituisce un'occasione di rara importanza per costruire relazioni internazionali permanenti".
I temi e gli ospiti della seconda edizione del Future Forum a Napoli
Scenari di futuro: datagate, nuove tecnologie, evoluzioni impreviste della globalizzazione, conflitti e flussi interetnici e religiosi, nuovi modelli economici… Chi sarà l’homo novus del 2034? In quante dimensioni potrà abitare contemporaneamente? Secondo quali modelli relazionali potrà agire? Saremo tutti periferie di qualcos’altro? O servi-meccanismi di servi-meccanismi? Affronteranno questi interrogativi: Carsten Beck del Copenhagen Institute for Futures Studies in “I megatrend: segnali deboli di un imminente futuro” (22 ottobre Opera Cafè ore 16); John Wilburn del Center for Houston’s Future con Alberto Felice De Toni, Rettore dell’Università di Udine, Roberta Amirante dell’Università di Napoli Federico II e Roberto Paura Italian Istitute for the Future in “Disegnare scenari locali per leggere la realtà e il cambiamento nel mondo” (24 ottobre Foyer ore 19); Paola Annoni, policy analist presso la direzione generale delle Politiche Regionali e Urbane della Commissione UE, e Adriano Giannola presidente dello Svimez, discuteranno su “La competitività delle regioni italiane ed europee” (25 ottobre Opera Cafè ore 16); l’esperto di big data dell’Università di Oxford, Viktor Mayer-Schönberger, terrà una conferenza dal titolo “La rivoluzione scientifica dei prossimi 20 anni: i big data – controllo, ma anche progresso” (22 ottobre Foyer ore 15).
Lavoro e impresa: siamo dentro una crisi o siamo entrati nella quarta rivoluzione industriale? Sono solo italiani i bamboccioni? Chi sono quelli che sono già chiamati “extra-leader”? Quali professioni spariranno e quali emergeranno nei prossimi decenni? Quante professioni dovrà gestire ogni persona contemporaneamente? La classe media è il nuovo sud economico? E infine: “chi si offre volontario”? Ne parleranno Peter Marsh, editorialista del Financial Times e l’economista Massimo Locicero, in “The new industrial revolution! – opportunità per l’Europa e il mondo” (22 ottobre Foyer ore 17); David Halabisky dell’OCSE, Renato Briganti dell’Università di Napoli Federico II, “Andiam, andiam, andiamo a lavorar…” (28 ottobre Foyer Ore 19); Henrik Jensen del Copenhagen Institute for Futures Studies interverrà su “Il futuro della work-life in Europa”, (28 ottobre Foyer ore 15); Helen Kersley della New Economic Foundation con Flaviano Zandonai di Euricse ed Enrica Morlicchio Università di Napoli Federico II su “Chi si offre volontario?” (28 ottobre Opera Cafè ore 18); l’economista e direttore dell’OCSE Sergio Arzeni con Marco Orioles dell’Università di Udine, Jay Mitra dell’Università di Essex e Antonio Polito direttore del Corriere del Mezzogiorno, parleranno di “Tra l’Italia e il nulla: il tesoro nascosto delle economie escluse” (27 ottobre Foyer ore 16.30); Anna Rubin dell’OCSE terrà una conferenza su “Le eccellenze locali come progetto di sviluppo”, (25 ottobre Foyer ore 17).
Città: come saranno le città del futuro? Quale sarà il posto migliore o peggiore dove vivere? Ne parleranno: Lionel Devlieger, del collettivo belga ROTOR, celebre per le pratiche di riuso e Aldo Di Chio architetto, su “I re Mida – forme di recupero per il rinnovamento di materiali e luoghi” (24 ottobre Foyer ore 17); Alastair Donald del Future Cities Project parlerà di “Il richiamo della città: da slums alla periferia” (27 ottobre Foyer ore 15); Roberto Masiero dello Iuav di Venezia e Roberto Siagri di Eurotech si confronteranno su “Dalla smart city alla smart land?” (23 ottobre Opera Cafè ore 16).
Salute, cibo e nutrizione, scienza: la conoscenza della mappa del DNA permetterà di prevedere, oltre che le malattie, anche la nostra propensione al crimine? Sarà meno difficile essere anziani? Come moriremo in futuro? Come evolveranno le nanotecnologie e cosa potranno determinare nella nostra vita quotidiana? Clonazioni, virus ed età: chi e soprattutto cosa diventeremo nei prossimi vent’anni? Interverranno sul tema: Nicolò Carnimeo dell’Università di Bari con Antonello Pasini del CNR e Mariana Amato Università degli Studi della Basilicata, su “Com’è profondo il mare sotto questo sole – sostenibilità e cambiamento climatico dal mare al cielo” (25 ottobre Foyer ore 15); il genetista Michele Morgante discuterà con Harald Von Witzke dell’Università Humboldt di Berlino e con Andrea Masullo Greenaccord su “Il futuro dell’alimentazione tra tradizione e innovazione” (26 ottobre Foyer ore 11); il genetista Gilberto Corbellini dell’Università di Roma La Sapienza con il collega Giuseppe Mancino, parleranno di “Il dna permette di prevedere il futuro?” (26 ottobre Foyer ore 12.30).
Turismo e industrie creative: e se qualcuno ricominciasse il Grand Tour tra vent’anni, cosa cercherebbe in Italia? Come sarà il turismo di mezzo secolo: esperienziale o virtuale? Le industrie creative saranno la manifattura dell’anima o la vera novità economica del secolo?Parleranno di industrie culturali e creative e di turismo il capo della divisione Turismo dell’OCSE Alain Dupeyras, il sociologo Domenico De Masi e la giornalista Mirella Armiero,“Industrie culturali e creative e turismo” (28 ottobre Sala Foyer ore 17); il direttore generale del Ministero dei Beni Culturali e Turismo Ninni Cutaia con Jeroen Oskam dell’European Tourism Futures Institute, Sonia Ferrari Università della Calabria e la giornalista Donatella Bernabò Silorata, discuteranno “Ancora il Grand Tour nel 2050: il turista cerca esperienze. Il turismo offre esperienze” (28 ottobre Opera Cafè ore 16); Martin Kruse del Copenhagen Institute for Futures Studies, il giornalista Vanni Fondi e Ermanno Mennella di Federalberghi Ischia, si confronteranno su “Turisti non più per caso” (23 ottobre Sala Foyer ore 17).
Trasmissione dei saperi: come evolverà la cultura digitale? Apprezzeremo le diversità o ci silenzieremo nell’omologazione indistinta? Come sarà e cosa dovrà sapere e poter fare il professore-modello del futuro? Tra gli studiosi invitati: Orna Mager del Centro israeliano Modi’in con Antonella Agnoli, del CDA dell’Istituzione Biblioteche di Bologna, parleranno di “Conoscere non è mai stato così social: dalle biblioteche 2.0 al lifelong learning” (23 ottobre Opera Cafè ore 18); Peter Bishop del Center for Houston’s Future ed Enrico Maria Corbi dell’Università Suor Orsola Benincasa, discuteranno di “Una scuola future oriented – i metodi educativi ufficiali cercano il futuro, ma insegnano quello che sapevamo ieri” (24 ottobre Foyer ore 15); Mark Pagel dell’Università di Reading e Aldo Masullo si confronteranno su “Tutti uguali! La fine dell’antropologia: difendere la diversità per combattere l’omologazione che non crea adattamento” (27 ottobre Foyer ore 16.30); Guido Barbujani dell’Università di Ferrara e il giornalista Piero Sorrentino parleranno di “Perché non possiamo non dirci africani” (22 ottobre Opera Cafè ore 18); lo scrittore Gabriele Frasca con l’editore Luca Sossella discuteranno su “Il futuro del libro” (25 ottobre Opera Cafè ore 18), il Futuro della Cultura (26 ottobre Opera Cafè ore 11.45) è il tema su cui si confronteranno Nino Daniele assessore alla Cultura Comune di Napoli, Gabriele Frasca presidente Fondazione Premio Napoli, Stefano De Matteis editore, Gennaro Carillo Università Suor Orsola Benincasa e Daniele Pittèri commissario Fondazione Forum delle Culture.
Mare: i porti del futuro saranno la ragione della collaborazione tra nord e sud? Il mare, come la terra, è una risorsa limitata: perché la stiamo consumando indiscriminatamente? I porti sono ponti e il mare infrastruttura? Se ne discuterà con il senior policy analist presso l’OCSE Olaf Merk ed Ennio Marsella del CNR, nell’incontro “I porti glocali – il futuro dei porti e della retroportualità” (24 ottobre Opera Cafè ore 16); Marco Ponti del Politecnico Milano e Deborah Serracchiani, presidente della Regione Friuli Venezia Giulia ed esperta di infrastrutture, parleranno invece di “Gli sviluppi possibili dei porti – il futuro dei porti e della retroportualità” (23 ottobre Foyer ore 16).
Per partecipare agli incontri è obbligatoria la prenotazione.