Ricardo Rangel – Lo sguardo perturbante
C’è una società che Rangel osserva e rappresenta: esattamente la stessa che sfugge alla vista dei suoi contemporanei. La capacità di fotografare gli ultimi, gli sfruttati, i reietti non è una sua invenzione: quella di trasformarli immediatamente – attraverso la fotografia – in muto veicolo di lotta e denuncia però è certamente una sua peculiarità.
Comunicato stampa
Ricardo Rangel è stato il più importante fotoreporter e fotografo del Mozambico. E’ morto nel 2009, all’età di 85 anni.
C’è una società che Rangel osserva e rappresenta: esattamente la stessa che sfugge alla vista dei suoi contemporanei. La capacità di fotografare gli ultimi, gli sfruttati, i reietti non è una sua invenzione: quella di trasformarli immediatamente - attraverso la fotografia - in muto veicolo di lotta e denuncia però è certamente una sua peculiarità. Rangel rivisita, risemantizzandoli, spazi, soggetti e situazioni che all’apparenza sembrano familiari, svelando la sostanziale differenza tra “guardare” e “vedere”! Il dispositivo rangeliano diventa allora uno strumento universale di opposizione e denuncia dei manipolatori di verità, di ogni dove e di ogni quando. È questo l’aspetto più significativo della sua opera, quello che più di ogni altro gli conferisce un carattere sopranazionale.