High Resolution
Gagliardi Art System propone una selezione di lavori e artisti della galleria dal titolo High Resolution.
Comunicato stampa
In occasione della Notte delle arti contemporanee Gagliardi Art System propone una selezione di lavori e artisti della galleria dal titolo High Resolution.
Si tratta di opere ed installazioni che per loro natura possono essere associati ad un concetto di “alta risoluzione” nell’ambito dello stimolo visivo e, più in generale, sensoriale.
L’installazione di Daniele D’Acquisto pare proiettare lo spettatore nelle sperimentazioni dell’Arte Povera, mentre nella sostanza Daniele alimenta la sua ricerca con la Fisica e in particolare con la Teoria delle Stringhe. S-Reverse è stato recentemente esposto alla Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare in una personale curata da Lorenzo Madaro.
La stessa percezione di trovarsi in un ambiente a risoluzione variabile la si prova quando ci si immerge nella grande installazione Aerei di Fabio Viale. Anche il questo caso l’occhio si perde fra i dettagli di numerosi aerei di marmo che paiono essere di carta. Parallelamente, grazie allo sguardo periferico, ci illudiamo di essere immersi nell’opera o sovrastati da uno stormo di aerei .
Osservando Raben di Glaser/Kunz è analoga la percezione di immersione in un ambiente tanto naturale quanto artefatto.
Una sapiente opera di cattura digitale dell’anima e della vitalità dei protagonisti di questo lavoro (i corvi) e una complessa manipolazione dei file e delle dinamiche di proiezione e installazione rendono surreale e magico il lavoro.
High Resolution è tutto il lavoro di Ralf Kaspers: in questo caso Ralf presenta una ossessiva ripetizione di elementi in realtà sempre diversi fra di loro con cui compone delle texture di gradi o decorazioni militari, di gessetti, di tessuti.
Ralf Kaspers appartiene alla scuola di Duesseldorf, come Frank Thiel che indaga le costruzioni della periferia di Berlino: strutture di tubi Innocenti, griglie, finestre creano texture immaginarie. Infine Giuliana Cunèaz. Per definizione high resolution o high-tech. Le nano particelle che osserva diventano oggetto di video estremamente visionari in 3D o si trasformano in piccole sculture. Video e sculture vivono in simbiosi in un’unica opera scultorea che mette in connessione la memoria delle wunderkammer con l’estremamente nuovo o futuribile della ricerca più avanzata.