La Biennale de L’Avana e le pratiche artistiche cubane
La Biennale de L’Avana compie 30 anni. In occasione della dodicesima edizione ( 22 maggio – 22 giugno 2015) e in attesa di conoscere la proposta del Padiglione di Cuba alla prossima Biennale di Venezia, il PAC ospita un “incontro-incursione” nei territori dell’arte contemporanea cubana, nella persona di Jorge Fernández Torres, direttore della Biennale.
Comunicato stampa
La Biennale de L'Avana compie 30 anni. In occasione della dodicesima edizione ( 22 maggio - 22 giugno 2015) e in attesa di conoscere la proposta del Padiglione di Cuba alla prossima Biennale di Venezia, il PAC ospita un "incontro-incursione" nei territori dell'arte contemporanea cubana, frontiera performativa e feconda che da sempre, al di là delle limitazioni geopolitiche e in modo trans-geografico, si immerge nei conflitti politici, sociali, religiosi e culturali restando ai margini delle sfere ufficiali. Segnata da importanti cambiamenti in particolare all'inizio degli anni Novanta, l'arte cubana è stata capace di esplorare gli scenari micro-sociali, l’incertezza quotidiana che aleggia nella vita dei cubani, la crisi che persiste da più di vent’anni e l’inevitabile “restringimento” delle possibilità.
Alimentata dai rapporti fra popoli preesistenti e immigrati di varie origini, europee e interamericane, dalla mescolanza tra religioni, culture, tribù urbane, generi e razze, l'arte cubana riflette la complessità del contesto in cui è nata e possiede un carattere “etno-sincretico”. Il processo di interpretazione e valorizzazione dell'arte cubana contemporanea negli anni si è concentrato sulla visione di nazionalità, che si manifesta nei cambiamenti di linguaggio degli artisti e aiuta a comprendere le particolari coordinate in cui si muovono le poetiche del contesto storico e socioculturale di appartenenza.
Nata nel 1984 e attenta a mettere in luce - nei circuiti internazionali dell'arte - le ragioni geopolitiche che scatenano le principali produzioni visive, la Biennale de L'Avana coglie non solo il meglio degli artisti cubani, ma anche di altri paesi di quello che per tutti è diventato il "Sud": l'America Latina , i Caraibi ma anche i paesi in via di sviluppo come l'Africa, l'Asia e il Medio Oriente. Negli anni ha creato uno scenario "altro" di confronto e tracce economiche, politiche, culturali e artistiche, in cui si verificano sia le dinamiche di dominazione della cultura egemonica sia le azioni subalterne che parallele ad esse si generano.
Jorge Fernández Torres, direttore del Centro de Arte Contemporáneo Wifredo Lam e direttore della Biennale de l'Avana ( Cuba), racconterà la nuova edizione: lontana da una mega esibizione e più simile ad un laboratorio sociale, vivo, che coinvolgerà la città insieme ai suoi abitanti e ai suoi micro-spazi di socializzazione. Con lui Giacomo Zaza, curatore e critico d'arte; Lázaro Saavedra, artista e Tonel, artista e critico. Introduce Diego Sileo, conservatore del PAC.
INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti
L'incontro è organizzato in collaborazione con la Galleria Bianconi di Milano.