Marc Kalinka – Apostasia della bellezza
È un’installazione sonora, sinestetica, che coinvolge i sensi in un vortice di sensazioni visive e uditive, che stimola i pensieri, anche i più profondi, con l’uso sapiente dell’ironia e dello spirito ludico.
Comunicato stampa
Il terzo e ultimo appuntamento dell’edizione 2104 di Autunno Contemporaneo comprende l’installazione APOSTASIA DELLA BELLEZZA dell’artista italo-russo Marc Kalinka - a cura di Lucia Collarile dal 14 novembre al 7 dicembre 2014 alla Sala Santa Rita - e una nuova configurazione di THE MISSING OBJECT dell’artista belga Kristien De Neve, opera già visibile presso il Cortile del Tempio di Apollo in Circo dal 18 settembre scorso e che accompagna tutta la durata della rassegna, fino al 7 dicembre 2014.
APOSTASIA DELLA BELLEZZA di Marc Kalinka è un lavoro che, per le tematiche affrontate, dialoga in maniera sinergica e creativa con lo spazio espositivo in cui è ospitato, la Sala Santa Rita, simbolo di bellezza artistica e spirituale. È un’installazione sonora, sinestetica, che coinvolge i sensi in un vortice di sensazioni visive e uditive, che stimola i pensieri, anche i più profondi, con l’uso sapiente dell’ironia e dello spirito ludico. Si può entrare a farne parte ponendosi al centro di un’umanità di automi antropomorfi che, sulle rovine di un mondo distrutto, diventano messaggeri di una bellezza abiurata, ma non dimenticata.
Si parla di guerra, di distruzione ma anche di religiosità, di preghiera e di bellezza. Di musica, principalmente, e in particolare di musica corale, coinvolgente ed emozionante. Temi che ritornano e che caratterizzano il lavoro dell’artista italo - russo Marc Kalinka, da alcuni anni tra i più affermati video-artisti e performer della scena artistica contemporanea.
Nel Cortile del Tempio di Apollo in Circo terza configurazione di THE MISSING OBJECT. Tenta, benchè insicuro, perchè insicuro.
Il cortile del Tempio di Apollo in Circo sembra sospeso tra molte realtà visibilmente stratificate nel tempo. L'installazione di Kristien De Neve si sovrappone ad esse, invita a una riattualizzazione del passato ed invoca un’assunzione condivisa di responsabilità. Il fulcro è costituito da una enorme sedia, simbolo di unità collettiva, avvolta nei suoi contorni curvi da vestiti già indossati da una moltitudine di persone. L'oggetto artistico non trova il suo senso in una relazione estetica contemplativa e l'essenza della sedia ricoperta con scampoli di tessuto non sta nel solo lavoro artigianale, ma risiede nella stratificazione di ogni esperienza personale in un rapporto che si configura nel suo farsi.
Dal 14 novembre l'installazione “in progress” di Kristien De Neve assume la sua ultima configurazione, invitando ad una riflessione sul tempo lineare e curvo. Il fulcro è sempre costituito dall’enorme sedia, la vitalità multidirezionale e caotica di germogli e radici creati insieme a tanti ragazzi di scuole medie romane ora si compone e si organizza canalizzandosi in una forte tensione verticale tra terra e cielo. Sbarre di ferro inossidabili con le parole della Delega di Primo Levi si innalzano, giochi di specchi a forma di lance si innestano sulle strutture arruginite, rampicanti si slanciano nella loro crescita, foglie autunnali sono sospese, trattenute nella loro caduta verso terra da un filo invisibile: è il ciclo inarrestabile del flusso vitale.
L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale – Dipartimento Cultura in collaborazione con il Touring Club italiano e con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura.
Con Autunno Contemporaneo 2014 si è inaugurata una nuova collaborazione dell’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica di Roma Capitale – Dipartimento Cultura con il Touring Club Italiano, che garantirà l’apertura della Sala Santa Rita grazie ai volontari del progetto “Aperti per Voi”.
Marc Vincent Kalinka è un artista italiano di origini russe. Dopo una prima esperienza con la musica, lavora per circa dieci anni come regista, attore di teatro classico e mimo. Fonda una compagnia di teatro gestuale e fisico e partecipa a diversi festival, tra i quali il Festival di Avignone. Ha lavorato in Russia, Germania, Repubbliche Ceca e Slovacca, Italia, Spagna e Francia. Inizia a sperimentare con il video e in seguito sposta la sua attenzione verso la fotografia, le installazioni multimediali e le performance, per approdare negli ultimi anni alla stampa digitale, alla serigrafia e alla scultura. Come artista, si segnala la sua partecipazione a due edizioni della Biennale di Mosca nel 2005 e 2007, due edizioni della Biennale di Venezia nel 2007 e 2011, anno nel quale partecipa al Festival Internazionale dei Giardini di San Pietroburgo, su invito del Museo Statale Russo. Nel 2010 espone a Frieze Art Fair - Londra, Just Madrid e Loop Barcelone. Nel 2014 segnaliamo Art Brussels e Manifesta 10, con il progetto BLKNZM, già presentato nel contesto della 54a Biennale di Venezia nel 2013. Marc Vincent Kalinka ha esposto in molti paesi e alcune sue opere fanno parte di prestigiose collezioni corporate e private.
Kristien De Neve, nata a Lokeren (Belgio), risiede a Roma dal 1988. In Belgio ha conseguito la Laurea in Scienze Pedagogiche con una specializzazione in Pedagogia e Didattica dell'Arte e a Roma si è diplomata in Pittura all'Accademia di Belle Arti.
Il suo lavoro multimediale fonde arte e pedagogia, focalizzandosi su emozioni e pulsazioni dello spettatore, spesso parte attiva del processo artistico. Attiva a Roma dagli anni novanta partecipa a numerose esposizioni e festival con video e installazioni. Questi interventi sono caratterizzati da una multimedialità che comunque non abbandona mai del tutto le tecniche più tradizionali come la pittura. Dal 2008 predilige il lavoro con la cera d'api, materiale che sente affine per la sua estrema malleabilità data dal calore. Per installazioni in ambienti esterni lavora spesso con i tessuti, che costituiscono una seconda pelle esposta agli agenti atmosferici, la veste e la forma temporanea di quel che fluisce. La mostra odierna è un proseguimento dell'installazione “The Missing Object. Bricks and Butterflies” esposta all'Academia Belgica - Istituto di Cultura Belga a Roma – e inaugurata nel maggio 2014.
La terza edizione della rassegna “AUTUNNO CONTEMPORANEO” è ospitata alla Sala Santa Rita e al Cortile del Tempio di Apollo in Circo dal 18 settembre al 7 dicembre 2014 e comprende quattro progetti di artisti stranieri, nati dall’idea di coniugare il linguaggio dell’arte contemporanea con il particolare fascino dello spazio barocco della Sala Santa Rita, rinnovando l’attenzione del pubblico verso la forma creativa dell’installazione: in "NO LIFE IS LEFT UNFINISHED" di Hannu Palosuo (Finlandia) primo appuntamento di settembre, i soggetti, domestici e anti-retorici, dipinti su sacchi da caffè di juta fanno da contraltare alla sacralità del luogo; "NELLO SPAZIO DI UN TEMPO” Gaspar dos Reis Souza Lima (Brasile) spazia tra architettura e arti visive attraverso frammenti di manifesti, immagini di clessidre e di “mulini di preghiere”, mentre il progetto "APOSTASIA DELLA BELLEZZA" di Marc Kalinka (Russia) è un inno alla pace e alla bellezza, all’arte e alla musica, un’opera che coinvolge i nostri sensi in un vortice di sensazioni visive e uditive; in “THE MISSING OBJECT” di Kristien De Neve (Belgio) l'opera si sovrappone alle molte realtà stratificate nel tempo del Cortile del Tempio di Apollo in Circo invitando ad una riattualizzazione del passato.
Per essere informati sul progetto Autunno Contemporaneo e sulle mostre e le attività della Sala Santa Rita ci si può iscrivere alla newsletter Culturaroma su www.culturaroma.it, www.comune.roma.it/cultura.
La Sala Santa Rita, originariamente Chiesa di Santa Rita da Cascia, è un edificio barocco a pianta ottagonale sito di fronte al Teatro di Marcello. Fu realizzata intorno al 1653 nei pressi della scalinata dell’Aracoeli su progetto dall’architetto Carlo Fontana, che per la sua facciata studiò particolari accorgimenti prospettici per una percezione diagonale anziché frontale. Nel 1928 la piccola chiesa venne smontata e solo nel 1937-40 fu ricostruita nello spazio attuale.
Dal 2004 la Sala è stata aperta al pubblico con una programmazione che spazia dalle mostre di fotografia, illustrazione, pittura e fumetto alle installazioni, i convegni e gli spettacoli dal vivo.