Scripta – Teresa Macrì
Nuovo appuntamento per “scripta” la rassegna dedicata alla critica d’arte, a cura di Pietro Gaglianò, che per la quarta stagione si svolge alla Libreria Brac di Firenze.
Comunicato stampa
Nuovo appuntamento per “scripta” la rassegna dedicata alla critica d’arte, a cura di Pietro Gaglianò, che per la quarta stagione si svolge alla Libreria Brac di Firenze.
Come nelle precedenti edizioni scripta si concentra su un’editoria di approfondimento, spesso al margine dei grossi numeri del mercato di divulgazione, che si sforza di mantenere alto e vitale il dibattito sulla critica, sulle estetiche, sulle forme e sulle politiche dell’arte contemporanea.
In calendario il 19 novembre alle ore 18.00 è l’incontro con Teresa Macrì e il suo Politics/Poetics, volume edito da postmediabooks. Un libro che, partendo da un’opera di Francis Alÿs, si interroga sulla capacità dell’arte di fondere “poetico” e “politico”. A dialogare con l’autrice ci sarà Pietro Gaglianò.
Il libro:
Può qualcosa di poetico diventare politico e viceversa, qualche volta? Dalla riflessione posta da Francis Alÿs nell'opera Sometimes Doing Something Poetical Can Become Political, And Sometimes Doing Something Political Can Become Poetic nasce Politics/Poetics.
Qual è il significato di politico e di poetico e l'arte può fonderli?
Nel libro, l'autrice costruisce una ellisse concettuale in cui Francis Alÿs e Jeremy Deller vengono analizzati come due paradigmi a cui si interpolano Phil Collins, Mike Kelley, Allan Kaprow, André Cadere, Hélio Oiticica, Akram Zaatari, Santiago Sierra, Bas Jan Ader, Lawrence Weiner, Elia Suleiman, Harmony Korine, Group Material, Vito Acconci, Alejandro González Iñárritu e
nondimeno a Stuart Hall e Antonio Gramsci, Hannah Arendt e Guy Debord e il cinéma vérité in un'affinità anticonvenzionale di comportamento e decostruzione semantica.
Politics/Poetics discerne di concetti e situazioni che indagano i rapporti egemonici tra campo del potere e campo intellettuale e discerne dell'utopico e del paradossale, dell'assurdo e del metaforico, del logico e dell'illogico, del folk e del rock, dell'ironico e del rapsodico, di Marx e dei Depeche Mode.
L’autrice
Teresa Macrì è critica d'arte e curatrice indipendente. Si occupa di cultura visuale. Ha pubblicato In the Mood for Show, (Meltemi, 2008), Il Corpo postorganico (Costa&Nolan, 1996 e 2006 nuova edizione), Postculture (Meltemi, 2002) Cinemacchine del desiderio (Costa & Nolan, 1998). Insegna Fenomenologia delle arti contemporanee all'Accademia di Belle Arti de L'Aquila. Collabora a Il Manifesto.
Prossimo appuntamento con “scripta”
Giovedì 11 dicembre
Demetrio Paparoni, Il bello, il buono e il cattivo. Come la politica ha condizionato l'arte negli ultimi cento anni,
Ponte alle Grazie.