Filmmaker Festival 2014

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO OBERDAN
Viale Vittorio Veneto 2, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/11/2014
Contatti
Sito web: http://www.filmmakerfest.com
Generi
cinema

E’ dedicata al cinema ribelle di Lech Kowalski la retrospettiva di Filmmaker Festival 2014.

Comunicato stampa

FILMMAKER INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
Milano 28 novembre - 8 dicembre 2014

Spazio Oberdan
Cinema Arcobaleno
Cinema Palestrina
Fabbrica del Vapore
GAM Galleria d’Arte Moderna

E’ DEDICATA AL CINEMA RIBELLE DI LECH KOWALSKI LA RETROSPETTIVA DI FILMMAKER FESTIVAL 2014

Autore radicale e provocatorio, Kowalski ha iniziato a lavorare nella New York di fine anni 70 filmando l’esplosione del fenomeno punk e delle sue stelle cadenti, da Johnny Thunders a Sid Vicious a Dee Dee Ramone.
Attento testimone di drammi sociali, il regista ha raccontato nelle sue pellicole gli homeless del Lower East Side, i giovani anarchici di Carcovia e gli orfani di Kabul.
Lech Kowalski sarà presente a Milano per tutta la durata del festival e terrà una masterclass dal titolo Filmare il conflitto il 30 novembre alla Fabbrica del Vapore.

Qui di seguito trailer con estratti dei suoi film sul punk:
https://www.youtube.com/watch?v=HMuOfQc5Aks&feature=youtu.be

Lech Kowalski - Hey! Is Dee Dee Home? - ©revolt_Cinema

RETROSPETTIVA LECH KOWALSKI

Il cinema di Kowalski scruta la realtà e la filma con rabbia e passione. Dalle sue storie di deportati, emarginati e punk emergono un dolore profondo e un desiderio di rivalsa, la constatazione di un mondo segnato da ingiustizie e violenze, a volte perpetrate dalla società, altre autoinflitte. Il passato individuale si fonde in quello collettivo, filtrato dalla temperie di un'epoca, dalla musica e dai racconti di chi è sopravvissuto e resiste, o brucia con il tramonto di un'epoca.

Nato a Londra da genitori polacchi cacciati dal loro Paese durante la Seconda guerra mondiale, Lech Kowalski si è trasferito presto negli Stati Uniti e ha trovato nella New York di fine anni '70 un luogo brulicante di energia e conflitti.
Ha raccontato l'esplosione del fenomeno punk in D.O.A., Story of a Junkie, Born to Lose e Hey Is Dee Dee Home?, mettendo in evidenza la carica eversiva e la tendenza all'autodistruzione propria del movimento e delle sue stelle cadenti, da Johnny Thunders a Sid Vicious e Dee Dee Ramone.
Espatriato e outsider perenne, il regista ha filmato gli homeless del Lower East Side (Rock Soup), i giovani anarchici di Cracovia (Boot Factory) e gli orfani di Kabul (Charlie Chaplin in Kabul), con occhio attento alle dinamiche sociali e ai meccanismi di sopraffazione, ma senza mai compatire chi ne resta vittima o lasciare spazio al facile cronachismo da reportage televisivo. Il suo è un cinema dinamico e spiazzante, percorso da una vitalità struggente anche nel testimoniare i drammi più atroci.
La guerra e i suoi strascichi ricorrono spesso nei suoi film (Camera Gun, On Hitler's Highway, The End of the World Begins with a Lie), così come la natura peregrina dell'esule in cerca di solidarietà all'interno di un mondo segnato da confini e barriere. East of Paradise è l'opera in cui trovano piena espressione tutti i suoi temi: spaccato in due tra la testimonianza della madre deportata in Russia e il racconto del regista che ripercorre la propria carriera, è il film che sintetizza al meglio il desiderio di servirsi del cinema per trovare una voce propria e allo stesso tempo renderla depositaria di una memoria condivisa.

I film di Lech Kowalski hanno preso parte ai principali festival cinematografici internazionali come Cannes, Venezia e Locarno, e retrospettive del suo cinema sono state organizzate alla Cinemateque Françoise di Parigi e al Docs Forum di Città del Messico. Negli ultimi anni il regista si è dedicato anche alla realizzazione di installazioni esposte nei vari continenti, da Tokyo a Buenos Aires, dall'Afghanistan al Messico. Ha insegnato presso LA FEMIS di Parigi e alla scuola d'arte HEAD di Ginevra.

Filmmaker proietterà l’intera opera di Kowalski e ospiterà un laboratorio tenuto dal cineasta, che sarà in Italiadal 29 novembre al 6 dicembre. Un volume dal titolo Camera Gun – Il cinema ribelle di Lech Kowalski a cura di Alessandro Stellino, con intervista e contributi critici originali, e edito da AgenziaX.
La retrospettiva dopo Milano, porterà i film di Lech Kowalski alla Cineteca Nazionale di Roma e al Laboratorio 80 di Bergamo.