Meta-Illusioni

Informazioni Evento

Luogo
VILLA DI DONATO
Piazza Sant'eframo Vecchio , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
27/11/2014

ore 18-22

Contatti
Email: info@art1307.com
Artisti
Michal Macku, Nicola Evangelisti, Cynthia Greig, Pilar Soberon, Philippe Soussan
Curatori
Cynthia Penna, Emiliano D’Angelo
Generi
fotografia, arte contemporanea, collettiva

5 artisti da 5 nazioni per una carrellata sulla fotografia contemporanea che ha per minimo comun denominatore la riproduzione della realtà in chiave surrealista e metafisica.

Comunicato stampa

“la storia è quella certezza che prende consistenza là dove le imperfezioni della memoria incontrano le inadeguatezze della documentazione” (Julian Barnes : Il senso di una fine)
oppure, per dirla con Magritte: “Ceci n’est pas une pipe”
5 artisti da 5 nazioni per una carrellata sulla fotografia contemporanea che ha per minimo comun denominatore la riproduzione della realtà in chiave surrealista e metafisica.
Il surreale, il verso deformato della realtà, l’invenzione di uno scenario inesistente o esistente sotto forme differenti, entrano in gioco per soggettivizzare un messaggio.
Un neosurrealismo, una meta-fotografia in cui il “concetto”, l’idea, diventano l’unico supporto e il fine stesso dello scatto fotografico.
Si opera attraverso “visual Hybrids” cioè attraverso degli “ibridi visivi” che comportano trasformazione (C. Greig), distorsione e duplicazione della realtà (P. Soussan, M.Machu), per aderire ad una percezione nuova di una realtà diversa ; una fotografia “percettiva”, una fotografia che offre una nuova e inesplorata visione delle cose del mondo (P.Soberon).
Una riflessione sullo spazio e le sue modificazioni,(N.Evangelisti), ma anche sulla modificazione dei tempi, o degli oggetti o della percezione degli stessi.
Tutto si permea di sottili ambiguità e trasmutazioni; la visione gioca sulla dicotomia tra identità e ricordo: ricerca di identificazione di una realtà oggettuale, conosciuta e perdita continua di questa identificazione; la perdita di riferimenti oggettivi induce uno stravolgimento della codificazione della percezione.