SAC – Mari tra le Mura
I Palazzi storici di Conversano, Mola di Bari, Rutigliano e Polignano a Mare si aprono all’arte contemporanea. Gli artisti vincitori delle Residenze d’artista del SAC – Mari tra le Mura curate dalla Fondazione Pino Pascali li “abiteranno” con le opere prodotte e ispirate dal territorio.
Comunicato stampa
Venti artisti, sei dei quali stranieri, quattro Comuni: questi sono i numeri del SAC «Mari tra le mura: nel blu dipinto di Puglia». Il progetto pluriennale presenta il suo “gran finale” sabato 29 e domenica 30 novembre con la mostra conclusiva (fino al 20 dicembre) del progetto.
Il pubblico avrà così l’occasione di vedere le opere che gli artisti hanno prodotto durante il periodo di residenza nei Palazzi storici dei Comuni di Conversano, Mola di Bari, Rutigliano e Polignano a Mare, che hanno aperto le porte all'arte contemporanea diventando “studi” e per l'occasione luoghi espositivi.
Si inaugurano sabato 29 novembre le mostre di Mola di Bari (Casa della Cultura, ore 17.30) con le opere di Nicole Voltan, Giulia Bonora, Peleg Dishon, Isabella Mongelli, Giuliana Storino e di Polignano a Mare (Palazzo San Giuseppe, ore 18.30) che ospiterà le opere di Laurent Trezegnies, Gianluca Marinelli, Luka Moncaleano, Nicole Moserle, Sergio Racanati, sotto la cura di Anna D'Elia e con la collaborazione di Edoardo Trisciuzzi.
A Mola di Bari, l'artista Isabella Mongelli ha operato entrando in contatto con i pescatori locali per osservarne abitudini concependo un'installazione tutta di alghe, mentre Giuliana Storino ha utilizzato la terra - materiale primario dei suoi quadri - di Contrada Stella, ricevendola “in dono” da un contadino. A Polignano a Mare, Nicole Moserle ha indagato la costa con il suo obiettivo fotografico, mentre Gianluca Marinelli ha ascoltato le storie di poeti e pescatori, realizzando una “deriva malinconica” dove tutto si dissolve in una dimensione evocativa e visionaria. Luka Moncaleano è entrato in contatto con l'Associazione culturale "Bachi da setola", mentre il progetto 0XXL di Sergio Racanati mira alla ri-significazione dei luoghi di Polignano, attraverso un possibile modello di fruizione del comune patrimonio identitario. Durante gli opening avranno luogo due performance: a Mola di Bari Isabella Mongelli con Ermelinda Nasuto darà vita a Offseason attitude, mentre Giulia Bonora presenterà “Scì segg ph segg (vado di sedia in sedia)”; a Polignano a Mare, invece, ci sarà l'azione – context specific condotta da Sergio Racanati, sintesi di tattiche e immaginari sovversivi, eversivi o semplicemente “altri”.
Sotto la cura di Lia De Venere e con la collaborazione di Nicola Zito, si inaugurano domenica 30 novembre le mostre di Rutigliano (Palazzo San Domenico – Museo nazionale del fischietto in terracotta “Domenico Divella” – ore 17.30) e Conversano (ex Monastero di San Benedetto, ore 18.30). A Rutigliano Boris Chouvellon fa una ricognizione del territorio alla ricerca di “rovine moderne” tra città e periferie culminata in una performance realizzata sul litorale e documentata con un video. Diversamente, Chiara De Marco stimola la collaborazione tra diverse componenti del tessuto sociale alla realizzazione dell’opera tramite inserti oggettuali e verbali che si traducono in una installazione di fili di iuta. Claudia Giannuli trae suggestioni dalle vicende delle brigantesse del Sud, il cui ruolo è sempre stato sottovalutato dalla storiografia per creare piccole sculture di terracotta, mentre l'indagine storica e iconografica su luoghi pregni di sacralità e oggi purtroppo abbandonati diventa oggetto dell'installazione polimaterica di Rada Koželj. Dmitry Teselkin crea, infine, una analogia tra le vicende belliche succedutesi sul territorio regionale e il ruolo dell’arte, considerata un’arma potente capace di aiutarci a immaginare un mondo diverso, che il giovane artista russo traduce in materiali effimeri (cartoncino) o durevoli come il travertino. A Conversano, invece, Raffaele Fiorella usa il video per aprire una porta virtuale sulla vita quotidiana del paese. L’universo femminile è rappresentato da una pratica artigianale tramandata da generazioni, come il chiacchierino, imparata in paese e praticata insieme ad alcune donne del luogo da Mariantonietta Bagliato. Il rapporto tra antico e contemporaneo visto attraverso l’individuazione delle numerose trasformazioni epocali che hanno coinvolto la regione, è oggetto del lavoro di Barbora Fastrová. Viola Piccininni mette in luce aspetti poco conosciuti del mondo rurale attraverso fotografia e video. La problematica integrazione dei migranti è, invece, testimoniata da un video di François Mazabraud in cui le lingue dei Paesi d’origine vengono tradotte in latino.
Il progetto pluriennale SAC «Mari tra le mura: nel blu dipinto di Puglia» è finanziato dalla Regione Puglia a valere sul PO FESR Puglia 2007-13 Asse IV «Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo».
Il progetto si articola in due “azioni bandiera”: l“Ecometrò” prevede una serie di itinerari fra i 4 comuni da percorrere con bus navetta, biciclette, risciò, mentre “Contemporaneamente” intende creare un distretto delle arti visive contemporanee. Le azioni di completamento, tuttora in corso, stanno implementando le forniture e animando il territorio con servizi affidati al Teatro Pubblico Pugliese che ha avviato i laboratori di scrittura, interpretazione e recitazione, creazione d’impresa turistica.
Per quanto riguarda “Contemporaneamente”, è stato promosso un bando per giovani artisti internazionali, realizzato con la titolarità e l’assistenza tecnica della Fondazione Pino Pascali Museo d’Arte Contemporanea. Con l'obiettivo di promuovere e incentivare la mobilità internazionale, riunendo contemporaneamente e mettendo in contatto esperienze diverse a livello locale, nazionale ed internazionale, Movingart&Openspace è un progetto di grande rilevanza a sostegno della creatività e delle nuove generazioni. Il progetto ha offerto infatti l'opportunità di conoscere operatori culturali e visiting professor di fama internazionale come gli artisti Virginia Ryan, Cesare Viel e Bruna Esposito e il regista teatrale Giancarlo Cauteruccio, ma anche di scambiare esperienze lavorando per un mese in un ambiente laboratoriale, in prestigiose e affascinanti location. Gli artisti hanno potuto inoltre incontrare la comunità, le scuole, i cittadini, lavorare a stretto contatto con il territorio in uno scambio continuo e reciproco che ha dato vita alle opere site specific che saranno in mostra.