Tina Modotti – Retrospettiva

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA SCAVI SCALIGERI
Piazza Francesco Viviani , Verona, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a domenica dalle 10 alle 19 (chiusura biglietteria 18.30). Lunedì chiuso.
Aperta il 26 dicembre 2014, 1 gennaio (dalle 14.30) e 6 gennaio 2015.

Vernissage
28/11/2014

ore 18

Contatti
Email: eventicultura@comune.verona.it
Biglietti

intero 7,00 euro (con audio guida) ridotto 5,00 euro (con audio guida) ridotto scuole e ragazzi 1,00 euro

Editori
SILVANA EDITORIALE
Artisti
Tina Modotti
Generi
fotografia, personale

L’esposizione, realizzata dall’associazione culturale Cinemazero in collaborazione con il Comune di Verona – Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri e Silvana Editoriale, ripercorre l’intera vita di Tina, come fotografa, musa e attivista.

Comunicato stampa

Il Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri di Verona ospita, dal 29 novembre 2014 all'8 marzo 2015, la mostra
Tina Modotti. Retrospettiva.
L'esposizione, realizzata dall’associazione culturale Cinemazero in collaborazione con il Comune di Verona – Centro Internazionale di Fotografia Scavi Scaligeri e Silvana Editoriale, ripercorre l'intera vita di Tina, come fotografa, musa e attivista.
“Sempre, quando le parole "arte" e "artistico" vengono applicate al mio lavoro fotografico, io mi sento in disaccordo… Mi considero una fotografa, niente di più. Se le mie foto si differenziano da ciò che viene fatto di solito in questo campo, è precisamente perché io cerco di produrre non arte, ma oneste fotografie, senza distorsioni o manipolazioni.” (Tina Modotti, Sulla fotografia).
La mostra ricostruisce la straordinaria esperienza artistica di Tina Modotti – che la vide prima attrice di teatro e di cinema in California e poi fotografa nel Messico post-rivoluzionario degli anni venti – sia la sua non comune vicenda umana.
Un cammino che educa l’occhio dello spettatore contemporaneo, riportandolo alla misura calibrata e meditata che caratterizza tutta l’opera della Modotti, cogliendo la forza caratteristica della fotografia: il suo non voler essere a tutti i costi “arte”, ma il suo dover essere qualitativamente valida per raccontare al mondo gli infiniti aspetti della vita.