Fabio Bianco – Ginger Lily
La Bugno Art Gallery è lieta di annunciare la nuova collaborazione con Fabio Bianco, attraverso la sua ultima serie di lavori intitolata Ginger Lily.
Comunicato stampa
La Bugno Art Gallery è lieta di annunciare la nuova collaborazione con Fabio Bianco, attraverso la sua ultima serie di lavori intitolata Ginger Lily.
Questo nuovo ciclo di opere costituisce formalmente un naturale continuum artistico con la precedente produzione pittorica realizzata per le due serie di "The Cakes on My Carpet" e "Fabulous Life" e nelle quali l’artista, muovendosi come di consueto all’interno di una dimensione al limite tra l’onirico ed il simbolico, affronta e svela la sua personale interpretazione di un più generale stato di meraviglia. Ai grandi lampadari che scandiscono le superfici degli interni attraverso una luce quasi barocca, si susseguono le suggestioni tipiche dei loci ameni e dei parterre de borderie, in cui anche sontuosi banchetti prendono vita attraverso maestosi gateaux.
Il lavoro di Fabio Bianco introduce qualcosa di nuovo nel campo della pittura contemporanea, attraverso uno stile unico e riconoscibile strutturato attorno a saturi ed indistinti campi di colore e ad una sovrapposizione di livelli, quasi vertiginosa, che volge a giocare con la percezione della profondità.
Nelle tele di Bianco i colori brillanti, le luci sfavillanti e le deformazioni prospettiche contribuiscono a distorcere, liquefacendo, la matericità del reale, ora proiettata verso una dimensione onirica nella quale l’osservatore è invitato ad entrare per condividere, assieme all’autore, il medesimo stato di stupore.
“… Negli ultimi lavori, oltre alla creazione dell’ambiente (realizzato tramite la convivenza di elementi fittizi e reali), ho voluto che ‘accadesse qualcosa’, senza però che in ciò vi fosse una marcata volontà narrativa. Quello che infatti qui propongo è una sorta di momento, di attimo certamente identificabile nella sua fattualità ma totalmente indeterminato nella sua estraneità ad un preciso contesto: un po’ come aprire un libro e leggere una favola pur non conoscendone né l'inizio e né la fine. Ho cercato però di lasciare, con l’ausilio di alcune indicazioni lessicali, una sorta traccia ‘didascalica’ adottabile dallo spettatore per elaborare il proprio ‘racconto’.
Ginger Lily, che da il nome a questa serie di opere, è il nome di un profumo dall’aroma avvolgente, magico ed esotico che ben si sposa con le mie atmosfere: la sua percezione è stata trasportata sulle mie tele sotto forma di colore.”
Bugno Art Gallery is pleased to announce the new partnership with Fabio Bianco, through his latest series of works titled Ginger Lily. This new cycle of works is formally a natural continuum with the previous artistic production of paintings made for the two sets “The Cakes on My Carpet" and "Fabulous Life" in which the artist , moving as usual within dreamlike and symbolic dimensions, faces and reveals his personal interpretation of a more general state of wonder . The large chandeliers that mark the surface of the interior through a light almost baroque , are the typical suggestions of "loci ameni" and “parterre de borderie" , where sumptuous banquets also come to life through majestic gateaux.
The work of Fabio Bianco introduces something new in contemporary art through a unique and recognizable style structured around saturated and indistinct color fields and almost dizzying overlapping levels that play with depth perception .
In Bianco’s paintings, the bright colors, the bright lights and the perspective deformations contribute to distort, liquefying it, the materiality of the real, now projected into a dreamlike dimension in which the viewer is invited to come to share together with the author , the same state of amazement .
" ... In my recent work , in addition to the creation of the environment ( produced by the coexistence of fictitious and real elements) , I wanted something to happen, without however a precise willing to tell something . What we propose here is in fact a kind of moment of moment certainly identifiable in its factuality but totally indeterminate in its strangeness to a specific context : something like opening a book and reading a story without telling precisely neither the beginning nor the end . I tried to leave , however , with the aid of some lexical signs , a ' didactic ' track adoptable by the viewer to draw their own ' story ' .
Ginger Lily , which gives its name to this series of works , is the name of a perfume aroma enveloping , magical and exotic that goes well with my moods : his perception was transported on my canvases in the form of color . "