Valentina Sani – Presi per incantamento

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE BARTOLI-FELTER
viale trieste 57 - 09123 , Cagliari, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
11/12/2014

ore 18,30

Artisti
Valentina Sani
Curatori
Roberta Vanali, Efisio Carbone
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale di Valentina Sani, vincitrice della sezione “Grafica” del Premio Babel.

Comunicato stampa

Giovedì 11 dicembre, alle ore 18.30, negli spazi della Fondazione Bartoli - Felter, si terrà l’inaugurazione della mostra personale di Valentina Sani, vincitrice della sezione GRAFICA del Premio Babel, “Presi per incantamento”, a cura di Roberta Vanali ed Efisio Carbone. Costituita da 30 pezzi di piccolo, medio e grande formato, realizzati in grafica vettoriale, la mostra potrà essere visitata fino al 21 dicembre 2014.
Il Premio Babel è finalizzato alla promozione e alla valorizzazione dell’arte contemporanea sul territorio sardo. Il progetto, ideato da Roberta Vanali è autofinanziato e co-curato con Efisio Carbone.

Di seguito i testi di presentazione dei curatori:

"Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento
e messi in un vasel, ch’ad ogni vento
per mare andasse al voler vostro e mio..."

Sopra una barca di carta quadrettata, in un mare di stelle da presepio, Valentina Sani ci traghetta nel suo mondo fantastico ricco di simbologie e inquietudini. Siamo dentro la coscienza subito dopo aver mangiato un biscotto che dice "mangiami" ...a tuo rischio, aggiungiamo noi, poiché dietro i colori pastello dell'infanzia, a cui la grafica vettoriale leva ogni traccia di segno, si nasconde una fredda e lucida volontà di generare capricci goyeschi post-freudiani.
Ecco quindi apparire una serie di ritratti, di foggia quattrocentesca, chiamati monsters: tenere fanciulle dai denti di squalo che ingoiano insetti e ominidi, i cui occhi, sempre differenti (avvolte rapaci) non lasciano passare emozioni, anche quando invasi di lacrime. Volti dalle numerose bocche serpentinate che potremmo definire Meduse del contemporaneo.
E ancora scene, tutte al femminile, sospese nel mondo onirico che attrae a sé il mal di vivere in una società liquida, sempre in corsa, che abbatte costantemente ogni punto d'approdo, lasciandoci galleggiare in attesa d'annegamento: sei palloncini colorati sorreggono un corpo morto, sono i sogni dei naufraghi che ogni giorno periscono nella speranza di una vita migliore. E che dire delle gemelle dal volto imbronciato come le Madonne del Crivelli: interrompono il gioco a causa della pioggia, è forse un funesto presagio di futuro spezzato?
Ottima prova, questa di Valentina Sani, che conferma l'estremo qualità del suo lavoro, l'impegno nella ricerca, l'eccellenza dei risultati. (Efisio Carbone)

Traduce i drammi dell’esistenza mediati da una visione infantile della realtà, Valentina Sani. Il suo è un universo che prescinde esteticamente dal punto di vista adulto, nel tentativo di eludere il presente e recuperare una dimensione ludica come rifugio ultimo da una realtà ostile, ma che non tarda a svelarne il lato più oscuro. Candore, innocenza e leggerezza sono a prima vista gli elementi distintivi dei personaggi che gravitano in un mondo bidimensionale, senza tempo né luogo, sintetico ed equilibrato, fatto di tinte piatte e contorni netti e sinuosi, ma che a ben guardare rivelano creature aliene dallo sguardo gelido, perso nel vuoto. “Innocenti” quanto gli agghiaccianti bambini del "Villaggio dei dannati", automi al limite del freak sono il risultato di un’umanità allo sbando, perduta nel corso dei tempi e sopravvissuta a chissà quale cataclisma.
Perizia tecnica, raffinatezza e minuzia dei particolari accentuano l’aspetto inquietante della rappresentazione. L’apparenza patinata quasi favolistica cela il degrado, la degenerazione esistenziale, rasentando il grottesco. In bilico tra sogno e realtà, scandendo il ciclo della vita, l’artista si muove tra pensiero razionale e pensiero emozionale per restituire una visione d’insieme seduttiva che appare come scaturita da una sorta di incantesimo. Una dimensione surreale, al pari di un sogno ad occhi aperti, che apre all’improvviso scenari oscuri dove smarrirsi. Presi per incantamento e trascinati nel vortice dell’inganno, poiché, per citare ancora il Poeta: “Veramente più volte appaion cose / che danno a dubitar falsa matera / per le vere ragion che son nascose.” (Roberta Vanali)

VALENTINA SANI (Sassari, 1980)

Istituto d'arte F.Figari, Sassari, decorazione, 1999
Accademia di belle arti, Sassari, pittura, 2008
Terminati gli studi accademici si specializza nella grafica vettoriale.

Collettive
2002 - Progetto pediatrico, Sassari
2004 - Segno, Disegno, Corpo - MAN , Nuoro
2005 - Metamorfica - Palazzo Baronale, Sorso
2006 - Tutte contro uno - studio artistico Sisinnio Usai, Sassari
2007 - Coin dà Spazio all’arte - presso Centro Commerciale Coin, Sassari
2013 - Premio Babel, Centro Comunale d’Arte e Cultura Il Ghetto, Cagliari
" - Pinacoteca Comunale Carlo Contini, Oristano
" - Stazione dell'arte Museo Maria Lai, Ulassai
" - Spazio Tribu Museo Ciusa, Nuoro

Collaborazioni per progetti online
2013 Time in Space
2013 [Inprivaterooms]
2013 Bad Seeds

Riconoscimenti
2013 Premio Babel, Grafica

Vive e lavora a Sassari