Francesco Bocchini – L’estro della pecora
Per la sua sesta personale alla Galleria l’Affiche l’artista presenta l’esito di una ricerca quasi mimetica sulla vastità irriducibile del desiderio: appunti fugaci, note sparse, evocazioni.
Comunicato stampa
FRANCESCO BOCCHINI
L’ESTRO DELLA PECORA
appunti per un repertorio del desiderio
Per la sua sesta personale alla Galleria l'Affiche l'artista presenta l'esito di una ricerca quasi mimetica sulla vastità irriducibile del desiderio: appunti fugaci, note sparse, evocazioni. Sono percorsi per immagini, movimenti, composizioni e installazioni: lamiere di demoni e arachidi, gelati e pose equivoche, pasticcini d'alluminio e dionisiaci amplessi. Una sorta di repertorio del desiderio, di quello che lo precede o lo segue, che siano le stelle (de-sidera) o l'essere (de-sum) a mancare.
INSTALLAZIONI - La testa chimica, Natur flores, Kondorei Stirner...
Composizioni a parete di elementi sospesi, sorretti da sottili linee di ferro. L'immagine stampata su latta, che Francesco Bocchini ritaglia da contenitori alimentari, si alterna a quella dipinta: demoni, icone della tentazione; dolci, di ogni forma, dimensione e colore; gelati metallici, di volumetrica voluttà; seni e capezzoli seriali, sagome di una passione elementare.
Le linee di ferro a loro volta creano un gioco prospettico e possono anche essere letti come una riduzione sintetica al segno, così come nei meccanismi le varianti del desiderio si riducono a puro atto.
MECCANISMI - Corteggiamento francese, Il banchetto nuziale per Max Stirner, Il dio pan alle prese con la propria creazione, Sultano elefantino...
Come lo stesso artista afferma, i suoi meccanismi sono da sempre pornografici, se per pornografia s'intende l'atto ripetuto meccanicamente.
La mano aziona la manovella e al moto circolare segue quello alternato dei ferri, avanti e indietro: il movimento va in scena, più o meno scomposto e casuale, con cigolii e clangore. In questi meccanismi i ferri diventano omini e il movimento la fedele replica di un atto sessuale, nelle sue molteplici varianti. Accade l'inaspettato, mettendo in scena l'osceno Francesco Bocchini ne svela il lato ironico, drammatico, poetico.
CARTE - Le circostanze del desiderio sono palesi, Una discendenza che aderisce a un puro piacere...
Scatti e autoscatti tratti da annunci di riviste di genere diventano la superficie pittorica di composizioni che mostrano e nascondono, quasi constatazioni per immagini di realtà laterali dove libido e vanitas producono curiose associazioni. Sono pose dove l'esplicito nel farsi eccessivo diventa implicito, nascosto, comune.
Inaugurazione: domenica 14 dicembre dalle 18.30
Orario: 14-21 dicembre 2014 / 13-31 gennaio 2015
da martedì a sabato, ore 16-19
Galleria l’Affiche
via dell’Unione 6
20122 Milano
02.86450124 – 02.804978
[email protected]
www.affiche.it
Francesco Bocchini
(Cesena, 1969)
Vive e lavora a Gambettola (Cesena)
Mostre personali selezionate
2012 Magic, Galleria Michela Rizzo, Venezia, a cura di Valerio Dehò
2011 In movimento, Galleria Goethe, Bolzano, a cura di Peter Weiermair
Finemondo, Laboratorio dell’Imperfetto, Gambettola. A cura di Alberto Zanchetta
2010 La Storia Naturale, Galleria l’Affiche, Milano. Testo di Roberta Bertozzi
Tutti vivi, tutti morti, tutti rivivi, tutti rimorti, AndreA Arte Contemporanea, Vicenza.
A cura di Martina Cavallarin, testo di Martina Cavallarin, contributo critico di Alberto Zanchetta
Il veleno astratto, Gasparelli Arte Contemporanea, Fano. Testo di Roberta Bertozzi
2009 Un braccio ruminante, Galleria Il Segno, Roma. Testo di Roberta Bertozzi
2008 Domino Blumen Falene, Mel Gallery Contemporary, Vienna. Testo di Roberta Bertozzi
Finemondo, Laboratorio dell’Imperfetto, Gambettola. A cura di Alberto Zanchetta
2007 Gloriette, Galleria l’Affiche, Milano. A cura di Martina Cavallarin
2006 Francesco Bocchini, Galleria Scilla Cicognani, Colonia. Testo di Roberta Bertozzi
2005 Il mio pensiero è sempre luminoso, Galleria Il Segno, Roma. Testo di Marco Lodoli
2004 Bulgarico, Galleria l’Affiche, Milano. Testo di Flaminio Gualdoni
Ich bin so dumm, Galleria 41artecontemporanea, Torino. Testo di Alberto Zanchetta
2003 Le gambe eccellenti Merz Mer, Galleria Arte Al Contrario, Modena.
Testi di Gianluca Marziani e Nadia Raimondi
I primi asini pensavano per conto proprio, Galleria De’ Foscherari, Bologna.
Testi di Valerio Dehò e Alberto Zanchetta
2002 Lumpefon spazire, Sala delle Colonne, Nonantola. A cura di Nadia Raimondi
2001 Lés funenbrés, Galleria l’Affiche, Milano. Testo di Rosalba Paiano
1999 Storie d’Egitto, Galleria Il Graffio, Bologna
1998 Anima patata, Galleria l’Affiche, Milano. Testo di Enzo Fabbrucci
1996 Partito preso, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma. A cura di Anna Martirolo