Musée de l’OHM – Francesco di Tillo
E’ un artista che ama viaggiare e fare esperienze diverse. Tuttavia continua a seguire le notizie che provengono dall’Italia, seguendo un pensiero su cui sta lavorando da qualche tempo. Il concetto di suicidio e in particolare delle persone che si sono tolte la vita a causa di problemi di lavoro.
Comunicato stampa
Francesco di Tillo ritorna temporaneamente a Bologna da San Paolo dove vive da qualche anno e dirige insieme a due compagni di strada brasiliani la galleria d’arte Aurora. E’ un artista che ama viaggiare e fare esperienze diverse, ha studiato e lavorato prima a Berlino e poi a New York. Lo potremmo definire una figura alla ricerca continua di stimoli, che ama confrontarsi in prima persona con le sfide che il continuo sradicamento comporta. Tuttavia continua a seguire le notizie che provengono dall’Italia, seguendo un pensiero su cui sta lavorando da qualche tempo. Il concetto di suicidio e in particolare delle persone che si sono tolte la vita a causa di problemi di lavoro. Opera seguendo una messa in scena (una cassetta-reliquario contenente articoli di giornali ambientata con mazzi di fiori) coniugata con il reportage (un video-collage di notiziari con la colonna sonora composta dalla nota canzone evocante il suicidio Bloody Sunday e reinterpreta a cappella per la mostra) per aprire una fessura in profondità creata dal ricordo attivato attraverso una collezione di immagini disperse nel tempo e disgregate dalla rapida obsolescenza della nostra contemporaneità.
FRANCESCO DI TILLO (Bologna, 1984)
Mostre individuali: Anomos, Aurora, San Paolo - 2014; Falecimentos, Museu da Imagem e do Som (MIS), São Paulo, Brasile - 2013; Death Brokering, 16Beaver, New York, USA - 2011; Another Gap in the Wall, Gum Studio, Carrara - 2009. Recenti mostre collettive (selezione): Taipa-Tapume, Galeria Leme, San Paolo - 2014; Oração, Paraty em Foco, Paraty, Brasile - 2013; Stracrepaccio Paradise, Il Crepaccio, Milano - 2013.