Giuliana Storino – Era
Si tratta del doveroso omaggio alla vincitrice della quinta edizione 2013 del “Premio Maccagno”.
Comunicato stampa
Sabato 20 dicembre alle ore 17 il Civico Museo presenta la mostra di Giuliana Storino, dal titolo “Era”.
Si tratta del doveroso omaggio alla vincitrice della quinta edizione 2013 del “Premio Maccagno”. E’ passato appena un anno e sembra trascorso un secolo. In dodici mesi è cambiato quasi tutto in paese, diventato nel frattempo “Maccagno con Pino e Veddasca”, frutto della Fusione di tre Comuni fino a pochi mesi fa del tutto autonomi. Va quindi necessariamente in soffitta anche la formula fin qui conosciuta del Premio, che sarà riproposta in futuro secondo modalità del tutto innovative.
Classe 1986, tarantina di Manduria, Giuliana Storino ha conseguito la laurea di I° e II° livello in Pittura con lode, all’Accademia di Belle Arti di Brera. Ha partecipato a numerose mostre e rassegne nazionali e internazionali, dove ha ottenuto diversi riconoscimenti. Attualmente, vive e lavora a Milano.
Dopo tanto figurativo, torna quindi la ricerca astratta di un’artista capace di leggere forma e materia attraverso una sensibilità non comune, lasciando all’emotività del visitatore il compito di immaginare situazioni ed emozioni in movimento. Sono davvero tante innovazioni introdotte da quest’anno nella conduzione del Civico Museo, a partire da una tecnologia che ha finalmente liberato dal peso quasi “fisico” della carta a una gestione aperta al territorio e più vicina all’interesse di un pubblico che ha ripagato tangibilmente gli sforzi messi in campo dagli organizzatori.
Si riparte da queste considerazioni, per un 2015 che saprà regalare nuove intuizioni e scoperte sempre nuove, partendo dalle esperienze positive fin qui accumulate, grazie a chi ha lavorato con pazienza ed entusiasmo.
Con “Era” e con Giuliano Storino – dice il Sindaco di Maccagno con Pino e Veddasca Fabio Passera - sciogliamo le vele al vento e diamo nuovo impulso alla nostra fantasia, che per un amministratore non può mai essere scollegata con la realtà di un territorio con il quale siamo chiamati a fare i conti quotidianamente. Con il sorriso di sempre stampato sulle labbra, con la leggerezza di chi sa che fare Cultura significa innanzitutto aprire lo spirito verso il futuro. Potremo commettere errori lungo il nostro cammino, ma non potrà mai mancarci l’incosciente sicurezza di lavorare per il bene e la crescita dei nostri concittadini e di quanti riconoscono nel Civico Museo un punto di riferimento per l’Arte e per il piacere dello stare insieme”.