Curtis Mann – Verso
Curtis Mann ama utilizzare la parola confusion quando descrive il suo lavoro e, in effetti. spesso si va incontro ad un effetto destabilizzante di spostamento dei confini di fronte alla sua opera, principalmente confusione tra fotografia e scultura.
Comunicato stampa
Il 15 gennaio Curtis Mann inaugura VERSO, sua terza monografica presso Luce Gallery, confermando il proprio grande interesse per la fisicità della fotografia; Mann infatti fa un uso della fotografia assimilabile alla materia utilizzata nella scultura e, nel corso degli anni, si è spinto verso i limiti fisici della fotografia stessa.
La mostra, site specific, sarà composta da immagini scattate negli spazi della galleria torinese, particolari di oggetti o persone, successivamente stampate e su cui l’artista è intervenuto con tagli, pieghe e fessure attraverso i quali si intravede ancora, sfocato, l’oggetto primario della fotografia.
La visione di questi strati successivi di realtà, sovrapposti gli uni agli altri, dipende unicamente dall’osservatore, dal suo punto di vista, dall’angolo in cui si posiziona, aprendo così l’opera a molteplici interpretazioni e letture e restituendoci la complessità dell’esperienza visiva e non solo. Il visitatore si trova infatti circondato da immagini che riproducono lo spazio nel quale si trova, ma talmente modificato da produrre un particolare effetto di straniamento. La galleria diventa così uno spazio di condivisione, un luogo dove le opere stimolano la riflessione e la visione, ma anche un territorio dove ognuno può specchiarsi e, una volta superata la confusione, ritrovarsi.
Curtis Mann ama utilizzare la parola confusion quando descrive il suo lavoro e, in effetti. spesso si va incontro ad un effetto destabilizzante di spostamento dei confini di fronte alla sua opera, principalmente confusione tra fotografia e scultura. Nei primi lavori Mann interveniva su immagini trovate in rete, che modificava tramite photoshop o con interventi meccanici; oggi, e in particolare in questa mostra torinese, l’artista fa un passaggio successivo ritraendo egli stesso il mondo che lo circonda sul quale poi interviene con tagli e increspature, aprendo così una finestra – o molteplici – sulla realtà ritratta che, a seconda del punto di vista dell’osservatore, si trasforma. Un simbolismo abbastanza evidente costruito con la leggerezza e la giocosità che contraddistingue quest’artista nato nel 1979 in Ohio, insegnante di Fotografia alla Columbia University, per il quale il proprio lavoro è un eterno work in progress, che viene trasportato dalla propria curiosità sempre un po’ più in là e che, per questo, non si ripete mai.
Con VERSO, la mostra site specific presso Luce Gallery, per la prima volta Mann costruisce un gioco di scatole e variazioni sul tema dello spazio che lo contiene, un esperimento visivo e sensoriale che non lascerà sicuramente il pubblico indifferente.