Luigi Veronelli – Camminare la terra
La mostra, curata da Alberto Capatti, Aldo Colonetti e Gian Arturo Rota, indaga il metodo di lavoro, la formazione eclettica e le proposte per un futuro, auspicabile e necessario, al cui centro siano la terra e la cultura materiale. Grazie alla valorizzazione del vasto archivio, si è potuto disegnare un profilo più preciso della poliedricità di Luigi Veronelli e, al contempo, storicizzare la figura,mettendola in relazione con il clima culturale in cui ha operato.
Comunicato stampa
La mostra si svolge “Con l’Adesione del Presidente della Repubblica”; Il patrocinio della Regione Lombardia, la collaborazione e il patrocinio del Comune di Bergamo; il patrocinio del Comune di Milano; e con Il sostegno di Allegrini, Marchesi Antinori, Bellavista, Bolaffi, Braida Giacomo Bologna, Fondazione Bussolera Branca, Le Fracce, Nonino distillatori, Movimento Turismo del Vino, Tenuta San Guido, e degli oltre 65 promotori del Comitato decennale Luigi Veronelli.
A Bergamo, dall’1 maggio al 31 ottobre 2015
“Chi cammina la terra sa che l’importante non è arrivare, ma procedere, passo dopo passo. Cam- minare la terra è esprimere il nostro vivere in continuo movimento. Talvolta occorre fermarsi per riposare o per pensare e per gioire o per piangere, e alla fine ricominciare a camminare. Fermarsi anche per ricordare e rivivere la strada percorsa”. (Luigi Veronelli)
Luigi Veronelli è stato molto più di un editore, di un giornalista o di un gastronomo. È stato attore e testimone della profonda trasformazione della società e dell’economia del nostro Paese nella seconda metà del secolo scorso. Un intellettuale che si è sempre basato su proprie forti convinzioni, senza mai sottrarsi ai confronti, anche aspri, né rinnegando le inevitabili contraddizioni.
È proprio ‘camminando la terra’ con le proprie gambe che Veronelli ha incontrato le migliori energie del Paese, le donne e gli uomini che con il loro lavoro e i loro prodotti crearono le premesse per la rinascita economica e sociale dell’Italia: da qui la decisione del Comitato, nato per valorizzare la sua opera e il suo pensiero, di intitolare la mostra “Camminare la terra”, con un intento che è manifesto, testamento, invito e che, di Veronelli, fu profezia.
La mostra, curata da Alberto Capatti, Aldo Colonetti e Gian Arturo Rota, indaga il metodo di lavoro, la formazione eclettica e le proposte per un futuro, auspicabile e necessario, al cui centro siano la terra e la cultura materiale. Grazie alla valorizzazione del vasto archivio, si è potuto disegnare un profilo più preciso della poliedricità di Luigi Veronelli e, al contempo, storicizzare la figura,mettendola in relazione con il clima culturale in cui ha operato.
Il vino è solo il punto d’avvio per mettere a fuoco il rapporto di Veronelli con la cultura del cibo, la sua inclinazione a leggere in anticipo i fatti e la capacità di stimolare riflessioni da angolature sempre originali. Nel percorso della mostra, progettata da Franco Origoni e Anna Steiner, sono messe poi in evidenza le sue intuizioni “glocal”, la forza poetica del suo pensiero che spinge ad agire con grande concretezza, la sua sensibilità sociale che non è mai stata solo una dichiarazione d’intenti, quanto una concreta pratica politica quotidiana.
I visitatori della mostra avranno la possibilità di vivere un’esperienza multisensoriale unica grazie al supporto della tecnologia Vocal-it® One, la App che, attraverso i codici QR, permetterà ai visi- tatori di essere accompagnati lungo il percorso espositivo dalla voce di Luigi Veronelli.
Vocal-it® One è stata ideata e realizzata da Trizero srl, l’azienda lecchese che aveva già collaborato con il Comitato decennale Luigi Veronelli durante il laboratorio “Revival anni ‘70. Sei vini emble- matici in assaggio” al Salone del gusto di Torino.
La mostra dalla Triennale di Milano si trasferirà a Bergamo, dal 1 maggio al 31 ottobre 2015.