Fabio Marullo – Archaeology
La galleria Effearte è lieta di presentare la mostra personale di Fabio Marullo dal titolo Archaeology.
Comunicato stampa
Milano, 29 Gennaio 2015.
La galleria Effearte è lieta di presentare la mostra personale di Fabio Marullo dal titolo Archaeology.
Nel manifesto di definizioni l'archeologia, scienza ausiliaria della storia, viene considerata come una delle quattro branche dell'antropologia avente come obiettivo l'acquisizione di conoscenza delle culture umane attraverso lo studio delle loro manifestazioni materiali.
Dall’insieme emerge un tempo di latenza che trova riscontro non solo nella pratica dell'atto archeologico ma anche in altri ambiti di ricerca.
Di questo ne è convinto l'artista, che con la figura dell’archeologo, condivide simili atteggiamenti, modi di pensare, guardare e ricercare. In questo processo di tempo rallentato, ciascuna figura per ambito disciplinare, ripone medesima importanza sia all'atto della scoperta quanto al processo interpretativo.
Quest'ultimo infatti mette in luce la tensione della memoria, aspirando ad aprire un palinsesto di nuovi significati pieni di propria luce e di magia silenziosa.
L' idea appunto è che tutto ciò che è visibile esprime ciò che è invisibile - che si tratti di un frammento o di un giorno della vita - allo stesso modo, tutto ciò che è materiale sottolinea la sua immaterialità - sia esso un fascio di luce o superficie lucidata.
Il progetto di mostra intende partire da queste considerazioni, per concretizzarsi con una serie di dipinti di piccoli e medi formati e disegni, ispirati ai reperti contemplati nella sua esperienza di vita.
Una forma di meditazione che non subisce movimenti, ma che contempla il silenzio come passaggio del tempo passato e contemporaneo.
La ricerca di Fabio Marullo, ruota attorno a connessioni di frammenti di memoria storica personale e collettiva, soggetti scelti in una misura concettuale, astratta dal contesto reale, e senza alcuna precisa collocazione spazio-temporale. Egli riflette sul concetto di rappresentazione, che sposta lo sguardo verso universi sospesi, tra realtà e illusione, rivelando caratteristiche di un immaginario che è allo stesso tempo meraviglia e relazione inaspettata tra le cose, indipendentemente dalla loro natura e materia.
Il suo lavoro nasce dalla combinazione di pittura e disegno. Sulle sue tele, figure e assemblaggi di oggetti decontestualizzati e immagini di vita quotidiana, descrivono mappe di paesaggi "instabili" per sottolineare la tensione di una società che cambia.
Archaeology è un progetto di ricerca che si evolverà, adattandosi allo spirito del luogo, nella città di Copenhagen: CPH-AIR, dove all'artista è stata assegnata una borsa di studio per un periodo di residenza di 3 mesi.
Il comunicato stampa è accompagnato da un testo critico di Alessandro Facente che approfondisce in modo esaustivo il lavoro in mostra.