Gottardo Ortelli
Le Vip Lounges dell’aeroporto di Milano Malpensa si trasformano in spazi espositivi, ospitando le opere di Gottardo Ortelli (Viggiù, 1938 – Varese, 2003) che ha attraversato oltre quattro decenni di storia dell’arte italiana, dagli anni sessanta fino ai primi del nuovo secolo.
Comunicato stampa
Secondo appuntamento con l’iniziativa che trasforma in spazi espositivi le Vip Lounges Club SEA dell’aeroporto internazionale di Malpensa.
Dal 30 gennaio al 2 novembre 2015, le Vip Lounges Club SEA dell’aeroporto di Milano Malpensa si trasformano in spazi espositivi, ospitando le opere di Gottardo Ortelli (Viggiù, 1938 - Varese, 2003) che ha attraversato oltre quattro decenni di storia dell’arte italiana, dagli anni sessanta fino ai primi del nuovo secolo.
L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Piero Chiara, è il secondo appuntamento del progetto SEA e MA*GA per l’arte, nato dalla volontà di SEA, la società che gestisce gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate, e del museo MA*GA di Gallarate di trasformare le aree d’attesa del Terminal 1 dello scalo internazionale in un luogo dove l’arte si esprime e si racconta.
Infatti, come afferma Serafino Perego, Direttore Real Estate and Corporate Projects SEA, “L'aeroporto non è solo un luogo di passaggio, atterraggi e decolli ma è anche crocevia di emozioni legate all'esperienza del viaggio. Un luogo che accoglie sogni, speranze e ricordi di ogni viaggiatore. È proprio per la sua capacità di suscitare in ognuno di noi sentimenti così intensi e unici che l'aeroporto diventa anche lo spazio ideale per dare voce all'arte nelle sue molteplici forme di espressione”.
“La mostra dedicata a Gottardo Ortelli - sottolinea Giacomo Buonanno, Presidente MA*GA - si pone in una logica di continuità con quella di Vittore Frattini che l’ha preceduta: da un lato prosegue il dialogo con un pubblico che trascende i confini della città di Gallarate e dall’altro procede il percorso di rassegna e di analisi critica delle eccellenze artistiche che sono nate e si sono sviluppate intorno a questo territorio, certi che la combinazione di queste dimensioni rappresenti un ulteriore valore aggiunto del progetto SEA e MA*GA per l’arte”.
Pittore e docente all’Accademia di Brera, Ortelli fu personalmente impegnato in innumerevoli iniziative non solo culturali, ma anche sociali e politiche (non ultimo, il suo incarico di Assessore alla Cultura presso la Città di Varese dal ’93 al ’97).
“La pratica del dipingere - scrive Vittoria Broggini, conservatore curatore MA*GA, nel suo testo in catalogo - è intesa da Gottardo Ortelli come indagine sul colore, sia analitica sia emozionale: attraverso la sperimentazione del rapporto tra il colore e la superficie egli dilata e densifica lo spazio pittorico. L’aspetto analitico della ricerca da lui condotta con gli strumenti primari del dipingere - segno colore materia - non rinuncia perciò alle suggestioni emotive derivanti dal rapporto dialettico tra luce e ombra, dal respiro e dalle fluttuazioni del colore: le risonanze ambientali della tela dipinta derivano da un’energia cromatica concentrata, da un colore-luce denso e forte, squillante, fluido, organico e espressivo che genera un movimento espansivo dell’immagine”.
Ortelli riesce quindi a condensare in un linguaggio personale la tradizione astratta, il lirismo e la tragicità del colore espressionista, l’autonomia e la concretezza dello spazio cromatico informale, la tensione della ricerca di una relazione simbolica tra la dimensione pittorica e quella cosmica.
Accompagna la mostra, il secondo catalogo della collana SEA e MA*GA per l’arte.
Mostra e catalogo a cura di Vittoria Broggini, con la collaborazione di Bambi Lazzati, Emilio Ghiggini, Tetsuro Shimizo.
Note biografiche
Gottardo Ortelli (Viggiù, 1938 - Varese, 2003). Ha vissuto a Varese e Milano dove è stato titolare di cattedra di Pittura all'Accademia di Brera. Ha avuto una lunga carriera espositiva. Si ricordano le mostre personali al Palazzo dei Diamanti, Ferrara 1978, a cura di Guido Ballo e Tommaso Trini; Galleria Comunale d’Arte Contemporanea Alessandria 1982, a cura di Flaminio Gualdoni; Padiglione d'Arte Contemporanea Milano 1984, a cura di Giovanni Accame; Casa Machiavelli San Casciano Val di Pesa 1985, a cura di Gianni Contessi; Musei Villa Mirabello Varese 1986, a cura di Silvano Colombo e Tommaso Trini; le antologiche: a Palazzo Forti, Verona 1993, a cura di Giorgio Cortenova; all'Ikeda Public Museum of Art, Nagano, Giappone 1994 e al Museo della Permanente a Milano 1995, a cura di Carlo Pirovano.
Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1972, nel 1982, e nel 1986, alle Quadriennali di Roma e a mostre come Empirica, Rimini 1975; Cronaca, Modena, 1976; Marta & Maria, Firenze e Ferrara, 1977; Disseminazione, Varese 1978; Dal Colore al colore, Milano, 1998.
Milano, 30 gennaio 2015