Marcello Mascherini – Omaggio

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA CARTESIUS
Via Carducci 10, Trieste, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato 16.30-19.30

Vernissage
06/02/2015

ore 18

Contatti
Email: info@franco-rosso.it
Artisti
Marcello Mascherini
Generi
personale, disegno e grafica

Mostra-omaggio dedicata all’opera grafica e ai disegni di Marcello Mascherini.

Comunicato stampa

Si inaugura venerdì 6 febbraio alle ore 18.00 presso la Galleria Cartesius (Trieste – Via Carducci 10) la Mostra-omaggio dedicata all’opera grafica e ai disegni
di Marcello Mascherini.
“Valentino Ponte –scrive Franco Rosso nella presentazione- ha selezionato per questa rassegna una serie di opere grafiche che Marcello Mascherini realizzò a partire dalla metà degli anni ’70 e che assumono una valenza suppletiva proprio perché concepite nell’ultima stagione della sua storia artistica, negli anni in cui aveva imboccato –nella scultura- un nuovo percorso espressivo. Parallelamente, nell’arte calcografica, Mascherini confermava come la sua creatività rimanesse fortemente collegata alla pratica del segno dentro la realtà bidimensionale, quale esplicitazione visiva di una sua sempre presente necessità di progetto: tant’è che rimangono evidenti i valori grafici delle composizioni e una sapiente campitura degli spazi, dimostrando nel contempo di dominare completamente l’arte dell’incisione attraverso una sicura gradazione del segno e quella capacità di dare forma ad un fraseggio stilistico attraverso soffici graffi e abrasioni. Le figure sono filiformi, il tratto traduce una accentuata convinzione plastica, mentre classico e contemporaneo si intrecciano nell’intento di rinnovare quei miti antichi che rimangono grandiose rappresentazioni intuitive e visive di ciò che nella realtà trascende il potere dell’occhio mortale. Spesso i protagonisti sono Orfeo e Euridice e permettono a Mascherini di dimostrare come la dialettica tra mito e linguaggio plastico moderno rimanga felicemente attuale, facendo suo il convincimento di Platone che legava l’incertezza del sensibile alla certezza della razionalità”.