Michael Staniak – Permanent Display
La galleria annarumma ritorna a sondare le osmosi tra la consuetudinaria e consolidata metodologia di creazione dell’oggetto d’arte e più recenti tecniche di realizzazione digitali, con una mostra intitolata Permanent Display dell’australiano Michael Staniak.
Comunicato stampa
Nel nuovo appuntamento espositivo della galleria annarumma, sabato 7 marzo alle ore 11:00, si ritorna a sondare le osmosi tra la consuetudinaria e consolidata metodologia di creazione dell’oggetto d’arte e più recenti tecniche di realizzazione digitali, con una mostra intitolata Permanent Display dell’australiano Michael Staniak (1982; Melbourne, Australia).
L’oscillazione tra i due estremi della curva di ricerca è già tutta nel processo: immagini, meticolosamente scelte e prelevate dal mare magnum figurativo della rete, vengono lavorate con l’ausilio dei più aggiornati programmi di rielaborazione, fino a trasformarsi in superfici lapidee, sedimenti calcarei, marmi. I tagli, i segni, i solchi di cui questo nuovo materiale reca memoria sono inferti dall’artista attraverso dispositivi touch screen, restituendo l’impressione di un materiale duttile e corporeo, quasi una superficie argillosa denotata di un suo spessore, una sua profondità, enfatizzati dalla stampa su cartoni ondulati.
Nel “tocco” computerizzato si reitera il gesto del primo artista, quello delle caverne, la cui pulsione alla creazione era un esercizio di comunicazione per e tra i suoi simili, prim’ancora della parola; così come Internet costituisce un ponte brulicante di segni che avvicina esistenze lontane.
“Capire il codice e il potere dei media digitali – dice l’australiano – è come decifrare geroglifici, il primo segno cuneiforme scolpito nella pietra antica”. Quello che che si consuma nelle opere di Michael Staniak è allora un confronto tra codici linguistici: il pittorico, raffinato da secoli di sperimentazione e sopravvissuto alle meccanizzazioni della realtà; il digitale, ancora alle sue prime prove e in perpetuo mutamento